Il documentario “Hawala”, diretto da Enis Mulè e Sabah Benziadi, è un’opera che ha conquistato il premio per la regia al “Sanità Film Festival” di Napoli. Attraverso le testimonianze dirette di migranti africani giunti in Sicilia, il film offre uno sguardo intimo e coinvolgente sulle drammatiche storie di chi ha affrontato il viaggio verso l’Europa attraverso mari tempestosi e terre ostili.
Le storie di coraggio e sofferenza
Con una potente carica emotiva, “Hawala” ci introduce alle vite di Mohamed, Yeyinou, Natacha, Zakaria e Binta, che hanno deciso di condividere le proprie esperienze per sensibilizzare sulle difficoltà e le ingiustizie legate alla migrazione. Ogni protagonista rivela il proprio percorso segnato da violenza, inganni e speranze disilluse, mettendo in luce le atrocità nascoste dietro la tratta di esseri umani.
La vittoria della narrazione autentica
La riconoscenza ottenuta da “Hawala” come miglior regia al festival cinematografico di Napoli è il meritato tributo all’impegno e alla sensibilità dei registi nel dare voce a chi spesso rimane senza. Il documentario non si limita a denunciare le ingiustizie subite, ma celebra anche la resilienza e la dignità di chi lotta per un futuro migliore, nonostante le avversità incontrate lungo il cammino.
Un festival di cultura e impegno
Il “Sanità Film Festival”, organizzato dalla Fondazione San Gennaro con Apogeo Ets e sostenuto dal Comune di Napoli, si è distinto come un appuntamento di rilievo nel panorama culturale della città. Attraverso eventi, proiezioni e incontri, il quartiere ha vissuto una rinascita artistica che ha coinvolto la comunità locale e i visitatori, trasformando l’ex Mendicicomio in un centro di aggregazione e riflessione.