Heineken, Grana Padano e Bialetti: aggiornamenti dal settore agroalimentare italiano

Heineken, Grana Padano e Bialetti: aggiornamenti dal settore agroalimentare italiano

Heineken registra un calo del 4,9% nei ricavi del primo trimestre 2025, mentre il Grana Padano cresce con oltre 2,6 milioni di forme esportate. Bialetti cambia proprietà e Tuttofood si prepara a Milano.
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L'articolo del Sole 24 Ore riporta risultati finanziari negativi per Heineken nel primo trimestre del 2025, con ricavi in calo del 4,9% a 7,78 miliardi di euro, influenzati dalla diminuzione dei volumi di birra biologica. Nonostante ciò, l'azienda prevede una crescita dell'utile operativo. Il Consorzio del Grana Padano ha invece registrato un aumento delle esportazioni, mentre - Gaeta.it

A Roma il 17 aprile, il Sole 24 Ore ha pubblicato i risultati finanziari di Heineken per il primo trimestre del 2025, rivelando una diminuzione dei ricavi. L’azienda, nota per la produzione di birra e altri alcolici, ha registrato ricavi pari a 7,78 miliardi di euro, un calo del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è influenzato da una flessione nei volumi di birra biologica, il che suggerisce una difficoltà nell’affrontare un contesto di incertezze economiche. Nonostante le difficoltà, Heineken mantiene le sue previsioni di crescita per l’utile operativo del 2025, con aspettative di aumento tra il 4% e l’8%. La principale spinta ai risultati proviene dai mercati in espansione come Africa, Medio Oriente, Vietnam, India ed Etiopia. In contrasto, i mercati europei e americani continuano a mostrare performance deboli.

Crescita dell’export per il Grana Padano

Secondo le notizie riportate sempre dal Sole 24 Ore, il Consorzio del Grana Padano ha presentato un bilancio positivo, con oltre 2,6 milioni di forme esportate nel 2024. Questo rappresenta un incremento di oltre il 9% rispetto all’anno precedente. L’Europa è il mercato principale, assorbendo più dell’80% delle esportazioni, con la Germania al primo posto, seguita da Francia e Stati Uniti. Tuttavia, il mercato americano è monitorato attentamente a causa delle nuove politiche doganali che potrebbero influire negativamente sull’esportazione. Il Consorzio ha annunciato investimenti promozionali per un totale di 53 milioni di euro e prevede un incremento produttivo del 3%. Presente all’assemblea generale, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso preoccupazione per l’eventualità di dazi statunitensi, ma ha affermato di avere fiducia in una gestione efficace del dialogo con gli Stati Uniti.

Nuovo capitolo per Bialetti

In un altro importante sviluppo, come riportato da Repubblica, la storica azienda Bialetti è passata sotto il controllo della società lussemburghese Nuo Capital, connessa al magnate cinese Stephen Cheng. L’operazione riguarda l’acquisto del 78,5% delle azioni dell’azienda, che prevede anche un’offerta pubblica d’acquisto e un successivo delisting da Piazza Affari. Questo cambiamento segna una fase significativa per Bialetti, un marchio emblematico conosciuto principalmente per la sua moka, simbolo della cultura del caffè in Italia. A commentare l’importanza del marchio e delle sue evoluzioni è stato il giornalista Stefano Bartezzaghi, che ha riflettuto sul significato culturale dell’Omino coi Baffi, simbolo iconico del brand.

Il futuro di Tuttofood e il mercato agroalimentare

Il Foglio ha dedicato un approfondimento alla fiera “Tuttofood”, che si svolgerà a Milano dal 5 all’8 maggio. Questa edizione rappresenta un momento cruciale, essendo la prima dopo l’accordo di collaborazione tra Fiera Milano e Fiere di Parma. Saranno presenti circa 4.700 aziende espositrici. La nuova strategia prevede un’alternanza biennale con la fiera Cibus e una governance condivisa. L’obiettivo di questa alleanza è di consolidare il ruolo dell’industria agroalimentare italiana a livello internazionale. Accanto all’evento espositivo, ci sarà anche la “Tuttofood Week”, che offrirà eventi tematici e incontri sparsi in tutta Milano, contribuendo a mettere in luce le eccellenze del comparto agroalimentare. Gli organizzatori affermano che quest’intesa mira a valorizzare ulteriormente il settore, rafforzando la competitività delle imprese italiane sui mercati globali.

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