Un nuovo protagonista si affaccia nel panorama enologico valdostano: Heraco, il vino creato dalla cantina Grosjean, rappresenta non solo un cambio di rotta ma soprattutto un legame indissolubile con la storia e la famiglia di vignerons. Dietro a ogni sorso c’è un racconto di passione e una celebrazione dell’identità territoriale. Questo vino rosso è il risultato di un’attenta selezione delle uve e di un processo di vinificazione che scintilla di tradizione e innovazione.
L’identità dietro al nome Heraco
Il nome Heraco non è solo un’etichetta, ma è l’acronimo delle iniziali di quattro figure fondamentali della cantina: Hervé, Eraldo, Er di Didier e Co di Marco. Questi quattro vignerons, pur avendo personalità distinte, condividono un obiettivo comune: produrre vino di alta qualità che racconti la loro terra. La scelta del nome riassume quindi il profondo legame familiare e la tradizione che caratterizzano la viticoltura in Val d’Aosta. Questo nuovo vino non rappresenta solo un prodotto commerciale, ma un vero e proprio emblema della storia delle famiglie che hanno dedicato la loro vita a questa attività . L’idea di creare Heraco è emersa durante l’estate del 2023, in un momento in cui il desiderio di innovazione si è unito alla volontà di onorare le radici familiari.
Le vigne: Tzeriat e Rovettaz
Le scelte fondamentali per la creazione di Heraco si sono concentrati sui due cru principali della cantina: Tzeriat e Rovettaz. La vigna Tzeriat, risalente agli anni ’60, è stata piantata dal nonno Dauphin e da essa proviene il Pinot Noir, un’uva che conferisce eleganza e equilibrio al vino. D’altra parte, il vigneto Rovettaz, il più esteso dell’azienda con i suoi 6,5 ettari, è rinomato per la sua capacità di produrre vini di alta qualità . Qui si coltivano varie varietà , tra cui il Fumin, che dona corpo e struttura, il Torrette Superieur, noto per il suo equilibrio e il Clairetz, che completa l’assemblaggio grazie ai tannini derivanti dal Nebbiolo. Questo vigneto vanta una storia di oltre 300 anni, testimoniando la vocazione della Valle d’Aosta per il vino di qualità . La combinazione tra l’esperienza storica di queste vigne e l’abilità contemporanea dei vignerons ha portato alla creazione di un vino che esprime il carattere autentico di questa regione.
Il processo di vinificazione e le caratteristiche organolettiche
Dopo un’attenta selezione delle varietà , le uve di Heraco sono state fermentate e lasciate maturare in tonneau da 600 litri, un processo che ha unito le diverse varietà per un periodo che va da agosto dell’anno scorso fino a gennaio. Questo affinamento ha consentito al vino di sviluppare una complessità aromatica che si riflette nel suo profilo gustativo. All’occhiello della degustazione, Heraco si presenta con un colore rosso rubino intenso, che anticipa già la complessità gustativa. Al naso, offre un bouquet intrigante con note speziate che si mescolano a note di frutta rossa e tocchi di sottobosco. Al palato, il vino è fresco e quasi croccante, con una finezza rara per un rosso; la struttura ben definita invita a un lungo invecchiamento. Chi deciderà di stappare una bottiglia in futuro potrà certamente apprezzarne il potenziale evolutivo.
La forza della tradizione vitivinicola valdostana
Heraco porta con sé una narrazione che va oltre il semplice vino, incarna un patrimonio culturale e vitivinicolo che è profondamente radicato nella Valle d’Aosta. Ogni sorso racconta la storia di famiglie unite dalla passione per la viticoltura, di una natura che rappresenta un’alleata preziosa e di una tradizione che si rinnova di generazione in generazione. Questa nuova creazione di Grosjean, quindi, non è solo un nuovo vino sul mercato, ma un’esperienza che richiama l’attenzione sull’importanza di valorizzare e preservare il territorio attraverso una viticoltura autentica e caratteristica. Heraco si pone come un simbolo di ciò che significa essere vignerons in questa regione, ossia rappresentare la propria terra con orgoglio e rispetto, continuando a scrivere una storia di qualità e autenticità .
Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Armando Proietti