Alcuni Comuni delle Marche stanno attuando strategie innovative per rilanciare le loro identità territoriali, attraverso il bando “borgo accogliente”. L’obiettivo è quello di attrarre turisti grazie a un’immagine forte e distintiva, capace di riunire tradizioni locali e innovazione. L’evento “Marche Regione dei Borghi – Identità in rete e strategie di rilancio del territorio“, tenutosi al Teatro Cortesi di Sirolo, ha visto la partecipazione del presidente Francesco Acquaroli, il quale ha stigmatizzato l’importanza di questo programma per la valorizzazione dei borghi marchigiani.
Un’identità forte per il turismo marchigiano
La dirigente del Settore Turismo della Regione Marche ha messo in luce come la valorizzazione dei borghi possa affrontare la crisi demografica cui molti di essi stanno facendo fronte. Ha dichiarato che i borghi rappresentano il cuore dell’identità territoriale marchigiana, rendendo la sfida ancor più significativa. La strategia della Regione si fonda sulla creazione di un sistema integrato in cui ogni Comune possa diventare un punto di riferimento per il rilancio, stabilendo sinergie tra le amministrazioni locali e le associazioni.
La finalità è ripensare il turismo marchigiano, non solo per attrarre visitatori, ma anche per migliorare la qualità della vita degli abitanti. Il turismo, per la Regione, deve diventare un’esperienza relazionale, arricchendo il soggiorno del turista attraverso il confronto e l’interazione con la comunità locale. Questo approccio vuole portare il turista a vivere l’essenza del borgo, in modo che l’esperienza diventi non solo visiva, ma profonda e personale.
Resurrezione tramite il bando “borgo accogliente”
Il bando “borgo accogliente” vede un incremento delle risorse destinate ai progetti, passando da 24 a 30 milioni di euro. I fondi sono dedicati non solo alle necessità dei Comuni, ma anche all’attivazione di iniziative da parte delle realità imprenditoriali locali. Sono stati stanziati 500 mila euro per progetti presentati da Comuni singoli, mentre i Comuni che si uniscono in rete possono contare su un milione di euro. A questo bando hanno risposto 146 Comuni, con 26 progetti già ammessi, coinvolgendo una vasta rete di associazioni e imprese.
Questa grande partecipazione è sintomo di un’attesa concreta per nuove iniziative, capaci di stimolare il territorio e attrarre investimenti. Il cofinanziamento dei progetti, che spesso richiede anche l’impegno di privati, indica una chiara volontà di investimento collettivo in grado di rigenerare località che rischiano di rimanere isolate o dimenticate.
Collaborazione tra pubblico e privato
Uno degli aspetti più innovativi del bando è rappresentato dalla suddivisione delle spese. Ogni progetto sarà finanziato per un terzo tramite risorse pubbliche, mentre i due terzi rimanenti saranno a carico di imprese locali e su iniziativa privata. Questo modello stimola la scommessa condivisa tra settori pubblico e privato, favorendo una cooperazione che può risultare vincente per l’economia delle aree coinvolte.
La dirigente regionale ha aggiunto che i Comuni hanno dovuto affrontare sfide significative per cofinanziare i progetti, ma ciò ha portato anche a una mobilitazione delle risorse locali. Ogni proposta presentata è un passo verso la rinascita di località che necessitano di un nuovo slancio per contrastare il rischio di spopolamento. La rete di Comuni coinvolti rappresenta un’opportunità concreta per rivitalizzare l’immagine dei borghi marchigiani, puntando sulla loro storicità e bellezza paesaggistica.
Il bando “borgo accogliente” potrebbe dunque rappresentare un nuovo inizio per i borghi marchigiani, non solo come meta per turisti, ma come luoghi di vita e di comunità attive.