Il termine ultimo per la presentazione dei candidati alla Commissione Europea sta per scadere. Entro il 30 agosto, i governi degli Stati membri dell’Unione Europea dovranno comunicare i nomi dei propri rappresentanti. Tra i portafogli in discussione, quelli economici si rivelano di fondamentale importanza per i negoziati che porteranno all’assegnazione dei nuovi commissari.
L’assegnazione dei portafogli economici
Il valore strategico dei portafogli economici
Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea, sta navigando attraverso negoziati complessi per costituire il suo nuovo Collegio dei commissari. In questo scenario, i portafogli economici sono diventati target ambiti da diversi Stati membri, con particolare attenzione al bilancio dell’Unione. I paesi come Italia, Paesi Bassi, Finlandia, Repubblica Ceca e Romania hanno manifestato interesse per ottenere uno di questi portafogli. L’importanza strategica di tali posizioni è amplificata dalla prossima negoziazione del Quadro finanziario pluriennale, un dossier che avrà un impatto significativo sulle priorità future dell’Unione. Janis Emmanouilidis, analista politico senior presso l’European Policy Center, ha evidenziato l’importanza di questo dossier, definendolo “molto difficile e pesante”, ma cruciale per stabilire le linee guida finanziarie nei prossimi anni.
La richiesta di portafogli significativi
In aggiunta ai portafogli economici tradizionali, emerge un interesse crescente per posizioni che toccano settori strategici per l’Unione. La Francia, ad esempio, si è proposta per un ‘portafoglio forte’ attraverso la nomina di Thierry Breton, attuale commissario per il Mercato interno. Sofia Russack, ricercatrice presso il Center for European Policy Studies, ha sottolineato la crescente attenzione verso settori come la concorrenza e il commercio, nei quali l’Unione Europea detiene poteri significativi. Inoltre, portafogli che riguardano i fondi di coesione e l’agricoltura, i quali insieme costituiscono circa un terzo dell’intero bilancio dell’UE, sono sempre ricercati.
Grandi novità nella composizione dei portafogli
Introduzione di nuovi ambiti di intervento
Una novità importante per la Commissione in arrivo riguarda l’introduzione di portafogli dedicati ad aree significative e attuali. Tra queste, la Difesa e le problematiche relative al Mediterraneo, con particolare attenzione alla gestione dei flussi migratori, sono state menzionate come nuovi ambiti dove verranno nominate figure specifiche. A causa della guerra in Ucraina, la questione della Difesa ha assunto una rilevanza notevole, facendo emergere la necessità di un commissario dedicato a questo settore fortemente strategico.
Il puzzle politico dei vicepresidenti esecutivi
In questo processo complesso, accompagna le nomine anche la designazione dei vicepresidenti esecutivi. Ursula von der Leyen deve considerare gli aspetti politici legati ai partiti che hanno sostenuto la sua riconferma al Parlamento Europeo. È probabile che nella composizione della Commissione ci siano rappresentanti di diverse forze politiche, tra cui i socialisti, i liberali e potenzialmente esponenti dei verdi. Questa diversità potrebbe rendere la formazione del nuovo Collegio ancora più complessa, considerate le dinamiche politiche in evoluzione.
L’Italia al vaglio
Assenza di un candidato ufficiale
La posizione dell’Italia, come terza economia dell’Unione, rimane attualmente incerta. Non è ancora stato designato ufficialmente un candidato, con il primo ministro Giorgia Meloni che ha mantenuto una posizione cauta durante il recente voto al Consiglio Europeo per il rinnovo di von der Leyen. I Conservatori e Riformisti Europei , il gruppo parlamentare di cui fa parte il partito di Meloni, hanno votato contro la riconferma della presidente della Commissione, aggiungendo ulteriore incertezza sulla posizione che l’Italia avrà all’interno della nuova Commissione.
La questione di genere e nuove opportunitÃ
Un altro elemento cruciale negli attuali negoziati è il bilancio di genere, un tema caldeggiato dalla von der Leyen, il cui primo Collegio ha quasi raggiunto la parità . Tuttavia, finora sono state nominate meno di dieci donne tra i candidati alla nuova Commissione. Si discute quindi di come le nomination femminili possano influenzare i portafogli disponibili. Emmanouilidis ha spiegato che, se un paese presenta una candidata di spicco, potrebbe giovare di un portafoglio significativo in cambio. Il contesto complesso si basa su questioni di genere, politiche e geografiche che richiederanno strategie di negoziazione astute.
Il prossimo passo del processo
Colloqui e approvazione finale
Una volta ricevuti tutti i nomi dei candidati, Ursula von der Leyen inizierà colloqui individuali con ciascun nominato. La presentazione della selezione finale avverrà al Parlamento Europeo, dove si svolgeranno audizioni per ciascuno dei 26 candidati. Qualora emergessero figure non gradite, sarà necessario presentare nuovi nomi, continuando il processo fino all’approvazione dell’intero squadra in sessione plenaria. Questo itinerario prevede che si raggiunga un compromesso che soddisfi le aspettative di tutti i membri e rappresenti efficacemente le diverse istanze politiche all’interno dell’Unione Europea.