I cardinali elettori in conclave: dettagli sui partecipanti da 71 paesi che scelgono il nuovo papa

I cardinali elettori in conclave: dettagli sui partecipanti da 71 paesi che scelgono il nuovo papa

Il 7 maggio 2025, 135 cardinali da 71 paesi si riuniranno nella cappella sistina per eleggere il 267esimo papa della chiesa cattolica, rappresentando diverse età, continenti e famiglie religiose.
I Cardinali Elettori In Concla I Cardinali Elettori In Concla
Il 7 maggio 2025, 135 cardinali di diverse età, nazionalità e ordini religiosi si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il 267º papa della Chiesa cattolica, rappresentando un mosaico globale e generazionale. - Gaeta.it

Il 7 maggio 2025, nella cappella sistina si riuniranno 135 cardinali provenienti da ogni continente. Questi porporati hanno il compito di eleggere il 267esimo papa della chiesa cattolica. L’assemblea è composta da uomini con un’età che va dai 45 ai 79 anni, un numero che riflette la diversità generazionale e geografica che caratterizza oggi il collegio cardinalizio.

Dettagli sulla composizione generazionale e nazionale dei cardinali elettori

Tra i partecipanti spicca il cardinale più giovane, Mikola Bychok dall’australia, nato nel 1980, mentre il più anziano è Carlos Osoro Sierra, dalla spagna, che ha 79 anni. Una parte consistente del collegio è formata da porporati di età tra i 70 e 79 anni. Il gruppo include anche figure note come Pietro Parolin, nato nel 1955, e Matteo Zuppi, anch’egli classe 1955.

Molti cardinali sono stati nominati da diversi pontefici. Cinque di loro sono stati creati cardinali da Giovanni Paolo II, mentre 22 hanno ricevuto la berretta sotto Benedetto XVI. La quota più ampia, con circa 108 membri, è stata invece designata da papa Francesco, che ha fortemente influenzato la composizione attuale del collegio con nomine in tutto il mondo.

Geograficamente i rappresentanti coprono un ampio spettro di nazioni: 17 dall’africa, 15 dall’america, 17 dall’asia, 18 dall’europa e 4 dall’oceania. Spiccano anche nomi da paesi meno rappresentati tra cui Haiti, Capo Verde, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Sudan del Sud.

La presenza delle famiglie religiose tra i cardinali

Una parte importante del collegio è formata da cardinali appartenenti a diverse famiglie religiose. I salesiani sono la maggioranza, con cinque rappresentanti tra cui Charles Maung Bo e Ángel Fernández Artime. Seguono i frati minori con quattro membri, tra cui Pierbattista Pizzaballa, e i gesuiti con quattro cardinali, come Jean-Claude Höllerich e Stephen Chow Sau-yan.

Altre istruzioni religiose sono il convento francescano, presente con tre cardinali, i redentoristi e i verbiti, con due rappresentanti ciascuno, e poi singoli membri di ordini come gli agostiniani, cappuccini, carmelitani scalzi. Le varie presenze riflettono la diversità spirituale e geografica della chiesa, con porporati provenienti da istituti storici in tutto il mondo.

La distribuzione continentale dei cardinali e i paesi meno rappresentati

I 135 cardinali provengono da ben 71 paesi diversi, a testimonianza della portata globale della chiesa cattolica. L’Europa conta il maggior numero con 53 porporati, seguita dalle americhe con 37 . L’asia è rappresentata da 23 cardinali e l’africa da 18. L’oceania porta in sistina 4 cardinali.

Alcuni nomi segnalati rappresentano nazioni con comunità cattoliche piccole ma significative, come Sebastian Francis dalla malesia, o Ladislav Nemet dalla serbia. La presenza di questi porporati mostra come la chiesa lavori per mantenere un contatto diretto con realtà locali molto differenti per storia e cultura.

Un mosaico di culture ed età nell’assemblea dei cardinali

L’assemblea che si forma è quindi un mosaico di culture, età e tradizioni varie. Il loro compito sarà di decidere il futuro immediato del papato, incontro unico, carico di storia e responsabilità. La varietà dei partecipanti influirà sulle dinamiche del conclave, rendendo l’evento uno dei momenti più importanti della chiesa contemporanea.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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