I cavalieri dello zodiaco: un adattamento live-action deludente per i fan della saga

I cavalieri dello zodiaco: un adattamento live-action deludente per i fan della saga

Il film “I cavalieri dello zodiaco” tenta di modernizzare una saga iconica, ma delude i fan storici e fallisce al botteghino, evidenziando una narrativa superficiale e personaggi poco sviluppati.
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I cavalieri dello zodiaco: un adattamento live-action deludente per i fan della saga - Gaeta.it

Il film “I cavalieri dello zodiaco” rappresenta un tentativo di rilancio di una storica saga che ha catturato il cuore di molti. La storia si concentra su Seiya, un giovane combattente afflitto da un doloroso passato. La sua vita cambia radicalmente quando Alman di Thule, un influente uomo d’affari, lo avverte di possedere un potere misterioso che lo destina a indossare l’armatura di Pegasus. La missione? Proteggere Sienna, la reincarnazione della dea Atena. Tuttavia, le sue ambizioni devono confrontarsi con un addestramento severo e le minacce di Vander Guraad, ex moglie di Alman, che vede il risveglio di Atena come una vera minaccia.

La storia di Seiya e il suo difficile percorso

Seiya, uno dei combattenti più promettenti nel mondo degli incontri clandestini, è segnato dalla tragedia della scomparsa della sorella. Questa esperienza traumatica lo ha forgiato, rendendolo un lottatore tenace. Sulla scena del combattimento, attira l’attenzione di Alman, che vede in lui un potenziale straordinario. Alman non solo lo informa del suo destino come protettore di Sienna, ma gli rivela anche la necessità di affrontare un rigoroso addestramento per diventare un Cavaliere dello zodiaco. La sua riluttanza a accettare un simile onere rinsalda il conflitto interiore del protagonista, da un lato ansioso di trovare un senso alla sua vita, dall’altro terrorizzato da ciò che questo comporta.

La formazione di Seiya lo porterà a confrontarsi con le sue paure più profonde. In questo viaggio lo attende Vander Guraad, una figura enigmatica e astuta che trama nell’ombra con un’organizzazione segreta. La dinamica tra questi due personaggi segna un punto critico nella narrazione. Vander ha profondi motivi per temere la rinascita di Atena, poiché le sue aspirazioni personali si intrecciano con il destino dell’umanità. La lotta per il potere e per la protezione della figura divina diventa un tema centrale, incapsulando il conflitto tra bene e male che da sempre segna il genere.

Un adattamento controverso

Il film si propone di modernizzare la trama originale, ma il risultato è controverso. “I cavalieri dello zodiaco” ha colpito il pubblico di una generazione ma ha anche deluso le nuove leve, alle quali sperava di rivolgersi. Gli appassionati iniziali della serie, cresciuti negli anni ’80 e ’90, ricordano con affetto l’epica mitologica e l’intensa lotta tra i Cavalieri e le divinità. Questo adattamento, però, omette molti degli elementi iconici, come i dodici templi, sostituendoli con una narrativa più ordinaria.

Il film si sposta su di un conflitto generico tra il bene e il male, privo di quella profonda connessione emozionale che caratterizzava l’opera originale. I personaggi classici, a parte Seiya, risultano quasi assenti. Per i fan del cartone animato, la mancanza di figure storiche e lo sviluppo piatto della trama sono state certe delusioni. La presenza di un colpo di scena finale, pensato per affascinare gli spettatori, non è bastata a compensare queste mancanze.

La produzione e l’impatto sul pubblico

Il progetto è stato realizzato dagli storici creatori della Toei Animation, noti per la loro influenza nel mondo dell’animazione giapponese. Tuttavia, il cambio di direzione verso una visione occidentale ha portato a una resa poco soddisfacente, come dimostrano i risultati al botteghino. Un budget di 60 milioni di dollari ha generato incassi di soli 7 milioni, segnando un fallimento commerciale di rilievo e ponendo fine alle ambiziose prospettive di futuri sequel.

Malgrado i punti deboli della sceneggiatura, l’azione del film – con effetti speciali e coreografie – si presenta abbastanza accettabile. Seppur il ricorso a slow motion possa far discutere, le scene di combattimento offrono momenti coinvolgenti, grazie anche alla presenza di attori esperti come Mark Dacascos. Tuttavia, l’interpretazione di Mackenyu nel ruolo di Seiya ha suscitato pareri misti; il suo personaggio appare talvolta privo della vitalità necessaria.

Questa nuova incarnazione de “I cavalieri dello zodiaco” si rivela un tentativo che, pur con alcune meritorie sequenze d’azione, non riesce a catturare l’essenza della saga originale, lasciando molti fan con una sensazione di insoddisfazione.

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