I cinque rifugi di montagna più fotografati del 2024: tra paesaggi mozzafiato e storia

I cinque rifugi di montagna più fotografati del 2024: tra paesaggi mozzafiato e storia

Nel 2024, i rifugi di montagna italiani attraggono appassionati di trekking e sport invernali, offrendo panorami spettacolari e opportunità di esplorazione culturale nelle affascinanti Dolomiti.
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I cinque rifugi di montagna più fotografati del 2024: tra paesaggi mozzafiato e storia - Gaeta.it

Il 2024 si distingue come un anno caratterizzato dall’affluenza di appassionati di trekking, arrampicata e sport invernali nelle montagne italiane. Grazie ai dati di Wikiloc, emerge un’interessante lista dei cinque rifugi di montagna più fotografati, ognuno con la propria unicità paesaggistica e storica. Questi luoghi non solo offrono viste spettacolari, ma anche opportunità di scoprire la cultura e la tradizione delle Dolomiti.

Rifugio Vajolet: il fulcro del Catinaccio

Il Rifugio Vajolet si colloca nel cuore delle Dolomiti trentine, sotto le iconiche Torri del Vajolet, che offrono uno scenario straordinario. Il panorama è caratterizzato da formazioni rocciose affascinanti e cieli blu, creando un ambiente che incanta i visitatori. Questo rifugio è un punto di partenza per numerose escursioni adatte a ogni livello, da sentieri semplici a percorsi più impegnativi dedicati agli alpinisti esperti.

L’accessibilità è garantita da una seggiovia che conduce da Pera a Pian Pecei, e da un sentiero che porta al Rifugio Gardeccia. Da qui, gli escursionisti possono proseguire verso il Vajolet, godendo di vedute panoramiche che resteranno impresse nella memoria. Il rifugio offre anche una cucina che celebra i sapori trentini, con piatti per celiaci e vegani, contribuendo a creare un’atmosfera calda e accogliente per i visitatori che cercano di immergersi nella cultura locale.

Rifugio Lavaredo: vista storica sulle Dolomiti

Il Rifugio Lavaredo, posizionato ai piedi delle celebri Tre Cime, rappresenta un intricato legame tra storia e natura. Fondato nel 1954 da Francesco Corte Colò, una figura chiave nel soccorso alpino, il rifugio è facilmente raggiungibile tramite una breve passeggiata dal parcheggio di Misurina. Questa struttura funge da base per escursionisti e alpinisti desiderosi di esplorare i sentieri circostanti.

Attraverso la sua posizione strategica, il Rifugio Lavaredo permette ai visitatori di intraprendere vari itinerari, alcuni dei quali conducono a luoghi che custodiscono la memoria della Prima Guerra Mondiale, con trincee ancora visibili. Questo rifugio non è solo un punto di pernottamento, ma anche un luogo di riflessione e scoperta storica, il che lo rende particolarmente attrattivo per chi è interessato alla storia militare e al patrimonio culturale delle Dolomiti.

Rifugio Auronzo: un panorama unico sulle Tre Cime

Elevato a 2.333 metri, il Rifugio Auronzo offre una vista spettacolare sulle famose Tre Cime di Lavaredo e sulla catena dei Cadini di Misurina. Raggiungibile sia a piedi che tramite una comoda strada asfaltata, è un luogo dove l’accoglienza si fonde con il confort. Il rifugio è dotato di camere accoglienti e di un’ampia sala da pranzo, dove gli ospiti possono ammirare il paesaggio circostante.

Particolarmente famoso è il “giro delle Tre Cime”, un’escursione che attraversa i rifugi vicini e consente di avvicinarsi alle maestose pareti delle cime. Questa struttura fa parte anche dell’Alta Via n° 4, un affascinante itinerario escursionistico che collega vari punti d’interesse in un contesto ricco di tradizione. La cucina del rifugio propone piatti tipici cadorini e bellunesi, preparati con ingredienti freschi e locali, favorendo un collegamento diretto tra la gastronomia e il territorio.

Rifugio Locatelli: vista privilegiata sulle Tre Cime

Situato ai piedi del Monte Paterno, il Rifugio Locatelli è un altro dei punti caldi per i fotografi appassionati. La vista che si apre sulle Tre Cime di Lavaredo rende questo rifugio un luogo da non perdere per chi ama la fotografia. Fondato nel 1882, il rifugio ha subito varie vicissitudini durante i conflitti mondiali, fu ricostruito nel dopoguerra e oggi è un’importante tappa per migliaia di escursionisti in estate.

Il percorso dal Rifugio Auronzo al Locatelli richiede circa un’ora di cammino e offre un’esperienza immersiva tra rocce e cieli. La storia del luogo è miseurata e affascinante, con segni visibili degli eventi bellici passati, rendendo la visita un’interessante opportunità per unire la passione per la natura con quella della storia.

Rifugio Scoiattoli: al tramonto sulle 5 Torri

Il Rifugio Scoiattoli è incastonato nel suggestivo scenario delle 5 Torri, meta ideale per gli amanti della montagna in ogni stagione. Costruito nel 1969, è gestito dalla famiglia Lorenzi, nota per l’ospitalità e la passione per la montagna. I panorami al tramonto e all’alba sono tra i momenti più fotografati, quando le Dolomiti si colorano di tonalità calde.

Il rifugio è ben collegato a una rete di sentieri e piste da sci, diventando un punto di riferimento per escursioni e arrampicate. Nelle vicinanze si trova anche il Museo della Grande Guerra, che offre uno sguardo sul passato bellico della regione. Durante la stagione invernale, il Rifugio Scoiattoli attira visitatori per il Giro della Grande Guerra e il Super8 Ski Tour, due percorsi sciistici di grande fascino.

Grazie a una cucina raffinata e un’accoglienza calorosa, il Rifugio Scoiattoli è un luogo che invita a esplorare la bellezza delle Dolomiti, facendo di ogni visita un’esperienza da ricordare.

Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2025 da Sofia Greco

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