L’Europa ospita più di 500 aree naturali protette, veri tesori ambientali dove flora e fauna vivono quasi intatte. Alcuni sono riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale, altri si distinguono per biodiversità e paesaggi unici. Per la Giornata mondiale della Terra 2025, un focus su dieci parchi nazionali europei particolarmente apprezzati da chi li visita, con storie, animali e scenari che attraggono appassionati di natura, escursionisti e fotografi.
parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: un rifugio per grandi specie selvatiche a pochi chilometri da Roma
Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si estende per circa 500 km quadrati nel cuore degli Appennini, in una posizione strategica a circa due ore d’auto dalla capitale. È un’area che da oltre un secolo tutela specie rare come l’orso bruno marsicano, la lince e il lupo appenninico. Ospita anche l’aquila reale che vola sopra faggete secolari con alberi che superano i 500 anni, riconosciuti come patrimonio mondiale.
Chi visita il parco trova più di 150 sentieri per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo che si snodano tra valli coperte da piante di nontiscordardime e prati fioriti. Il territorio copre montagne di rocce granitiche e boschi di faggi, offrendo paesaggi selvaggi e un ambiente dove si è conservato un ecosistema prezioso. Con due milioni di visitatori ogni anno, il parco è uno spazio amato per l’osservazione della natura e delle sue specie, che si riconosce anche nell’attività di birdwatching.
Questo parco rappresenta uno dei punti fondamentali per la protezione della fauna italiana più minacciata ed è un riferimento per chi cerca esperienze naturalistiche autentiche a poca distanza dalle zone urbane.
parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: natura, archeologia e biodiversità sulla costa campana
Esteso su oltre 180.000 ettari, il parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in Campania, presenta una varietà paesaggistica complessa che spazia dalla costa tirrenica alle montagne appenniniche. Questa è una delle aree naturali più vaste del Sud Italia, riconosciuta come Riserva della Biosfera dal 1997 e insignita del titolo di Geoparco nel 2010.
La zona marina protegge due aree importanti, Santa Maria di Castellabate e la Costa degli Infreschi e della Masseta, dove la biodiversità si alterna tra terra e mare. Oltre 1.800 specie di piante vivono qui, tra cui abeti bianchi, betulle e una ricca varietà di orchidee selvatiche, con 254 specie censite. Il paesaggio si completa con una ventina di habitat specie diversi, che rappresentano ambienti ideali per animali e vegetazione con richiamo naturalistico europeo.
Il parco si affianca a testimonianze storiche rilevanti come i siti archeologici di Paestum e Velia, e la Certosa di San Lorenzo a Padula, fra borghi antichi che raccontano secoli di vita civile. Questo intreccio di ambiente naturale e cultura rende il territorio una destinazione adatta a varie forme di turismo, dallo sport outdoor fino all’esplorazione storica.
parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi: biodiversità e paesaggi emblematici patrimonio Unesco
Alle pendici meridionali delle Dolomiti, il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi si estende per circa 32.000 ettari, proponendo una grande ricchezza di habitat diversi. Si possono esplorare zone riparate di fondovalle, ampi boschi di latifoglie e conifere, ma anche pascoli d’alta quota che si affacciano su ghiaioni e pareti rocciose.
Il parco appartiene al gruppo di siti che l’Unesco protegge per l’importanza geologica e paesaggistica. Qui si incontrano specie di mammiferi come camosci, cervi, caprioli, ma anche predatori come orsi, linci e lupi che frequentano queste montagne. I sentieri di trekking attraversano una natura poco modificata, offrendo scenari da alta montagna che conservano un carattere selvaggio e spesso remoto.
La varietà delle specie e degli ambienti fa di questa area un esempio significativo di equilibrio tra conservazione e fruizione turistica. Chi arriva può scegliere percorsi semplici o più impegnativi, sempre immerso in uno spazio che racconta la storia delle Dolomiti con una forte presenza naturalistica.
parco nazionale di Vatnajökull in Islanda: un incontro tra ghiaccio, fuoco e paesaggi lunari
Nel sud-est dell’Islanda si trova il Vatnajökull, il parco nazionale più esteso d’Europa, che copre oltre 14.000 km quadrati di territorio modellato da ghiacciai, vulcani e sorgenti termali. Questa area mostra un confronto radicale tra elementi opposti: il fuoco dei vulcani e il ghiaccio che li copre. Circa otto vulcani sono sopravvissuti sotto la calotta glaciale e alcune di queste formazioni sono tra le più attive dell’isola.
Il paesaggio varia tra gigantesche distese di ghiaccio, con grotte e canyon scavati nel ghiaccio, montagne innevate, e distese di lava solidificata che convivono con ruscelli e lagune d’acqua fredda. La presenza di sorgenti geotermiche rende il territorio unico, con getti di vapore che si alzano in zone isolate.
Le escursioni negli spazi aperti sono d’obbligo per chi vuole vedere da vicino questo contrasto di natura, dove i mutamenti climatici e geologici si riflettono in scenari spettacolari e mutevoli.
parco nazionale di Plitvice: il sistema lacustre croato tra cascate e colori cangianti
Il parco nazionale di Plitvice, nel cuore della Croazia, è noto per il suo intreccio di 16 laghi collegati da cascate e ruscelli, che si distinguono per i colori intensi e variabili a seconda della luce del giorno. L’acqua scintilla dal turchese al verde, dal blu al grigio, scendendo attraverso rocce dolomitiche e calcaree che, con il passare dei secoli, hanno creato barriere naturali come dighe.
Questo sistema complesso di laghi e cascate ha trasformato l’area in uno dei paesaggi più fotografati d’Europa. Il suono dell’acqua che scorre è un elemento costante, mentre i sentieri e i passerelle di legno portano i visitatori a contatto diretto con la natura rigogliosa dell’area.
Dal 1979 il parco è protetto dall’Unesco, un riconoscimento che valorizza non soltanto la sua bellezza, ma anche l’importanza ecologica di questo ambiente unico. Una varietà di specie vegetali e animali vive all’interno del parco, che rappresenta un’area chiave per la conservazione in Croazia.
parco nazionale di Doñana in Spagna: habitat delicati e specie protette lungo la foce del Guadalquivir
Situato nel sud-ovest della Spagna, presso Sanlúcar de Barrameda, il parco nazionale di Doñana si estende sulla sponda destra dell’estuario del fiume Guadalquivir, nei pressi della sua foce nell’oceano Atlantico. Questa posizione crea una combinazione di ambienti molto vari con lagune, paludi, dune mobili e dune fisse ricoperte di macchia mediterranea.
L’area è un rifugio fondamentale per specie in pericolo come la lince iberica e l’aquila imperiale, entrambe a rischio di estinzione. Le specie di uccelli che trovano rifugio nel parco sono numerose, cinque di queste sono particolarmente rare e protette.
Una particolarità del parco è la presenza di dune fossili, come quella di Asperillo, che raggiunge i 30 metri di altezza. La scogliera a ridosso di questa zona si caratterizza per la sua colorazione arancione e ocra, derivata dagli ossidi di ferro presenti nell’acqua. Questi elementi rendono il parco interessante sia dal punto di vista naturalistico sia da quello geologico.
parco nazionale degli Écrins in Francia: cime alpine e biodiversità tra sentieri e ghiacciai
Tra Gap, Grenoble e Briançon, nelle Alpi francesi, si trova il parco nazionale degli Écrins, una delle aree più estese e alte del paese. È noto soprattutto per le sue cime, 150 superano i 3000 metri di quota, che attirano alpinisti e escursionisti alla ricerca di percorsi impegnativi e paesaggi montani autentici.
Il parco offre più di 700 km di sentieri per camminate che attraversano ghiacciai, laghi alpini, torrenti e praterie estese. Questo ambiente ospita oltre 4000 specie animali e vegetali che vivono in un contesto dove la natura si presenta quasi intatta, con condizioni climatiche dure e un ritmo stagionale ben definito.
L’area è accessibile con escursioni di lunga e breve durata, e si rivolge a chi cerca esperienze in alta montagna, tra vette ripide e paesaggi spettacolari, dove incontrare fauna alpina come marmotte, aquile e salamandre.
parco nazionale di Dartmoor nel Regno Unito: paesaggi di brughiera e memoria storica
Nel Devon, situato nel sud-ovest dell’Inghilterra, Dartmoor si segnala per la sua brughiera aperta e le profonde vallate attraversate da piccoli corsi d’acqua. La zona è celebre per i tors, collinette di rocce scoscese che si stagliano sul paesaggio modellato dai venti e dalle piogge nei secoli.
Oltre alla natura, Dartmoor custodisce tracce archeologiche importanti. Vi si trovano castelli, abbazie e strutture preistoriche come il Beardown Man, una statua alta 3,5 metri vicino a uno dei tors più famosi, il Devil’s Tor. Sono censite oltre 5000 capanne di pietra, testimonianze di un passato che ha visto la convivenza tra comunità umane e ambiente selvatico.
Il parco offre itinerari facili e impegnativi, in un contesto che coniuga paesaggi rurali e archeologici, riprendendo storie che si intrecciano con la natura ancora oggi dominante.
parco nazionale della Serra da Peneda e di Gerês in Portogallo: montagne, fiumi e specie rare
Nell’area nord-occidentale del Portogallo, la Serra da Peneda e di Gerês è l’unico parco nazionale del paese. Il territorio si trova tra l’Alto Minho e Trás-os-Montes e presenta montagne ricoperte di foreste uniche, come quella di agrifoglio, e specie endemiche come il giglio di Gerês, con i suoi fiori blu-viola che si incontrano nei campi.
Tra le specie più importanti c’è il cavallo garrano, animale selvatico che vive in libertà nelle praterie di montagna. I fiumi scendono velocemente tra i pendii, creando cascate e corsi d’acqua limpidi.
La zona ha riportato elementi naturali ben conservati, con una flora e fauna che include anche specie di uccelli e piccoli mammiferi. La presenza di villaggi e piccole comunità umane racconta un rapporto antico con l’ambiente montano.
parco nazionale della Foresta Nera in Germania: boschi, brughiere e paesaggi da fiaba
Nel sud-ovest della Germania si estende la Foresta Nera, un’area protetta di circa 160 km con valli profonde, rocce antiche e un mosaico di spazi naturali che varia dalle brughiere di erica alle foreste fitte di abeti rossi. Questo parco sembra uscito da un racconto per la varietà dei paesaggi e delle atmosfere.
Tra i tratti caratteristici ci sono le aree erbose chiamate Grinden, ideali per passeggiate e ciclismo. Il terreno montagnoso comprende anche numerosi laghi cristallini e fattorie tradizionali, che testimoniano la presenza storica dell’uomo senza alterare troppo l’ambiente.
La diversità della flora e della fauna si manifesta in specie rare e in un delicato equilibrio tra spazi aperti e boschi fitti, un paesaggio amato dai visitatori e dagli esperti di natura in tutte le stagioni.
Questi dieci parchi nazionali europei rappresentano una selezione significativa di luoghi in cui natura e paesaggi hanno conservato un carattere originale, offrendo esperienze di contatto diretto con ambienti che raccontano storie di terra, acqua e vita selvaggia attraverso forme e colori spesso sorprendenti.