La cultura dolciaria italiana continua a sorprendere per la sua ricchezza di scelte e per il modo in cui gli italiani si approcciano al consumo di dolci. Secondo una recente ricerca condotta da YouGov, nel 2024, i biscotti si confermano come il dolce preferito dagli italiani, seguiti da gelati e snack dolci confezionati. L’indagine, presentata al Sigep di Rimini, offre una visione dettagliata delle abitudini alimentari degli italiani e delle loro preferenze in fatto di dolciumi.
I biscotti: il re dei dolci
Con una penetrazione del 95,6%, i biscotti si posizionano al primo posto tra i dolci più apprezzati dagli italiani. Questo dato rivela non solo una forte predilezione per i biscotti come snack quotidiano, ma evidenzia anche la loro versatilità . Gli italiani li consumano in molte occasioni: dalla colazione all’ora della merenda, questi dolci sono perfetti per soddisfare le voglie di dolcezza. La spesa media annua pro capite per i biscotti raggiunge i 64 euro, un investimento significativo per molti consumatori.
Oltre alla palese preferenza per biscotti semplici, al burro o al cioccolato, sul mercato è fiorita una straordinaria varietà di proposte: dai biscotti artigianali a ricette innovative. Questo spesso si traduce anche in scelte più salutari, che considerano ingredienti biologici o senza zucchero aggiunto.
Gelati e snack dolci confezionati: una dolce rifugio
Il gelato si colloca al secondo posto, con una penetrazione del 85,4%. La freschezza e la varietà dei gusti fanno del gelato un alimento irrinunciabile, soprattutto nei mesi estivi. Gli italiani spendono in media 57 euro all’anno per questo dolce cremoso, evidenziando come il gelato non sia solo un piacevole sfizio, ma una vera e propria cultura da vivere e condividere. È interessante notare che la diversità nelle offerte, dai gelati artigianali a quelli confezionati, permette di soddisfare le esigenze di un pubblico vasto.
Gli snack dolci confezionati seguono da vicino, con un tasso di penetrazione dell’85,2% e un costo medio annuo di 35 euro. Questi prodotti rappresentano un’opzione comoda per snack rapidi e veloci e il mercato si sta adattando a queste richieste, proponendo sempre più varietà e tipologie, per rispondere ai gusti dei consumatori.
Un equilibrio tra indulgenza e salute
Un aspetto interessante emerso dalla ricerca è l’intenso desiderio degli italiani di trovare un equilibrio tra piacere e salute. La maggior parte degli intervistati si concede il piacere del buon cibo ma cerca anche di mantenere la propria salute, con il 74,8% che presta attenzione agli ingredienti e alle informazioni nutrizionali. Quasi la metà delle persone legge attentamente le informazioni nutrizionali sulle confezioni e il 45,8% cerca dolci che non mettano a repentaglio la linea.
Marco Pellizzoni, Commercial Director di YouGov, ha sottolineato come il consumatore italiano stia evolvendo verso comportamenti più consapevoli. “Nonostante il desiderio di indulgere, gli italiani dimostrano una crescente attenzione verso la salute e la sostenibilità .” Questa tendenza, che rappresenta sia una sfida che un’opportunità per le aziende del settore, indica un cambio di mentalità che potrebbe trasformare il panorama del mercato dolciario nei prossimi anni.
Il consumo fuori casa: una tradizione che resiste
Il consumo di brioche fresche rappresenta un’altra importante sfaccettatura della cultura dolciaria italiana. Circa 7 italiani su 10 dichiarano di consumare brioche al di fuori delle mura domestiche. Questo dato evidenzia una forte tradizione di consumo di dolci legati a momenti di socializzazione e convivialità , come colazioni al bar o appuntamenti pomeridiani con amici. Le brioche fresche, spesso associate a esperienze condivise, costituiscono un ulteriore elemento di richiamo per il mercato.
I dati della ricerca indicano quindi un’industria dolciaria in continua evoluzione, sempre più consapevole delle necessità e delle preferenze di un pubblico che non vuole rinunciare né al gusto né al benessere. Con una popolazione sempre più orientata verso scelte alimentari responsabili, le aziende dovranno adattare le proprie strategie per non rimanere indietro in questo dinamico contesto di mercato.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano