Napoli: 74enne tenta di evitare lo sfratto falsificando un provvedimento di detenzione domiciliare
Nei giorni scorsi, un episodio singolare è avvenuto a Napoli, dove un uomo di 74 anni ha cercato di ingannare la legge per evitare uno sfratto. L’operazione, che ha al centro un provvedimento di detenzione domiciliare falsificato, ha portato alla denuncia dell’individuo, già noto alle forze dell’ordine. Questo strano tentativo di inganno è emerso a seguito di indagini condotte dai Carabinieri, che hanno approfondito la questione iniziata il primo aprile 2025.
Il primo aprile, l’ufficiale giudiziario si è recato in via Teofilo Patini, nel quartiere Arenella, per eseguire lo sfratto di un uomo moroso da più di un anno. Durante l’operazione, il 74enne ha mostrato un documento che, secondo lui, giustificava il suo rimanere nell’abitazione. In particolare, ha presentato un atto che attestava una misura di detenzione domiciliare emessa a suo favore. Il foglio, redatto in modo da sembrare ufficiale, portava il timbro e la firma di un militare della stazione Carabinieri Vomero Arenella.
Questa mossa astuta ha inizialmente convinto l’ufficiale giudiziario, che ha deciso di rinviare l’esecuzione dello sfratto, fissandola al 10 giugno. Questo sviluppo ha creato un inaspettato rinvio, lasciando l’uomo nella sua abitazione, almeno temporaneamente.
La denuncia dell’avvocato e l’indagine dei Carabinieri
Tuttavia, l’avvocato della proprietaria dell’immobile non ha preso la situazione alla leggera. Infatti, insospettito dall’apparente regolarità del documento presentato ma dalle sue stranezze, ha deciso di sollevare il caso ai Carabinieri. Questo passaggio ha dimostrato di essere cruciale, in quanto ha attivato un’indagine sulla veridicità del documento falso.
Le indagini avviate dai Carabinieri hanno portato a scoprire che il 74enne aveva realmente falsificato il provvedimento, utilizzando la carta intestata e la firma digitale di un militare. Questi documenti erano stati recuperati da una denuncia di smarrimento che l’uomo stesso aveva presentato solo pochi giorni prima. Inoltre, il foglio falso era stato creato utilizzando i dettagli di un procedimento penale riguardante una condanna risalente al 2016, conferendo ulteriore credibilità all’atto.
Le conseguenze legali della falsificazione
Con l’esito delle indagini, il tentativo di inganno è stato smascherato e il 74enne è stato denunciato per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Le autorità hanno subito ripreso le procedure necessarie per lo sfratto, che ora dovrà seguire il suo normale iter legale. L’episodio, seppur isolato, pone l’accento sulle problematiche legate agli sfratti e sulle misure che alcuni individui possono adottare per cercare di eludere la legge.
La vicenda del 74enne di Napoli non è solo una questione di morale e legalità . È un chiaro esempio delle problematiche sociali che affliggono il quartiere Arenella, dove gli affitti e le difficoltà economiche possono spingere a scelte disperate. La situazione riflette un aspetto del panorama urbano, ma anche di come la giustizia può immediatamente rimediare a tentativi di inganno, assicurandosi che la legalità prevalga.