I fratelli Menéndez: nuova battuta d'arresto sul possibile rilascio dopo 35 anni di carcere

I fratelli Menéndez: nuova battuta d’arresto sul possibile rilascio dopo 35 anni di carcere

Il caso Menéndez riapre dopo quasi 40 anni: controversie legali e perizie mediche bloccano la decisione su libertà vigilata o grazia, mentre procura e difesa si scontrano sulla pericolosità dei fratelli.
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Il caso dei fratelli Menéndez, condannati all’ergastolo per l’omicidio dei genitori nel 1989, è nuovamente al centro del dibattito giudiziario in California, con controversie su una possibile revisione della pena e valutazioni sulla loro pericolosità sociale. - Gaeta.it

Il caso dei fratelli Lyle ed Erik Menéndez, noti per l’uccisione dei genitori nell’agosto del 1989 a Beverly Hills, torna al centro dell’attenzione giudiziaria e mediatica. A quasi quattro decenni da quell’evento, le speranze di rivedere una condanna all’ergastolo finiscono ancora una volta in sospeso, complicate da controversie legali e valutazioni sulla loro eventuale pericolosità sociale.

la storia e la condanna dei fratelli Menéndez

Lyle ed Erik Menéndez fecero notizia in tutto il paese quando nel 1989 furono accusati di avere ucciso i loro genitori, José e Kitty, in una villa di Beverly Hills. Dopo un processo lungo e articolato, la corte di Los Angeles li condannò all’ergastolo nel 1996, stabilendo che l’atto era premeditato e che non sussistevano attenuanti sufficienti per una pena minore. La vicenda si intrecciò con temi di abuso familiare, con la difesa che sostenne i due fratelli avevano subito violenze psicologiche e fisiche per molti anni, mentre l’accusa descriveva un piano calcolato e spietato.

Gli anni seguenti videro Lyle ed Erik trascorrere la maggior parte della loro vita in carcere, mentre la dimensione pubblica del processo alimentava dibattiti sulla giustizia e sulle condizioni all’interno delle famiglie benestanti. Nonostante il tempo passato dietro le sbarre, la condanna non è mai stata annullata o modificata in maniera sostanziale, e solo recentemente si è tornati a discutere di un possibile allentamento della pena.

l’udienza sospesa e le divergenze tra pm e difesa

Il 2025 ha visto nuove trattative in tribunale a Van Nuys, Los Angeles, con una recente udienza attesa da tempo per valutare se i fratelli Menéndez potessero ottenere la libertà vigilata dopo 35 anni. Questa sessione però è stata sospesa dopo un acceso confronto tra i pubblici ministeri e gli avvocati difensori, soprattutto sulla validità di una perizia che dovrebbe misurare la pericolosità attuale dei due uomini.

Il giudice ha deciso di rinviare nuovamente la questione a maggio, alimentando ulteriormente l’attesa e la frustrazione dei familiari dei fratelli che da anni li sostengono, affermando che i fratelli avrebbero agito dopo anni di maltrattamenti e che il loro comportamento oggi non rappresenta più una minaccia. La sospensione nasce dalla contestazione sull’ammissibilità della valutazione medica e sul fatto che essa si riferisca a una procedura diversa, legata a una richiesta di grazia in corso presso il governatore.

la legge californiana e la disputa sulle pene ridotte

Alla base della spinta per rivedere la sentenza c’è la legge dello stato della California che permette di ridurre le pene per chi commette un reato prima di aver compiuto 26 anni. Questa norma ha dato il via a iniziative dell’ex procuratore distrettuale Jorge Gascón, che sul finire del 2024 ha cercato di riaprire il caso e favorire un possibile rilascio o almeno una rivalutazione delle condizioni di detenzione.

Dall’altro lato però, il nuovo capo della procura Nathan Hochman si oppone con fermezza a qualsiasi modifica della condanna. La sua posizione è che i fratelli Menéndez non hanno mai mostrato un’assunzione completa di responsabilità per il duplice omicidio, e sostiene che siano ancora troppo pericolosi per essere rimessi in libertà. Questa divergenza ha portato al blocco dei procedimenti e ad un rinvio delle decisioni in tribunale.

la perizia medica e il rilascio rinviato

La questione principale, al momento, ruota attorno a una perizia statale richiesta proprio dal procuratore Hochman. La valutazione dovrebbe aiutare la corte a stabilire se i fratelli rappresentano un rischio per la società e se siano idonei per una qualche forma di libertà condizionata o grazia. Il problema è che questo documento andrà a chiudere una procedura diversa, avviata dal governatore Gavin Newsom per la possibile concessione di una grazia.

L’esito della perizia non sarà disponibile prima di giugno 2025, ma l’udienza attesa a maggio dovrà decidere se attendere questo documento, volto a un procedimento separato, o procedere comunque con l’esame della richiesta di libertà vigilata. La situazione rimane quindi complessa e incerta, con i due fratelli oggi rispettivamente di 57 e 54 anni, e alle prese con il fatto di aver passato quasi due terzi della loro vita in carcere.

Le prossime settimane saranno decisive per capire se ci saranno novità significative nel percorso giudiziario di uno dei casi criminali più chiacchierati degli ultimi 40 anni, ancora legato a questioni di diritto, psicologia e giustizia sociale.

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