I giovani e i prodotti freschi: tra convenienza e false credenze sui conservanti

Un’indagine rivela che i giovani mostrano interesse per i prodotti ortofrutticoli freschi, ma mancano di conoscenze sulla loro conservazione e sui conservanti, evidenziando la necessità di campagne informative mirate.
I Giovani E I Prodotti Freschi I Giovani E I Prodotti Freschi
I giovani e i prodotti freschi: tra convenienza e false credenze sui conservanti - Gaeta.it

L’interesse dei giovani per i prodotti ortofrutticoli freschi, come insalate e zuppe pronte, è sotto i riflettori. Un’indagine condotta da AstraRicerche per il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food rivela chiaramente le preferenze e le incertezze di questa fascia d’età. Un aspetto cruciale è la mancanza di conoscenza sulle modalità di conservazione e sulle caratteristiche di questi alimenti. Pur apprezzandoli per la loro praticità e salubrità, molti giovani non riescono a distinguere fatti e miti.

La conoscenza dei prodotti di IV gamma tra i giovani

Dall’indagine emerge un dato preoccupante riguardante la familiarità dei giovani con la definizione di IV gamma. Ben il 47% dei partecipanti non ha mai sentito parlare di questa dicitura, mentre il 37% l’ha sentita ma non ne conosce il significato. Solo il 16% dei giovani è in grado di attribuire il giusto significato: si tratta di frutta e verdura fresche, confezionate in buste o vaschette e pronte per essere consumate. Nonostante questa scarsa conoscenza, il 73% dei giovani intervistati ha dichiarato di acquistare regolarmente questi prodotti, con il 39% che li compra ogni settimana. La domanda è alta, ma la consapevolezza sui prodotti rimane bassa.

Questa mancanza di conoscenza può influenzare negativamente le scelte alimentari, portando i giovani a acquistare senza essere pienamente informati su ciò che stanno consumando. La promessa di praticità non corrisponde necessariamente a una maggiore consapevolezza nutrizionale. I giovani si dimostrano creativi, utilizzando i prodotti di IV gamma come base per ricette, spesso cercando ispirazione sui social media, ma il gap informativo rimane un tema di discussione importante.

Errori nella conservazione e diffidenza verso i conservanti

Un altro aspetto critico riguarda la conservazione dei prodotti ortofrutticoli freschi. Solo il 35% dei giovani adotta un corretto metodo di conservazione, utilizzando la borsa frigo progettata appositamente per mantenere la freschezza. Al contrario, il 61% utilizza i normali sacchetti del supermercato, non rispettando le indicazioni per la conservazione. Questo errore comune compromette non solo la qualità dei prodotti, ma anche le proprietà nutrizionali.

In aggiunta, l’indagine rivela una diffidenza marcata nei confronti della presenza di conservanti. L’87% degli intervistati ha erroneamente la convinzione che i prodotti di IV gamma contengano conservanti, un mito persistente che mina la fiducia in questi alimenti. Inoltre, il 27% dei giovani crede che i conservanti presenti in questi prodotti siano addirittura maggiori rispetto ad altri alimenti confezionati, alimentando ulteriormente preoccupazioni infondate. È importante chiarire che nei prodotti di IV gamma non vengono aggiunti conservanti e che il freddo è l’unico metodo impiegato per preservare la freschezza e la qualità.

Opportunità per una corretta informazione

La conoscenza e la consapevolezza sono fondamentali per favorire l’adozione di abitudini alimentari sane tra i giovani. Costruire campagne di informazione mirate potrebbe aiutare a dissipare le false credenze sui conservanti e a fornire indicazioni chiare sulla corretta conservazione di frutta e verdura fresche. Educare i consumatori giovani sulle pratiche corrette di acquisto e conservazione potrebbe contribuire a migliorare non solo la loro salute, ma anche a valorizzare il consumo di prodotti freschi e locali.

Il mercato ha un’opportunità unica di indirizzare questa fascia d’età verso una maggiore consapevolezza alimentare, ma ciò richiede sforzi concertati da parte dei produttori, dei rivenditori e delle istituzioni. Una maggiore comunicazione e visibilità riguardo a questi temi possono influenzare positivamente le scelte alimentari, promuovendo una cultura della freschezza e dell’attenzione alla salute.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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