I parchi italiani premiati con la Carta Europea del Turismo Sostenibile: una tutela alla natura

L’Italia promuove il turismo sostenibile attraverso la Carta Europea del Turismo Sostenibile, premiando parchi nazionali e aree protette per il loro impegno nella tutela ambientale e nella valorizzazione delle risorse naturali.
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I parchi italiani premiati con la Carta Europea del Turismo Sostenibile: una tutela alla natura - Gaeta.it

L’Italia è un paese noto per le sue meraviglie storiche e culturali, ma recentemente l’attenzione è rivolta anche ai suoi tesori naturali. Vari parchi nazionali e aree protette hanno ricevuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile , un riconoscimento che evidenzia l’impegno per un turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente. Questo articolo esplorerà i parchi premiati, evidenziando il loro impegno per la sostenibilità e i motivi per cui dovrebbero essere considerati come mete per il prossimo viaggio all’aria aperta.

La Carta Europea del Turismo Sostenibile

La Carta Europea del Turismo Sostenibile rappresenta un importante strumento per la gestione del turismo all’interno delle aree protette. Ideata da Europarc, l’organizzazione che riunisce i parchi nazionali e regionali di oltre 40 paesi europei, questa certificazione ha come obiettivo primario la protezione del patrimonio naturale e culturale. Partecipa attivamente alla creazione di un turismo che non solo porta visitatori, ma anche benefici concreti per l’ambiente, le comunità locali e le imprese.

I parchi che ottengono questa certificazione si impegnano a migliorare la propria gestione turistica, garantendo che i visitatori possano godere delle bellezze naturali senza comprometterle. In Italia, Federparchi coordina il percorso di certificazione, sottolineando l’importanza della collaborazione tra enti parco e le comunità locali. Ottenere la CETS rappresenta quindi un passo cruciale per le aree naturali italiane, contribuendo a promuovere la sostenibilità attraverso pratiche che non danneggiano l’equilibrio ecologico.

I parchi italiani premiati con la CETS

Negli ultimi anni, diversi parchi italiani sono stati premiati con la CETS, rinnovando il proprio status grazie a gestioni attente e progetti volti alla tutela ambientale. Tra le new entry di quest’anno compaiono il Parco Naturale Regionale del Beigua e la Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio. Queste aree hanno dimostrato un forte impegno a favore di un turismo responsabile, integrando la conservazione della biodiversità con attività di attrazione, come escursioni e eventi culturali.

Il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise è un altro esempio significativo, avendo centrato il rinnovo della carta grazie alla sua storica attenzione per la fauna selvatica, compresi gli orsi bruni e i lupi. Il parco offre numerosi sentieri e percorsi che fanno della natura la loro protagonista. Altri parchi come l’Appennino Tosco Emiliano e il Parco Nazionale del Pollino si distinguono per la loro bellezza naturale e la varietà di attività all’aperto che propongono, dalle escursioni in montagna alle pratiche sportive invernali.

Dettagli sui parchi premiati

Il Parco Naturale Regionale del Beigua è rinomato per la sua diversità geologica e faunistica, e gli appassionati di trekking possono esplorare le sue bellezze con guide esperte. Situato tra Genova e Savona, il parco è anche un Geoparco Internazionale UNESCO, combinando coste e montagna in un panorama unico.

La Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio, in Abruzzo, è un altro gioiello, conosciuto per i suoi habitat vari e per la presenza dell’orso bruno marsicano. Trekking ben segnalati permettono di apprezzare scenari mozzafiato e di partecipare a visite guidate nei borghi pittoreschi circostanti.

Il Parco Nazionale della Sila, simbolo della biodiversità calabrese, rappresenta la decima Riserva della Biosfera italiana e offre attività sia invernali, come lo sci di fondo, che estive, come escursioni e sport acquatici. Il mondo naturalistico dell’Appennino Tosco Emiliano presenta un panorama di borghi storici e attività avventurose, mentre la Val Grande si distingue come la zona selvaggia più vasta del paese.

Infine, il Parco Regionale della Maremma e il Parco Colline Metallifere Grossetane offrono prospettive diverse su paesaggi costieri e storia mineraria.

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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