Fabrizio e Federico Sansone, noti nel panorama della comicità italiana, portano la loro ironia sul grande schermo con il film “E poi si vede”, diretto da Giovanni Calvaruso e in uscita il 27 marzo. I due fratelli siciliani, già protagonisti su piattaforme social con un pubblico che supera il milione e mezzo su Facebook e quasi 480 mila su Instagram, hanno conquistato la scena di programmi televisivi come “Striscia la Notizia” e l’ultimo Festival di Sanremo. La loro comicità, caratterizzata da un linguaggio semplice e mai volgare, si inserisce perfettamente nel contesto di una storia tipica del Sud Italia, illustrando le difficoltà dei giovani in cerca di lavoro.
Trama del film: la ricerca del posto fisso
“E poi si vede” racconta le peripezie di tre giovani protagonisti, uniti dalla stessa ansia: ottenere un lavoro stabile e, idealmente, una raccomandazione per garantirsi un posto nell’ufficio legale del Comune. Federico, interpretato da Federico Sansone, ha conseguito una laurea in giurisprudenza non tanto per sua volontà, quanto per soddisfare le aspettative di suo padre, che è un consigliere municipale. In questa situazione, Federico nutre la speranza di ricevere un aiuto dall’autorità paterna per ottenere il lavoro dei suoi sogni.
Fabrizio Sansone, nei panni di un avvocato, seppur non attivo nella professione, si ritrova a dover affrontare un’ennesima prova statale per riuscire a trovare la sua dimensione lavorativa. In questa commedia si fa spazio anche un terzo giovane, Luca, il quale sembra avere la vita già spianata, avendo sempre ottenuto tutto senza troppa fatica. La trama si complica quando solo uno dei tre avrà la possibilità di realizzare i propri sogni, ma non senza imprevisti e colpi di scena che rendono la storia avvincente e ricca di spunti di riflessione.
Un cast d’eccezione
Oltre ai protagonisti, il film vanta un cast di prima grandezza che contribuisce a dare vita alla storia. Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Domenico Centamore e Paola Minaccioni si uniscono ai fratelli Sansone in questa avventura cinematografica, arricchendo i personaggi con interpretazioni che rispecchiano la varietà e la complessità della vita siciliana. La commedia, attraverso la leggerezza e il sorriso, affronta temi profondi come la precarietà lavorativa e la ricerca di legami familiari, senza risultare mai pesante o eccessivamente drammatica.
Le origini comiche e l’influenza di Totò e Peppino
In un’intervista riguardo alla loro arte, i fratelli Sansone raccontano di come, sebbene siano stati influenzati da autori contemporanei come Angelo Duro, il loro vero pane quotidiano sia sempre stato il lavoro comico di Totò e Peppino. Questa eredità culturale permea il loro stile, conferendo alla loro comicità una freschezza autentica, radicata nella tradizione siciliana e italiana. La loro consapevolezza delle difficoltà quotidiane e la capacità di ridere delle stesse rendono le loro opere accessibili e apprezzabili per un ampio pubblico.
“E poi si vede” non è solo un’espressione della comicità contemporanea, ma rappresenta anche un omaggio a un’epoca passata e a un modo di fare ridere che continua a catturare l’immaginario collettivo. Con le sue dinamiche umane e professionali, il film offre uno spaccato della vita al Sud, dove speranze e delusioni si intrecciano in un racconto tutto italiano.