I sindaci delle Marche si uniscono contro l'accorpamento scolastico: preoccupazioni e richieste

I sindaci delle Marche si uniscono contro l’accorpamento scolastico: preoccupazioni e richieste

I sindaci dei Comuni marchigiani si oppongono all’accorpamento dell’Istituto Comprensivo Simone De Magistris con l’Omnicomprensivo Frau-Leopardi, temendo impatti negativi sulla qualità dell’istruzione e sul territorio.
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I sindaci delle Marche si uniscono contro l'accorpamento scolastico: preoccupazioni e richieste - Gaeta.it

La recente decisione della giunta regionale di accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris all’Omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano ha suscitato un’ondata di segnalazioni di dissenso da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Gli amministratori locali temono che questa riorganizzazione possa avere impatti negativi sulla qualità dell’istruzione e sul territorio già provato da difficoltà economiche e sociali.

La posizione dei sindaci

I sindaci di Caldarola, Belforte del Chienti, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona si sono riuniti per esprimere la loro netta opposizione all’idea di accorpamento. Durante un incontro che ha visto la partecipazione di diverse figure amministrative, tra cui il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni e il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita, è emersa una chiara volontà di avviare una fase di concertazione per opporsi a questa riorganizzazione scolastica. Gli amministratori hanno evidenziato che un accorpamento significherebbe un’unica dirigenza scolastica e una sola graduatoria per il personale docente, con inevitabili ripercussioni sui servizi educativi offerti ai ragazzi.

Le preoccupazioni per il territorio

I sindaci hanno sollevato interrogativi sui tempi e le modalità di questa modifica organizzativa, chiedendo alla giunta regionale di rimandare la decisione finale. Questa richiesta, sottolineano, è fondamentale per garantire un confronto adeguato con le amministrazioni comunali toccate da questa riorganizzazione. Le preoccupazioni non sono solo legate all’impatto diretto sulla scuola, ma anche alle ripercussioni più ampie sul territorio, già segnato da una crisi economica e demografica. Gli amministratori ricordano che l’area è stata colpita da eventi sismici e che il fenomeno dello spopolamento era iniziato ben prima del terremoto del 2016, aggravandosi negli anni successivi.

L’impatto sui servizi educativi

Accorpare l’Istituto Comprensivo Simone De Magistris a una struttura di dimensioni maggiori porrebbe seri interrogativi su come un’unica figura dirigenziale possa gestire un’area così ampia, comprendente ben nove Comuni e oltre mille studenti. Gestire piani scolastici differenti, distribuire il personale in modo equo tra le sedi e affrontare le varie problematiche legate a fasce di età diverse rappresenterebbe una sfida considerevole. I sindaci affermano che è cruciale mantenere i servizi scolastici e ampliare le opportunità educative per le giovani coppie, che desiderano stabilirsi nella zona. Un accorpamento, invece, potrebbe avere l’effetto opposto.

Richiesta di dialogo e concertazione

Con l’intento di trovare una soluzione condivisa, gli amministratori hanno richiesto un confronto serio e costruttivo con la giunta regionale. È essenziale che qualsiasi decisione prendesse in considerazione le specificità locali e le reali esigenze della comunità. La proposta delle amministrazioni è che l’organizzazione dell’Istituto Comprensivo Simone De Magistris resti invariata. Eventuali modifiche dovrebbero, secondo loro, essere discusse e concordate con tutti i sindaci coinvolti nel processo, in modo da garantire un approccio partecipativo e rispettoso delle reali necessità territoriali.

Il futuro delle istituzioni scolastiche della zona è, dunque, un tema caldo e di cruciale importanza, capace di influenzare non solo l’istruzione, ma anche il tessuto sociale ed economico dell’entroterra marchigiano.

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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