La crescente digitalizzazione ha trasformato radicalmente le abitudini dei turisti che visitano l’Italia, rendendo sempre più comune scegliere ristoranti attraverso piattaforme online. Un’indagine recente ha rivelato che il 38,3% dei visitatori si affida alla rete per scoprire le migliori opzioni gastronomiche, evidenziando una chiara tendenza verso l’utilizzo delle recensioni online e dei social media. Questo articolo esplora i risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio Ristorazione, che analizza in dettaglio il comportamento dei consumatori e le sfide del settore.
Le modalità di scelta dei ristoranti tra turisti e locali
Secondo l’indagine condotta su circa 2400 ristoranti in tutta Italia, il passaparola si conferma il metodo predominante per la scelta del ristorante, con un’incidenza del 50,7%. Questo approccio è frequentemente supportato dai consigli di chi ha già visitato il locale, così come dai suggerimenti del personale negli hotel e nei bed and breakfast. Tuttavia, una percentuale significativa di turisti si avvale anche di piattaforme online. Tra queste, Google emerge come la risorsa più popolare, con il 17% degli intervistati che lo predilige, seguito da TripAdvisor con il 6,7% e dai social media con il 14,5%. L’11% dei turisti, invece, decide dove mangiare accedendo ai ristoranti dopo averli visti di persona.
La fotografia di queste abitudini alimentari turistiche verrà presentata durante l’evento RistoratoreTop Live, previsto a Bologna dal 21 al 23 ottobre 2024. In questo contesto, operatori del settore potranno riflettere e discutere strategie comuni per affrontare le sfide e potenziare un comparto che deve adattarsi a un panorama in continua evoluzione.
L’importanza della digitalizzazione nel settore della ristorazione
Lorenzo Ferrari, presidente dell’Osservatorio Ristorazione, sottolinea che comprendere le abitudini dei clienti è fondamentale per migliorare l’esperienza gastronomica offerta. I dati raccolti suggeriscono che la clientela è sempre più inclina a utilizzare canali digitali per scoprire e prenotare ristoranti. Ferrari precisa che l’industria della ristorazione non ha ancora totalmente risposto a questa crescente domanda di digitalizzazione. In particolare durante l’alta stagione, la capacità di attrarre e fidelizzare i clienti online diventa cruciale, soprattutto in località turistiche come marittime, montane e lacustri, dove la presenza di visitatori abituali è significativamente più alta.
I turisti non solo cercano nuove esperienze culinarie, come emerge dal dato che il 61,6% dei rispondenti ha provato un ristorante per la prima volta, ma molti di loro ritornano anche. Infatti, il 38,4% dei turisti ha visitato più volte un ristorante, con il 31,8% che torna nell’arco di un anno e l’1% che lo fa più volte nel corso della settimana.
Le sfide da affrontare nel post-pandemia
L’era post-pandemica ha cambiato le regole del gioco per il settore della ristorazione. Ferrari evidenzia che non basta più concentrarsi sulla qualità del cibo, del servizio e sull’atmosfera del locale. Gli imprenditori devono affrontare nuove sfide per rimanere competitivi, inclusa la necessità di pianificare e ottimizzare i processi, definire un’identità precisa, migliorare le strategie di marketing e comunicazione, e aggiornare le tecnologie. È diventato imperativo evolversi da un semplice luogo di somministrazione di cibo a uno spazio in cui il cliente vive un’esperienza.
Inoltre, la questione del personale qualificato rimane una sfida rilevante. La scarsità di manodopera specializzata richiede una nuova attenzione al branding del datore di lavoro e alla valorizzazione dei dipendenti, affinché questi possano essere attratti e motivati a rimanere nel settore.
Nuove tendenze emergenti nel mercato della ristorazione
Osservando le tendenze emergenti, si nota una crescente richiesta di sicurezza nei processi di prenotazione. Infatti, il 3,8% dei ristoratori adotta la pratica di richiedere un numero di carta di credito o un anticipo per prenotazioni di grandi gruppi. Questa misura si rende necessaria a causa dell’aumento dei cosiddetti “no-show,” una problematicità che incide notevolmente sulle entrate di un ristorante, generando perdite quantificabili attorno al 2%.
È evidente che il mondo della ristorazione deve adattarsi alle nuove esigenze dei consumatori digitali e affrontare le sfide poste dall’era post-pandemica se desidera prosperare nel competitivo panorama del turismo enogastronomico italiano.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Sofia Greco