Il settore vitivinicolo europeo si è trovato al centro dell’attenzione durante la recente conferenza “L’agricoltura è”, tenutasi a Roma. Durante l’evento, Rita Babini, Presidente di FIVI, ha espresso le preoccupazioni e le speranze dei vignaioli indipendenti italiani. Le dichiarazioni del Commissario europeo per l’agricoltura, Christophe Hansen, sono state accolte con applausi, evidenziando la necessità di una strategia che affronti le sfide attuali e future. Il dibattito ha messo in luce l’importanza di tutelare il patrimonio enogastronomico e rurale europeo, una tematica sempre più attuale.
Il messaggio di Rita Babini sulle sfide future
Rita Babini ha sottolineato la fiducia riposta nel Commissario Hansen, il quale ha dimostrato una chiara comprensione del settore agricolo. Le sue parole sono state interpretate come un segnale positivo, in particolare riguardo all’impegno per semplificare la burocrazia e supportare i giovani agricoltori. La Presidente di FIVI ha sollecitato l’Unione Europea a sviluppare una strategia robusta per il settore vitivinicolo, evidenziando che non basta limitarsi a piccole azioni. Le sfide come i cambiamenti climatici, le guerre commerciali e le rigidità del mercato interno necessitano di un approccio globale e sistemico.
“È fondamentale agire su un piano a lungo termine”, ha detto Babini. Questo è ancor più vero per la viticoltura di alta qualità, che non solo crea un prodotto di valore, ma è anche essenziale per sostenere l’economia locale e tutelare i territori. Proteggere i paesaggi rurali e promuovere il vino significa investire nella cultura e nella sostenibilità della comunità, elementi che dovrebbero essere al centro delle politiche agricole europee.
La conferenza “L’agricoltura è” e le sue implicazioni
Il convegno organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha visto una nutrita partecipazione di esperti, agricoltori e rappresentanti del settore. L’incontro ha offerto un’importante piattaforma di discussione sui problemi che il vitivinicolo europeo si trova ad affrontare. Il Commissario Hansen ha ascoltato le richieste dei vignaioli, promettendo di lavorare per migliorare le condizioni del settore.
La conferenza non si è limitata a esprimere speranze, ma ha anche messo in evidenza il bisogno di un cambiamento tangibile. Le parole di Babini hanno raggruppato le idee di molti nel settore, indicando che l’Unione Europea deve impegnarsi attivamente in una vera e propria strategia, capace di affrontare le sfide in modo tempestivo e proattivo.
Assemblea di CEVI e nuovi incarichi
Proprio il giorno prima della conferenza a Roma, presso il MUVIS di Castiglione in Teverina, si è tenuta l’assemblea di CEVI, la Confederazione Europea dei Vignaioli Indipendenti. Questa assemblea ha rappresentato una significativa occasione per discutere le problematiche comuni e le strategie da adottare in ambito europeo. Matilde Poggi, Presidente uscente, ha passato il testimone a Samuel Masse, un vignaiolo francese.
I nuovi eletti nel consiglio di CEVI includono Ludovico Maria Botti come Vicepresidente, un rappresentante del Lazio e consigliere nazionale di FIVI, e Josef Valihrach dalla Repubblica Ceca. Il nuovo Segretario Generale sarà Ivo Varbanov dalla Bulgaria, mentre Guy Krier è stato nominato Tesoriere. Botti, esprimendo il suo orgoglio per il ruolo, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra i vignaioli a livello europeo, ricordando che l’unità è fondamentale per affrontare le sfide nel settore vitivinicolo.
La nuova leadership di CEVI sembra orientata a promuovere una collaborazione più forte, riconoscendo che le sfide del mercato e della produzione vinicola richiedono un fronte unito. Con l’auspicio di costruire un futuro migliore per il vino, i vignaioli indipendenti europei si preparano ad affrontare le complessità del settore con rinnovato impegno e determinazione.