I vincitori del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” per il 2024

I vincitori del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” per il 2024

Il Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” premia opere che valorizzano le lingue e i dialetti italiani, con una cerimonia a Roma il 12 dicembre 2024, riconoscendo autori di diverse categorie.
I vincitori del Premio Naziona I vincitori del Premio Naziona
I vincitori del Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” per il 2024 - Gaeta.it

L’annuale Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale”, organizzato dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia in collaborazione con ALI Lazio e il Centro Internazionale Eugenio Montale, ha annunciato i vincitori della sua dodicesima edizione. La premiazione è fissata per il 12 dicembre 2024, si svolgerà a Roma, nella storica Sala della Protomoteca in Campidoglio. Questo premio, dedicato alla valorizzazione delle lingue e dei dialetti italiani, accoglie opere di autori provenienti da tutto il paese, incentivando la ricerca e la diffusione della ricca varietà linguistica locale.

Premio Tullio De Mauro: riscontri nel settore dei dizionari

Nella sezione dedicata ai dizionari, il primo classificato è IRIDE VALENTI con “Vocabolario storico-etimologico dei gallicismi nel siciliano“, un’opera pubblicata dal Centro di Studi filologici e linguistici siciliani a Palermo nel 2022. Questo lavoro si distingue per la sua ricerca approfondita sul patrimonio linguistico siciliano, evidenziando l’influenza dei gallicismi e la loro evoluzione storica all’interno del dialetto.

Il secondo posto, ex aequo, è stato condiviso da due opere. La prima, di ALBERTO BERNINI, è il “Saggio per Vocabolario del Dialetto di Casalmaggiore“, pubblicato nel 2023, che esplora le peculiarità linguistiche di una località storicamente influenzata da diverse culture. L’altra opera, “Grammatica Senigalliese” di ANDREA SCALONI, autopubblicata nel 2022, arricchisce il panorama delle grammatiche dialettali con una struttura chiara e accessibile.

Classificati al terzo posto, anch’essi ex aequo, troviamo “Parlà ‘na volta parlar adès” scritto da un gruppo di autori veneti e “Grammatica del dialetto reggino” di GUIDO MUSCO. Entrambi i lavori danno risalto non solo alla grammatica, ma anche all’importanza dei dialetti come strumenti d’identità culturale e sociale.

Infine, GENGO FERRI CARMELA ha ricevuto una menzione speciale per l’opera “Antico lessico di Casamassima“, evidenziando la ricchezza delle variazioni lessicali nel territorio pugliese.

Premi speciali e nuove tendenze nelle tesi di laurea

Nella categoria tesi di laurea, la prima classificata è SIMONA VALLARINO, con “Una babele da ricostruire: l’Unità linguistica e il dialetto genovese“, un’analisi delle sfide di mantenere viva una lingua regionale in un contesto globale. Questo lavoro si propone come un’importante risorsa per comprendere i rapporti tra identità linguistica e cultura.

Il secondo posto, anch’esso ex aequo, è per ROSA GIALDINO con “La funzione identitaria del dialetto nell’era globalizzata” e VECELLIO MATTIA CINZIA con “L’Istituto Ladin de la Dolomites“. Entrambi i lavori mettono in evidenza l’importanza della lingua per la costruzione dell’identità culturale e comunitaria.

OLIVA MARIACRISTINA si conferma al terzo posto con un approfondimento sulla poesia di SALVATORE DI GIACOMO. Qui, il focus è sui temi della lingua e della sua espressione iconica attraverso il dialetto.

Una menzione speciale è stata attribuita a CLÒ MARTINA con “Scapelamènt del Contha“, un’indagine sul gergo di Gosaldo, che conferma l’attenzione sempre crescente alla valorizzazione dei linguaggi minori e delle loro specificità.

Il panorama dei saggi e della poesia edita

Nella sezione dei saggi, si è distinto FABIO CHIOCCHETTI con “Letres da Larcioné. Lingua e tradizioni dei tempi antichi“, che rappresenta un’analisi profonda sulla lingua ladina. LORENZO FERRAROTTI, con “Asti, 1521: una terra da solacz” ha anch’esso conquistato il primo posto, esplorando una prospettiva storica unica per una regione italiana.

Il secondo posto è andato a DAVIDE BOCCIA con “Ornitonimia abruzzese e molisana“, che si concentra sul linguaggio specifico di una regione, mentre FRANCESCO GRANATIERI ha presentato “Grafia dialettale del Centro-Meridione“, incoraggiando l’uso dei dialetti in ambito tradizionale e contemporaneo.

In poesia edita, i primi posti sono stati conquistati da SERGIO GREGORIN e ALEX RAGAZZINI, entrambi con opere di straordinaria qualità. Queste opere rappresentano un importante punto di riferimento per la poesia in dialetto, illustrandone la varietà stilistica e tematica.

Riconoscimenti nella prosa: opere inedite

Nella sezione dedicata alla prosa inedita, il primo premio è andato ad ANNA MARIA CHIRENTI con un lavoro in lingua grika, un esempio di come le lingue minoritarie stiano trovando sempre più spazio nella letteratura contemporanea. I secondi posti ex aequo sono stati assegnati a FERNANDA PLOZZER e ALDO POLESEL, recanti storie radicate nelle loro tradizioni locali.

Questo premio si è distinto anche per il riconoscimento della musica e del teatro, con opere che mettono in scena le tradizioni linguistiche, dimostrando come la cultura e la lingua siano strumenti fondamentali per la coesione sociale e lo sviluppo culturale.

Il Premio Nazionale “Salva la tua lingua locale” continua ad essere un faro per la valorizzazione delle lingue italiane, incoraggiando autori e studiosi a preservare e celebrare la diversità linguistica.

Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Laura Rossi

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