I vini biologici italiani: un'esperienza di gusto e sostenibilità a Vinitaly 2023

I vini biologici italiani: un’esperienza di gusto e sostenibilità a Vinitaly 2023

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I vini biologici italiani: un'esperienza di gusto e sostenibilità a Vinitaly 2023 - Gaeta.it

Il mondo del vino è in continua evoluzione, e l’attenzione verso la produzione biologica sta crescendo esponenzialmente, non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per la qualità dei prodotti offerti. Durante il recente Vinitaly, la Coldiretti ha organizzato una degustazione di vini biologici, un’occasione imperdibile per gli appassionati del settore. Questa iniziativa ha messo in risalto la grande varietà delle uve italiane coltivate in modo sostenibile e la loro straordinaria qualità.

Vini biologici: cosa significa e quali regole seguire

La certificazione dei vini biologici

I vini biologici sono ottenuti da uve provenienti da coltivazione biologica, il che implica una serie di norme rigorose da rispettare. In primis, per poter essere venduti come tali, devono essere certificati secondo i regolamenti dell’Unione Europea, i quali garantiscono che le uve siano coltivate senza l’uso di pesticidi e erbicidi. Questo comporta non solo un’attenzione particolare per la salute del consumatore, ma anche per l’ecosistema in cui le vigne vengono immerse.

Normative da seguire

Un vino è considerato biologico solo se ottiene l’etichetta con il logo o il sigillo biologico della UE. Questo riconoscimento è cruciale per il consumatore, che in questo modo ha la certezza di scegliere un prodotto rispettoso della natura. In tutto il processo di vinificazione, sono vietati gli additivi chimici-sintetici, ad eccezione di rame e zolfo, utilizzati per combattere le malattie fungine. Solo così è possibile garantire la purezza e la qualità dei vini prodotti.

La crescente domanda di vini biologici evidenzia un cambiamento nelle abitudini di consumo, con un numero sempre maggiore di persone disposte a investire in un prodotto che non solo soddisfa il palato, ma contribuisce anche alla salvaguardia del pianeta.

Vini in degustazione: otto rappresentanti dell’eccellenza italiana

Azienda Bresolin Bio

Tra i vini in degustazione c’è il Prosecco Docg Asolo Extra Brut dell’Azienda Bresolin Bio. Questa realtà, condotta da tre fratelli che hanno ereditato l’azienda dal nonno, ha avviato la produzione biologica nel 2012. Il Prosecco si presenta con un colore giallo paglierino e bollicine sottili, offrendo profumi fruttati di mela e pera, con note floreali e vegetali. Il suo sapore armonioso lo rende l’ideale per accompagnare aperitivi leggeri.

Fattoria Paccusse

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico della Fattoria Paccusse è un altro esempio di vino biologico di alta qualità. Con terreni che variano da argillosi a sabbiosi, l’azienda produce un vino dal bouquet aromatico complesso, caratterizzato da note di agrumi e floreali. Questo vino ha una buona acidità e un finale sapido, con l’invecchiamento che migliora ulteriormente le sue sfumature.

Santiquaranta

Nella degustazione era presente anche la Falanghina Igt Campania di Santiquaranta, proveniente dall’alta collina del Sannio. Questo vino, con un passaggio in legno di sei mesi, si presenta caldo e complesso, con aromi che spaziano da frutti tropicali a mandorle tostate. La sua morbidezza e struttura lo rendono adatto ad accompagnare piatti delicati.

Cantina Orsogna

La Cantina Orsogna ha offerto il suo Igt Terre di Chieti Malvasia, ottenuto da uve coltivate in un contesto di cooperativa sociale. Questo vino dalla colorazione ramata si distingue per i suoi profumi fioriti e minerali, con note di melone e erbe aromatiche al palato, offrendo un’esperienza gustativa unica.

Renzo Michelini

Il Pinot Nero doc Trentino della cantina Renzo Michelini è un’espressione di eccellenza vitivinicola. Le uve, coltivate ad alta quota, conferiscono al vino una freschezza e un’eleganza particolari, con aromi di frutti di bosco e leggeri sentori di cedro. Le tecniche tradizionali di vinificazione conferiscono al prodotto una versatilità negli abbinamenti, perfetto anche per le carni più saporite.

Agricola Giorgio Sobrero

La Barbera d’Alba dell’Agricola Giorgio Sobrero rappresenta un altro esempio di come la tradizione possa sposarsi con la sostenibilità. Con un colore rosso rubino intenso e aromi complessi di frutti e spezie, questo vino è perfetto per accompagnare i piatti tipici delle cene piemontesi, come gli agnolotti o le carni rosse.

Cantina del Mandrolisai

Dal cuore della Sardegna, la Cantina del Mandrolisai ha presentato il suo Rosso, un blend di Cannonau, Bovale e Monica. Caratterizzato da un bouquet aromatico ricco e complesso, questo vino si distingue per la sua struttura tannica e si presta ad abbinamenti con piatti ricchi e saporiti tipici della cucina sarda.

Azienda Agricola La Dogana

Infine, l’Igt Puglia Rosso Nero di Troia dell’Azienda Agricola La Dogana ha chiuso la degustazione in grande stile. Questa produzione biologica si distingue per il suo profilo aromatico intenso e avvolgente, con note di cioccolato e spezie che lo rendono un compagno ideale per grigliate e piatti di pasta tipici delle tradizioni pugliesi.

L’ascesa dei vini biologici in Italia e nel mondo

La crescente popolarità dei vini biologici non è un fenomeno isolato, bensì parte di un trend globale. I dati parlano chiaro: attualmente, il 6,5% dei vigneti italiani, pari a circa 53 mila ettari, sono certificati biologici. Questo incremento è in netta contrapposizione con il resto del mercato vinicolo, che spesso si trova a dover fronteggiare sfide legate a pratiche di coltivazione meno sostenibili.

Tuttavia, nonostante l’entusiasmo e l’interesse nei confronti di questi prodotti, resta ancora una sfida: la diffusione di punti vendita e ristoranti che propongono vini biologici. Un buon numero di appassionati è alla ricerca di questi vini nelle occasioni di consumo, ma la disponibilità può variare notevolmente.

Questa tendenza segna un passo importante verso un futuro enologico più responsabile e rispettoso dell’ambiente. La degustazione di vini biologici rappresenta un’opportunità per scoprire e apprezzare la qualità e il carattere di queste eccellenze italiane, contribuendo così a una maggiore consapevolezza ambientale e alla valorizzazione dei terroir italiani.

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