Introduzione
La Sibo e la Sifo sono due condizioni gastrointestinali spesso confuse con il reflusso, ma che hanno la loro propria identità e necessitano di essere comprese e gestite correttamente per garantire un efficace trattamento. L’immunologo Mauro Minelli, esperto in dietetica e nutrizione umana, si preoccupa di fare chiarezza su queste patologie diffuse ma spesso mal interpretate.
I sintomi caratteristici della Sibo
La Sibo è caratterizzata da una crescita e fermentazione batterica nel piccolo intestino, che porta a una serie di sintomi gastrointestinali come gonfiore, dolore addominale, meteorismo, flatulenza, stipsi o diarrea. Questi batteri possono anche provocare sintomi extraintestinali come astenia, arrossamenti cutanei e disturbi respiratori.
Le conseguenze della Sibo sulla salute
La presenza di batteri nel piccolo intestino può compromettere il rivestimento interno dell’intestino, causando malassorbimento di nutrienti e fragilità di capelli, unghie e denti. Inoltre, l’alterazione della parete intestinale può favorire il passaggio di proteine nel sangue, attivando reazioni allergiche e autoimmunitarie.
Le cause e i fattori scatenanti della Sibo
Diverse sono le cause che possono portare alla Sibo, tra cui un’alimentazione povera di fibre, lo stress prolungato, i bypass gastrici e l’assunzione di alcuni farmaci come gli antibiotici o gli antispastici. Anche il consumo di alcol e zuccheri semplici può favorire l’insorgenza di questa condizione.
Il ruolo degli alimenti nella Sibo
Nella Sibo, così come nella Sifo, rivestono un ruolo fondamentale gli alimenti ricchi di Fodmap, zuccheri fermentabili che possono favorire la crescita e la produzione di gas da parte dei batteri intestinali. La diagnosi di Sibo avviene attraverso il breath-test, che misura i gas prodotti dai batteri nell’aria espirata del paziente.
Approcci terapeutici per la Sibo e la Sifo
Il trattamento più efficace per la Sibo e la Sifo si basa sulla ricomposizione della flora batterica intestinale attraverso un trattamento preciso e personalizzato, pre e probiotico, che riporti l’equilibrio nell’intestino del paziente e favorisca il ritorno alla salute in modo stabile. Minelli sottolinea l’importanza di un approccio terapeutico mirato e basato sull’analisi della composizione microbica intestinale del paziente.
Ultimo aggiornamento il 1 Giugno 2024 da Donatella Ercolano