Ignazio La Russa propone un gioco di burraco meno competitivo: il "burraco friendly" è possibile?

Ignazio La Russa propone un gioco di burraco meno competitivo: il “burraco friendly” è possibile?

Ignazio La Russa propone una variante “friendly” del burraco, puntando a un gioco più sociale e divertente, piuttosto che competitivo, per favorire l’aggregazione tra i giocatori.
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Ignazio La Russa propone un gioco di burraco meno competitivo: il "burraco friendly" è possibile? - Gaeta.it

Nel mondo del gioco, pochi eventi attirano l’attenzione del pubblico come le nuove proposte e le innovazioni. Ignazio La Russa, presidente del Senato italiano, ha recentemente riacceso il dibattito sul burraco, suggerendo l’introduzione di una variante “friendly“, ovvero meno seria e più incentrata sul divertimento. Durante la trasmissione radiofonica ‘Un giorno da pecora‘ su Rai Radio 1, La Russa ha chiarito che la sua è stata inizialmente un’idea scherzosa, ma che ha suscitato un’interessante discussione su come il burraco venga abitualmente percepito.

La proposta del “burraco friendly”

La Russa ha utilizzato il termine “burraco friendly” per descrivere un gioco che favorisca la socialità e l’aggregazione, piuttosto che la competizione. La sua intenzione non è quella di stravolgere le regole attuali, ma piuttosto di aggiungerne di nuove in modo da permettere ai giocatori di divertirsi senza stress. “Quando si gioca a burraco, vorrei che recuperassimo il piacere di stare insieme” , ha affermato. Per il presidente del Senato, il burraco dovrebbe essere in primo luogo un modo per trascorrere del tempo in compagnia, piuttosto che un campo di battaglia in cui vincere è l’unico obiettivo.

Frase chiave dell’intervista: “Dobbiamo considerarlo un gioco e non uno sport competitivo”. Questa distinzione indica chiaramente l’intento di La Russa di rendere l’attività ludica più accessibile a chi potrebbe non essere interessato alla competitività acerrima, lasciando la libertà di chi desidera mantenere l’elemento competitivo di continuare a giocare in quel modo.

Riflessioni sull’identità del burraco

La questione sollevata da La Russa non è solo di natura ludica, ma investe un tema più ampio riguardante l’identità del burraco stesso. Egli ha tirato in ballo l’idea di una separazione tra chi gioca solo per divertirsi e chi invece preferisce la competizione serrata, in modo simile alla divisione che si è verificata nella storia del calcio tra Inter e Milan. “Non voglio provocare uno scisma vero e proprio, ma piuttosto offrire una possibilità in più”, ha spiegato.

Questa affermazione suggerisce una riflessione più profonda sulla cultura dei giochi in Italia e su come debbano essere interpretati e vissuti. In un’epoca in cui tutto viene spinto alla massima competizione, il richiamo a un gioco più cordiale può rappresentare una ventata d’aria fresca nel panorama ludico.

Relazioni e giochi: esperienze personali di La Russa

Nel dibattito, La Russa ha condiviso anche alcune dettagli interessanti sulla sua personale esperienza con il burraco. Ha rivelato, per esempio, di non giocare mai a coppia con la moglie, per evitare litigi, poiché tende a distrarsi durante le partite. Al contrario, ha raccontato di aver giocato una volta con Giorgia Meloni, attuale premier, all’inizio della legislatura, un evento risalente a più di due anni fa.

Infine, ha accennato a una sua conoscenza nel mondo del burraco: Daniela Santanchè, che gioca regolarmente e con notevole abilità. Questi aneddoti hanno dato un tocco personale all’intervista, rendendo la figura di La Russa più vicina agli ascoltatori.

Il dibattito sul burraco e le sue diverse declinazioni, quindi, non solo dimostra l’importanza dei giochi nella vita sociale, ma rivela anche come figure pubbliche possano contribuire a innovare e persino a trasformare la percezione di attività che fanno parte della cultura collettiva italiana.

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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