IgNobel 2023: premi alle ricerche più stravaganti che fanno ridere e riflettere

IgNobel 2023: premi alle ricerche più stravaganti che fanno ridere e riflettere

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IgNobel 2023: premi alle ricerche più stravaganti che fanno ridere e riflettere - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Le premiazioni IgNobel, un’annuale celebrazione di studi scientifici che uniscono il bizzarro e il geniale, hanno raggiunto la loro 34esima edizione. Gli IgNobel sono riconoscimenti che, come recita il loro slogan, “fanno prima ridere e poi pensare“. La cerimonia si è tenuta presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology , un luogo iconico di innovazione e scienza, dove tra aeroplanini di carta lanciati dal pubblico, sono stati premiati i risultati di ricerche che navigano tra il serio e il faceto.

La ricerca dietro il premio Ig Nobel per la Pace

Piccioni nelle traiettorie dei missili: una curiosa strategia

Il premio IgNobel per la Pace di quest’anno è andato a Burrhus F. Skinner, psicologo noto per le sue ricerche innovative nel comportamento animale. Negli anni Quaranta, Skinner testò l’idea di utilizzare piccioni per guidare missili, sfruttando la loro notevole capacità di riconoscere obiettivi. Il progetto, denominato “Progetto Pigeon“, prevedeva l’addestramento degli uccelli a individuare i bersagli ed a dirigere di conseguenza la traiettoria del missile. Una figlia di Skinner, Julie, ha partecipato alla cerimonia di premiazione, portando alla luce l’importanza delle sue intuizioni nel campo della psicologia comportamentale e della tecnologia bellica.

Premi per le scoperte botaniche e comportamentali

Botanica incontra l’estetica: il caso della Boquila trifoliolata

Anche le piante hanno avuto il loro momento di gloria durante la cerimonia degli IgNobel, con il premio per la Botanica attribuito a Jacob White e Felipe Yamashita. I ricercatori hanno studiato la Boquila trifoliolata, dimostrando come alcune piante siano in grado di imitare le forme di piante vicine, anche se di plastica. Questo fenomeno vegetale potrebbe rivelare un incredibile “senso dello stile” che abita il regno vegetale, suggerendo l’esistenza di un “sistema di visione” botanico. Questa scoperta solleva interrogativi su come le piante possano interagire con il loro ambiente e influenzarsi reciprocamente.

Capelli e direzioni: una questione di anatomia

Un altro colpo di scena è giunto dall’assegnazione dell’IgNobel per l’Anatomia. Marjolaine Willems e il suo team di ricercatori hanno indagato se i capelli delle persone nell’emisfero settentrionale tendano a girare nella stessa direzione rispetto a quelli degli individui nell’emisfero meridionale. Questo studio ha portato a domande intriganti riguardo all’anatomia umana e alle potenziali differenze culturali nel modo in cui ci prendiamo cura dei nostri capelli. Nonostante il tema possa sembrare leggero, il lavoro di Willems apre nuove vie di esplorazione nel campo delle scienze biomediche.

Ricerche stravaganti: dall’anatomia alla medicina

Il mistero della respirazione rettale nei mammiferi

L’IgNobel per la Fisiologia è stato assegnato a un esperimento molto singolare: quello che ha scoperto che alcuni mammiferi sono capaci di respirare attraverso l’ano. Durante la pandemia di COVID-19, un team di ricercatori giapponesi ha condotto studi approfonditi per verificare se gli esseri umani con difficoltà respiratorie potessero avvalersi della ventilazione enterale. Gli esperimenti su diverse specie, inclusi topi, ratti e maiali, hanno rivelato che questi animali possono assorbire ossigeno tramite il retto, ponendo le basi per una possibile sperimentazione clinica riguardante l’insufficienza respiratoria.

Farmaci e stranezze: effetti collaterali e verità scomode

Con il premio per la Medicina, i ricercatori Lieven Schenk, Tahmine Fadai e Christian Büchel hanno esplorato il tema degli effetti collaterali dei farmaci contraffatti. La loro ricerca ha dimostrato che appunto i farmaci falsificati che provocano effetti collaterali molto dolorosi tendono a essere più efficaci rispetto a quelli che non causano effetti indesiderati. Questo studio solleva importanti interrogativi sull’affidabilità dei trattamenti medici e invita alla riflessione su questioni etiche riguardanti la salute e l’industria farmaceutica.

La scienza dei vermi e delle longevità: la chimica e oltre

Vermi ubriachi e metodi di separazione

La Chimica ha visto il trionfo di Tess Heeremans e colleghi, i quali hanno sviluppato una nuova metodica per distinguere i vermi ubriachi da quelli sobri utilizzando la cromatografia. Questa divertente ricerca illustra come i comportamenti degli organismi viventi possano essere influenzati dall’etanolo e come ciò possa essere misurato scientificamente. Un approccio originale, questo, che unisce divertimento e pragmatismo, e che potrebbe condurre a scoperte folli ma anche utili nel campo della salute.

Supercentenari e accuratezza nei registri

Infine, l’IgNobel per la Demografia è stato conferito a Saul Justin Newman, per il suo studio sui super centenari. La sua ricerca ha rivelato che molti individui celebrati per aver raggiunto i cent’anni di vita avevano in realtà vissuto in luoghi con registri di nascite e morti inaccurati, oltre che in regioni con aspettative di vita generalmente brevi. Queste scoperte sfidano la saggezza popolare sulla longevità e mettono in discussione la validità delle statistiche demografiche.

Nel complesso, la cerimonia degli IgNobel 2023 ha dimostrato ancora una volta come la scienza possa intrecciare il comico e il serio, offrendo spunti di riflessione su una vasta gamma di argomenti. Le ricerche premiate appartenenti a settori disparati indicano un impegno collettivo a comprendere il mondo in cui viviamo, celebrando con umorismo le stranezze della natura e della razionalità umana.

Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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