Ignorato dal Comune, un rudere ad Avezzano costretto a ospitare emarginati e disperati

Un rudere abbandonato ad Avezzano continua a ospitare persone in difficoltà, evidenziando il degrado sociale e l’indifferenza delle istituzioni di fronte a una situazione di emergenza persistente.
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Ignorato dal Comune, un rudere ad Avezzano costretto a ospitare emarginati e disperati - Gaeta.it

Una rudere abbandonato ad Avezzano continua a essere il rifugio per persone in difficoltà, evidenziando il degrado di una situazione che persiste da anni. Senza finestre, con materiali di scarto e avanzi di elettrodomestici sparsi ovunque, l’ex palazzina di via del Sambuco è tornata all’attenzione delle autorità dopo un recente incendio. Fortunatamente, l’incendio è stato domato senza feriti, ma la condizione di questa struttura è l’ennesima prova di un problema più ampio riguardante l’emarginazione e la sicurezza pubblica.

La situazione della palazzina abbandonata

Ieri sera, vigili del fuoco e carabinieri sono intervenuti per l’ennesimo incendio scoppiato in questo edificio, visibile a tutti ma ignorato dalle istituzioni locali. I soccorritori hanno trovato un contesto desolante: calcinacci, divani logori e materiali pericolosi, rendendo difficile la vita per coloro che hanno trovato rifugio in questo luogo dimenticato. Non è la prima volta che questa struttura viene segnalata per tali episodi, eppure le misure di sicurezza continuano a essere assenti.

L’immobile, che sfida le norme di sicurezza, risulta noto anche a chi si occupa dell’ordine pubblico. Anni fa, le forze dell’ordine hanno annotato come alcune persone, condannate agli arresti domiciliari, fossero costrette a utilizzare queste stanze fatiscenti come luogo di sosta, poiché non avevano un’abitazione regolare. La preoccupazione per la salute e la sicurezza delle persone che vi risiedono, che spesso vivono in condizioni insostenibili, è stata espressa più volte dai cittadini che osservano impotenti la situazione.

L’indifferenza delle istituzioni

Negli anni, la palazzina ha ricevuto innumerevoli segnalazioni da parte dei residenti, ma le promesse di intervento da parte di vari sindaci sono rimaste spesso solo parole. L’indifferenza delle istituzioni nei confronti di questo degrado è evidente, così come l’assenza di soluzioni concrete. Nei momenti di crisi, si sentono discorsi e promesse, ma nessuna azione risolutiva. Gli abitanti della zona documentano i problemi attraverso foto e video, ma ogni tentativo di miglioramento sembra cadere nel vuoto.

Questo degrado si traduce in eventi problematici, come fuochi notturni, la presenza di spazzatura e comportamenti delinquenziali che gravano sulla sicurezza della comunità. I residenti segnalano anche situazioni allarmanti, come la presenza di donne che, intrappolate in una spirale di tossicodipendenza e prostituzione, rendono questa palazzina non solo un rifugio precario, ma anche un luogo di sfruttamento e abusi.

Un appello alla responsabilità

La condizione della palazzina in questione è il sintomo di un problema sociale che va oltre le mura fatiscenti. La comunità di Avezzano si interroga sul perché non siano state attuate misure per migliorare la situazione e proteggere le persone vulnerabili. La consapevolezza collettiva sta crescendo, e gli abitanti chiedono non solo attenzione, ma anche interventi concreti da parte delle autorità.

È fondamentale che il Comune e le forze dell’ordine non ignorino più queste segnalazioni e si impegnino per garantire un futuro più sicuro, non solo per coloro che abitano in quella palazzina, ma per tutta la comunità di Avezzano. La speranza è che le voci della comunità, unite nella richiesta di cambiamento, possano finalmente portare a risultati tangibili e duraturi.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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