Il Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus ha lanciato un allerta in relazione ai cambiamenti climatici, rivelando che il 2024 ha fissato un nuovo primato: è l’anno più caldo mai registrato a livello globale. Questo fenomeno non solo modifica il clima globale, ma ha anche ripercussioni significative sulla salute umana, provocando un aumento delle malattie e dei rischi sanitari. I dati raccolti arrivano da esperti che operano per la Commissione Europea e pongono in evidenza un tema che continua a guadagnare attenzione a livello mondiale.
Il 2024, un anno segnato dal caldo record
Copernicus ha affermato che il 2024 ha superato per la prima volta la soglia di 1.5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Il picco di questa ondata di calore si è manifestato il 22 luglio, che ha fatto registrare una temperatura media globale di 17.16°C, un dato che ha sorpassato tutti i precedenti record. La Società Italiana di Medicina Ambientale ha evidenziato le implicazioni dirette di questo surriscaldamento, sottolineando che temperature estreme moltiplicano il rischio di malattie trasmesse da acqua, cibo, parassiti e insetti.
I risultati di Copernicus non fanno altro che confermare la tendenza osservata nel 2023 e mettono in luce una situazione sempre più preoccupante. Il noto climatologo Carlo Buontempo ha dichiarato che “dalla metà del XIX secolo, quando hanno avuto inizio le registrazioni, sono state raggiunti i massimi storici in termini di temperatura.” Il crescente accumulo di gas serra nell’atmosfera, in particolare anidride carbonica e metano, è la causa principale di questa escalation. Quest’anno le concentrazioni di CO2 hanno toccato picchi di 422 parti per milione, mentre quelle di metano hanno raggiunto 1897 parti per miliardo.
Questo quadro climatico ha portato a eventi estremi sempre più frequenti, come alluvioni, incendi e ondate di calore, con effetti devastanti per le persone e le comunità in tutto il pianeta.
Le implicazioni per la salute umana
Le evidenti conseguenze del cambiamento climatico non si limitano ad eventi meteorologici estremi; colpiscono anche la salute umana in modi preoccupanti. Sima ha avvertito che temperature più elevate favoriscono la diffusione di malattie infettive, rendendo l’ambiente più favorevole per insetti e parassiti. “Mosche e zanzare,” per esempio, “sono in grado di veicolare malattie come il virus Zika e la malaria,” portando a un potenziale aumento di infezioni in regioni dove prima non erano presenti.
Le malattie idrotrasmesse diventano sempre più insidiose, grazie alle piogge intense e alle inondazioni che degradano le infrastrutture igienico-sanitarie. Questi eventi possono portare a un aumento di malattie virali, come quelle provocate da adenovirus e norovirus, che possono diffondersi attraverso l’acqua contaminata.
Oltre a mettere in pericolo la salute fisica, il caldo estremo ha anche effetti diretti sulla salute mentale. Alessandro Miani, presidente di Sima, ha introdotto il termine “solastalgia”, per descrivere l’ansia e lo stress emotivo causati dai cambiamenti climatici e dagli eventi atmosferici estremi. Questo stato emotivo può dar origine a disturbi psicologici significativi e, in alcuni casi, portare a fenomeni gravi come il suicidio.
Un monito per il futuro
La situazione climatica attuale richiede un’attenzione immediata e misure concrete per affrontare le sfide che il riscaldamento globale porta con sé. Il direttore di Copernicus, Carlo Buontempo, ha dichiarato che “sebbene le proiezioni siano allarmanti, è ancora possibile intraprendere azioni drastiche per modificare questa traiettoria climatica.” La mobilitazione è fondamentale, non solo per limitare le conseguenze del cambiamento climatico, ma anche per proteggere la salute delle persone e la stabilità delle società.
I dati recenti presentano un quadro che non deve essere ignorato e sollecitano un rinnovato impegno da parte di governi, istituzioni e comunità per prevenire ulteriori danni al nostro pianeta. La strada da percorrere sarà impegnativa, ma una risposta coordinata è indispensabile per affrontare la crisi in modo efficace.
Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Marco Mintillo