Il bando "Digital Artist in Residence" al via nella storica Fondazione Cini di Venezia

Il bando “Digital Artist in Residence” al via nella storica Fondazione Cini di Venezia

Dal 20 gennaio 2024, la Fondazione Cini lancia il programma “Digital Artist in Residence”, offrendo a creativi l’opportunità di innovare e valorizzare il patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione.
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Il bando "Digital Artist in Residence" al via nella storica Fondazione Cini di Venezia - Gaeta.it

Dal 20 gennaio 2024, si aprirà la chiamata internazionale per il programma “Digital Artist in Residence” promosso dal Centro Digitale-ARCHiVe della Fondazione Giorgio Cini, situata sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per artisti e esperti di tecnologia, invitati a contribuire al patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione e la valorizzazione creativa.

Opportunity per creativi e innovatori

La Fondazione Cini offre a creatori e innovatori la possibilità di trascorrere un mese immersi in un ambiente ricco di storia e cultura. Gli artisti selezionati avranno accesso agli archivi digitali e alle banche dati della Fondazione, i quali racchiudono un vasto patrimonio culturale. Durante il periodo di residenza, i partecipanti potranno sviluppare progetti che puntano all’innovazione nella fruizione dei beni culturali, utilizzando sia tecnologie audiovisive che l’intelligenza artificiale. La Fondazione si impegna a valutare le proposte e a considerare eventuali produzioni di lavori che emergeranno da questo processo creativo.

Il bando si orienta verso coloro che desiderano sperimentare nuove modalità di interazione con i materiali digitali e il patrimonio esistente, dando vita a opere che non solo preservano la cultura, ma la raccontano in modi nuovi, rendendola accessibile a un pubblico più ampio. I risultati delle residenze saranno presentati in varie forme, dalle installazioni artistiche a progetti applicativi.

La prima edizione e i risultati ottenuti

Nella sua prima edizione, il programma Dair ha coinvolto artisti significativi come Hiroaki Yamane, Mersid Ramičević e Matteo Rattini. Questi creativi hanno esplorato e implementato tecniche innovative, utilizzando strumenti avanzati delle digital humanities e combinandoli con software di video-animazione. Le loro esperienze, ricche di scoperte, hanno dimostrato le potenzialità di includere la tecnologia multidisciplinare in ambito artistico, arricchendo il dialogo tra cultura e innovazione.

La Fondazione Cini ha messo in evidenza come la digitalizzazione rappresenti un passo fondamentale, ma non sufficiente. La vera sfida consiste nella valorizzazione creativa del patrimonio, che può rivelarsi cruciale per ampliare l’interesse verso le collezioni esistenti e attirare un target più diversificato di visitatori. Questo approccio si riflette nella missione del programma, che si propone di trasformare i beni digitalizzati in esperienze coinvolgenti e narrativamente ricche.

Un progetto guidato da esperti del settore

Il progetto Dair prende forma grazie al lavoro di Chiara Casarin, responsabile di ARCHiVe, e di Ennio Bianco, curatore ed esperto di arti digitali. Entrambi hanno contribuito a dare vitalità all’iniziativa, basata sull’esperienza acquisita durante i progetti biennali di culture digitali realizzati sull’isola, tra cui “La Maschera del Tempo” e “Chameleon”. Questi eventi hanno gettato le basi per un impegno più profondo nella valorizzazione e nella reinterpretazione della storia attraverso la lente della contemporaneità.

Sono stati evidenziati i benefici di creare un collegamento tra il patrimonio storico e la nuova generazione di artisti e tecnici. Il segretario generale della Fondazione, Renata Codello, ha manifestato l’importanza di questo laboratorio strategico, sottolineando come l’interazione tra cultura e nuove tecnologie possa aprire nuovi orizzonti, permettendo di guardare il patrimonio storico con una nuova prospettiva e contribuendo a una narrativa richiamante.

La Fondazione Cini si prepara così a dare avvio a una nuova fase del suo impegno artistico e culturale, creando sinergie tra antico e contemporaneo e proponendo un viaggio unico nell’arte digitale.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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