Il Bif&st di Bari commemora il naufragio del Norman Atlantic con un docufilm toccante

Il Bif&st di Bari commemora il naufragio del Norman Atlantic con un docufilm toccante

Il Bif&st di Bari commemora il naufragio del Norman Atlantic con un docufilm di Lucia Portolano, che esplora la tragedia e le questioni di sicurezza marittima attraverso testimonianze dirette.
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Il Bif&st di Bari commemora il naufragio del Norman Atlantic con un docufilm toccante - Gaeta.it

Il Bif&st-Bari International Film&TV Festival ha dedicato una serata particolare alla commemorazione del naufragio del traghetto Norman Atlantic. Durante l’evento, è stato proiettato un docufilm scritto e diretto dalla giornalista Lucia Portolano, il quale offre un racconto approfondito attraverso testimonianze dirette e materiali inediti. Questo film mira non solo a ricostruire i drammatici momenti vissuti a bordo della nave, ma anche a riflettere sulle importanti questioni legate alla sicurezza in mare. L’incidente risale al 28 dicembre 2014 e ha avuto come sfondo le acque del mare Adriatico, tra la Grecia e l’Italia.

La tragedia del Norman Atlantic: dati e dinamiche

Il naufragio del Norman Atlantic è considerato una delle più gravi tragedie marittime degli ultimi anni nel Mediterraneo. Il traghetto, partito da Igoumenitsa in Grecia e diretto ad Ancona, trasportava 519 persone. A circa 20 miglia dalla costa di Otranto, un incendio devastante scoppiò a bordo, causando panico e confusione tra i passeggeri. A seguito di questo drammatico evento, 31 vittime furono accertate, mentre 19 persone risultarono disperse, dei cui corpi non è stato mai possibile rinvenire traccia. L’incendio si sviluppò all’alba, creando una situazione di emergenza difficilmente gestibile e portando a un’elaborata operazione di soccorso che interessò diverse autorità, tra cui la guardia costiera e i vigili del fuoco.

Le cause del rogo sono state oggetto di indagini approfondite, evidenziando problematiche legate alla sicurezza delle imbarcazioni, ai controlli effettuati prima delle partenze e ai protocolli di emergenza a bordo. La tragedia ha sollevato interrogativi su come gestire le operazioni di soccorso in mare e la preparazione delle navi e dei loro equipaggi, in un contesto dove la sicurezza dei passeggeri dovrebbe essere una priorità assoluta.

Il documentario di Lucia Portolano: un richiamo alla memoria

Il docufilm di Lucia Portolano si pone l’obiettivo di far sì che la memoria di questo terribile naufragio non venga dimenticata. L’opera offre una narrazione che intreccia storie di sopravvissuti e soccorritori, permettendo agli spettatori di entrare in contatto con le esperienze umane vissute in quei giorni drammatici. La giornalista ha raccolto testimonianze dirette di chi era a bordo e di chi ha partecipato alle operazioni di soccorso, creando un mosaico emozionante che dipinge le complessità dell’emergenza e della risposta umana.

Portolano ha evidenziato come il suo lavoro non serva solamente a raccontare una storia, ma anche a rappresentare un monito riguardo alla sicurezza in mare. La difficoltà di quell’operazione di soccorso è testimoniata dalle immagini inedite e dalle interviste, che restituiscono il senso di urgenza e vulnerabilità di chi si trovava coinvolto nel naufragio. Il documentario si presenta pertanto non solo come un’analisi storica, ma anche come un richiamo a non abbassare la guardia sulle questioni di sicurezza marittima, un tema che riguarda tutti coloro che affrontano il mare Adriatico.

La presenza delle autorità: un appello alla consapevolezza

Durante la proiezione del documentario, era presente anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha condiviso il suo punto di vista sull’importanza di ricordare eventi come quello del naufragio del Norman Atlantic. Emiliano ha sottolineato come questa tragedia sia stata dimenticata da molti, nonostante il suo enorme impatto sulle vite di più di 50 persone che hanno perso la vita. Ha quindi espresso la necessità di riflettere sulle procedure di sicurezza e sull’organizzazione dei viaggi in mare, evidenziando che incidenti di questo tipo non devono passare inosservati.

Il presidente ha anche messo in luce come la città di Brindisi abbia risposto con umanità nei confronti dei naufraghi e dei bambini sbarcati dagli elicotteri militari, in un momento in cui la solidarietà e il supporto erano fondamentali. Questa risposta della comunità è stata fondamentale per dare conforto a chi si trovava in una situazione di estremo bisogno. La presenza di Emiliano al festival ha quindi rinforzato il messaggio di accoglienza e responsabilità, promuovendo al contempo la memoria di una tragedia che segnerà per sempre la storia marittima della regione.

Il Bif&st continua così il suo percorso di valorizzazione della cultura cinematografica, sottolineando l’importanza dei temi sociali e della memoria storica attraverso opere significative.

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