due persone incappucciate salgono il ponteggio al duomo di pisa e appendono una bandiera con qr code misterioso
Nel cuore della notte tra martedì e mercoledì, due individui travisati hanno compiuto un gesto insolito al cantiere del Duomo di Pisa. L’azione ha destato l’allarme delle forze dell’ordine, che conducono ora indagini per chiarire il motivo e l’origine di un graffito digitale appeso a un ponteggio utilizzato per lavori di restauro. L’episodio si lega anche a un recente film uscito nelle sale, facendo ipotizzare possibili riferimenti o imitazioni.
Tra le 1.30 e le 2.00 della notte indicata, due persone vestite con abiti scuri e cappucci hanno scalato il ponteggio sistemato accanto alla facciata della cattedrale pisana. Il ponteggio si trova allestito per interventi di restauro dell’opera, ancora aperto al pubblico e sorvegliato. Nonostante questo, i due sono riusciti a raggiungere una posizione elevata e hanno fissato una bandiera di formato medio su cui si trovava un Qr code. Quel codice, come hanno rilevato subito le autorità, rimandava a un sito internet con la scritta “I peccatori”.
Immagini e movimenti degli intrusi ripresi dalle telecamere
Le riprese delle telecamere di sorveglianza installate dall’Opera primaziale di Pisa hanno catturato l’intero svolgimento del gesto. Dalle immagini si nota l’agilità degli intrusi e il fatto che si sono mossi in modo rapido e deciso, segno che avevano pianificato l’azione. Le forze dell’ordine hanno dunque avviato un’indagine per individuare i responsabili e il significato del gesto, valutando anche eventuali implicazioni di pubblicità non autorizzata o atti vandalici.
Il legame con il film americano “i peccatori” e le ipotesi emulative
Nelle ultime settimane nelle sale cinematografiche italiane è apparso un film americano dal titolo “I peccatori ”, diretto dal regista Ryan Coogler. La coincidenza del titolo con la scritta trovata sul sito collegato al Qr code ha spinto gli inquirenti a considerare se l’azione sul ponteggio possa essere ispirata al film o a qualche iniziativa promozionale non autorizzata.
Non è escluso che l’episodio rappresenti una sorta di campagna virale o un tentativo di attirare l’attenzione verso temi trattati nella pellicola. Al momento però non risultano richieste ufficiali per eventi pubblicitari legati al Duomo o alla città di Pisa. L’indagine valuterà soprattutto la natura dell’azione e se la scelta del luogo abbia un significato simbolico.
Controlli nel duomo e analisi del qr code
Zona trattata con molta attenzione da parte degli agenti, la cattedrale ieri è stata oggetto di una verifica approfondita. Subito dopo la rimozione della bandiera da parte del personale della vigilanza dell’Opera primaziale, gli agenti hanno eseguito un controllo accurato degli ambienti interni ed esterni della chiesa. Il controllo è stato fatto senza generare allarme tra i turisti presenti in piazza dei Miracoli, con una simulazione di protezione civile.
Gli inquirenti hanno inoltre attivato una consulenza tecnica per analizzare i contenuti associati al Qr code. Scansionato nelle fasi iniziali delle indagini, il codice reindirizzava verso alcune pagine pubblicitarie ma ora risulta inattivo. L’analisi punta a chiarire se dietro ci sia stata una strategia di comunicazione o se si tratti di un semplice messaggio crittografato, senza legami immediati con attività legali o culturali della zona.
La prudenza degli investigatori e i prossimi sviluppi delle indagini
La procura mantiene un riserbo assoluto sull’inchiesta, proteggendo informazioni sensibili per non compromettere le indagini. Nessun sospettato è stato ancora indicato e nessuna rivendicazione è arrivata. Le autorità si concentrano sulla raccolta di dati e testimonianze, analizzando anche i filmati e gli elementi digitali collegati.
Si attendono i risultati della perizia informatica che potrebbe aprire nuove piste, ad esempio capire chi ha registrato il dominio del sito collegato al Qr code e quali scopi perseguiva. L’episodio ha destato attenzione non solo tra gli addetti alla sicurezza dei monumenti ma anche tra chi si occupa di vigilanza digitale e tutela dei siti culturali.