Se non credi alle favole, oggi sarai smentito. Ebbene sì, perché questo è proprio il bosco di Biancaneve e si trova nel Lazio!
Oggi non vi parliamo solo di mete turistiche, ma di veri e propri scrigni di storia, cultura e natura, dove ogni angolo racconta una storia e ogni evento è un’occasione per celebrare la bellezza della vita. I visitatori sono invitati a scoprire questo angolo di Lazio, lasciandosi affascinare dalle sue tradizioni, dalla sua arte e dalla sua straordinaria bellezza naturale.
Del resto, non deve sorprendere. Il Lazio, spesso pensato solo e soltanto per la (indiscutibile) bellezza della Capitale, Roma, offre, invece, degli scorci meravigliosi sul proprio territorio. Tanto sulla costa, quanto nell’entroterra.
Il bosco di Biancaneve esiste davvero!
Acquapendente, situata nel cuore della Tuscia, rappresenta una delle prime tappe del Lazio lungo la Via Francigena del Nord. Questo antico borgo, incastonato tra le colline viterbesi, è un vero e proprio gioiello noto per la sua storia millenaria e il suo patrimonio culturale. La frazione di Torre Alfina, in particolare, è considerata uno dei Borghi più belli d’Italia, nonché la punta più settentrionale del Lazio. Il suo nome deriva dalle numerose cascatelle che alimentano il fiume Paglia, creando un paesaggio incantevole e suggestivo.
Il Castello di Torre Alfina, che svetta sopra il borgo, è un’imponente struttura medievale caratterizzata da ampie merlature. Costruito nel XIV secolo dalla nobile famiglia Monaldeschi, il castello è avvolto da un’aura di mistero. Le leggende popolari narrano di oscure vicende che si sarebbero svolte nei suoi sotterranei, rendendo questo luogo ancora più affascinante per i visitatori. La visita al castello offre non solo un viaggio nella storia, ma anche panorami mozzafiato sulla campagna circostante.
Una delle attrazioni principali di Acquapendente è la Cattedrale del Santo Sepolcro, che custodisce una preziosa reliquia: una pietra macchiata di sangue, ritenuta proveniente dalla Terra Santa. Secondo la tradizione, i crociati avrebbero riportato questa pietra al ritorno dalle loro spedizioni. La cripta, risalente al X-XI secolo, è considerata una delle più antiche d’Italia e presenta un gioco di arcate tra le 24 colonne che la rendono unica. Qui, la fede si mescola con la bellezza architettonica, creando un luogo di grande suggestione spirituale.
A pochi passi dal castello di Torre Alfina si trova il Monumento Naturale Bosco del Sasseto, un luogo incantevole che ricorda le favole di Biancaneve. Questo bosco è caratterizzato da alberi secolari, massi ricoperti di muschio e sentieri che si snodano tra una vegetazione lussureggiante. Qui si possono ammirare le merlature del castello Monaldeschi e scoprire la cascata del Fosso Subissone, creando un’atmosfera di incanto e meraviglia. Il Bosco del Sasseto è un luogo ideale per passeggiate immersi nella natura, dove il silenzio è rotto solo dal canto degli uccelli.