il buco di bilancio e le sue conseguenze

il buco di bilancio e le sue conseguenze

La sanità abruzzese è in crisi: il governo regionale blocca le assunzioni nelle ASL e aumenta le tasse, mentre 120.000 cittadini rinunciano alle cure a causa di un disavanzo di 180 milioni.
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La sanità abruzzese è in crisi, con un disavanzo di 180 milioni di euro e il governo regionale di centrodestra che ha bloccato le assunzioni nelle ASL. Questa decisione, criticata dal deputato Luciano D'Alfonso, rischia di compromettere ulteriormente i servizi sanitari, già in difficoltà, e ha portato a un aumento delle tasse per i cittadini. Le misure adottate non sembrano risolvere le problematic - Gaeta.it

La situazione della sanità abruzzese continua a destare preoccupazione. Il governo regionale, guidato dalla maggioranza di centrodestra, ha deciso di fermare le procedure di assunzione di personale amministrativo nelle ASL. Questo provvedimento si colloca nel contesto di un bilancio sanitario ad alto rischio: al 31 dicembre scorso, il disavanzo ha raggiunto la cifra di 180 milioni di euro. La decisione di bloccare le assunzioni è stata recentemente criticata dal deputato del Partito Democratico, Luciano D’Alfonso, che ha sottolineato come questa strategia possa portare a un’ulteriore debilitazione delle strutture sanitarie già sotto pressione.

Il buco di 180 milioni di euro nel bilancio sanitario abruzzese ha evidenziato una gestione finanziaria rischiosa e problematiche di lungo corso. Le conseguenze di questa crisi economica non si limitano solo al blocco delle assunzioni. Infatti, la giunta regionale ha introdotto un aumento delle addizionali Irpef, il che significa un ulteriore carico fiscale per i cittadini abruzzesi. Durante una seduta consiliare tenutasi in forma riservata, è emersa la decisione di contenere il deficit attraverso misure drastiche, che hanno suscitato un forte dibattito all’interno dell’assemblea.

Il Tavolo di monitoraggio ministeriale, che ha esaminato la situazione al 11 aprile, ha evidenziato il rinvio della valutazione della contabilità regionale. Questo scenario ha lasciato intravedere una possibile bocciatura, che complica ulteriormente le cose. Questioni di fiducia nei confronti della maggioranza di centrodestra, anche da parte di un governo considerato amico, rappresentano un segnale inquietante per il futuro.

le criticità del sistema sanitario abruzzese

Luciano D’Alfonso ha espresso preoccupazioni importanti riguardo alla salute pubblica in Abruzzo, sottolineando come le misure attuate stiano avendo risonanze devastanti. La decisione di congelare nuove assunzioni e consulenze esterne viene considerata un passo estremo, capace di compromettere la funzionalità delle ASL. Attualmente, in Abruzzo, si registrano ben 120mila persone costrette a rinunciare alle cure. Questo fattore è accentuato dall’alta mobilità passiva, che sottrae annualmente 104 milioni di euro al sistema sanitario regionale.

I Livelli Essenziali di Assistenza, vale a dire i servizi minimi garantiti a ogni cittadino, sono in una condizione così problematica da posizionare l’Abruzzo al 18° posto su 20 regioni in Italia. Le problematiche legate alla prevenzione e alla sanità territoriale, che sono tra i punti più critici, pongono all’attenzione la necessità di un cambio di rotta, soprattutto per garantire assistenza ai cittadini.

critiche al governo regionale e futuro incerto

Il deputato del Pd ha messo in luce le scelte del centrodestra, evidenziando come queste stiano impattando direttamente sui cittadini attraverso un aumento delle tasse e indirettamente attraverso il blocco organizzativo delle ASL. D’Alfonso ha criticato la mancanza di azioni concrete per risolvere i problemi, come la rimozione di manager inefficaci o la riduzione degli sprechi, a favore di una riorganizzazione dei servizi sanitari. Secondo lui, il sistema attuale sta intrappolando l’economia abruzzese in una spirale negativa dove la salute dei cittadini e le risorse economiche sono sempre più a rischio.

La situazione della sanità in Abruzzo evidenzia la necessità di un monitoraggio attento delle politiche attuate e delle loro conseguenze sul benessere dei cittadini. Le strategie imposte fino ad ora non sembrano in grado di risolvere criticità storiche. La sfida è ora quella di riportare l’equilibrio nelle finanze sanitarie e garantire un’assistenza efficiente a tutti gli abruzzesi.

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