L’Hospitality Day 2024 si è svolto nell’incantevole cornice di Rimini, dove il Café del Design ha condiviso la scena con altre otto arene tematiche. Questo evento rappresenta un importante punto di incontro per i professionisti del settore alberghiero e della ristorazione, con oltre 5.000 partecipanti, tra cui esperti del settore, relatori e aziende partner. Si è trattato di un’occasione per esplorare tendenze emergenti, condividere conoscenze e approfondire le tematiche più rilevanti per l’ospitalità moderna.
Esperti e relatori di alto profilo
Tra gli illustri relatori che hanno preso parte all’evento si distingue Silvia Criscione, lifestyle & color consultant e board marketing director di Newh Milano. Insieme a lei, l’architetto Luca Vivanti, esperto in neuromarketing e neurodesign, e Cristian Catania, architetto e head of universal design di Lombardini22, hanno offerto una visione approfondita su come l’indirizzamento verso il design innovativo possa influenzare l’esperienza degli ospiti all’interno degli spazi ospitalieri. Questi professionisti hanno trattato argomenti riguardanti la comunicazione efficace, l’housekeeping, il food & beverage e l’importanza della tecnologia nell’ospitalità.
L’evento ha avuto un carattere multiforme, affrontando tematiche come il revenue management, l’innovazione tecnologica e l’approccio alle risorse umane, elementi fondamentali per restare competitivi nel panorama dell’ospitalità in continua evoluzione. La varietà degli argomenti trattati ha reso il giorno un’opportunità per i partecipanti di apprendere dai leader di settore e di ampliare le proprie conoscenze.
Un successo senza precedenti
Con oltre 300 aziende partner e 250 speaker presenti, l’Hospitality Day si è rivelato un grande successo. Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, ha sottolineato che il progetto ha superato ogni aspettativa, consolidando la propria posizione come appuntamento di riferimento per gli operatori del settore alberghiero italiano. Santinato ha evidenziato il valore di avere ospiti di calibro come il filosofo Umberto Galimberti, il critico gastronomico Edoardo Raspelli, il barman campione del mondo Bruno Vanzan e l’artista Paolo Cevoli, che hanno arricchito l’esperienza con le loro testimonianze.
La manifestazione ha rappresentato un’importante piattaforma di networking, offrendo spunti per innovazioni future e strategie operative, due elementi chiave per ottimizzare le esperienze degli ospiti e massimizzare il valore delle strutture alberghiere. L’entusiasmo e i feedback ricevuti dai partecipanti confermano che l’Hospitality Day è divenuto un appuntamento fondamentale per chi lavora nel settore, non solo per fare rete, ma anche per formarsi e aggiornarsi sulle ultime novità dell’ospitalità.
La visione per il futuro dell’ospitalità
Guardando al futuro, l’Hospitality Day si propone di continuare a essere un punto di riferimento per la cultura dell’ospitalità in Italia. Gli organizzatori hanno già espresso il desiderio di preparare una nuova edizione per il prossimo anno, imperniata su innovazione e collaborazione. L’obiettivo è assicurare che il settore continui a evolversi in risposta alle crescenti richieste e aspettative degli ospiti, mantenendo un focus sulla qualità del servizio e sull’originalità dell’offerta, in modo da garantire esperienze indimenticabili.
Questo evento ha sottolineato l’importanza della comunità professionale nell’affrontare le sfide del settore, attirando l’attenzione su come il design e la creatività possano trasformare le esperienze dell’ospitalità. Con tali premesse, l’Hospitality Day non è solo una manifestazione, ma un esercizio di visione proiettato verso un futuro di eccellenza nel panorama ospitaliero italiano.
Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Sofia Greco