Il caffè in Italia: una tradizione che coinvolge i sensi e sostiene l'economia

Il caffè in Italia: una tradizione che coinvolge i sensi e sostiene l’economia

Il caffè in Italia è un’esperienza sensoriale che coinvolge tutti i cinque sensi, rappresentando una tradizione culturale profonda e un’importante componente dell’economia globale.
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Il caffè in Italia: una tradizione che coinvolge i sensi e sostiene l'economia - Gaeta.it

Il caffè non è semplicemente una bevanda per gli italiani, ma rappresenta una vera e propria esperienza sensoriale. Un’indagine recente, denominata “Se italiano… si sente!”, ha rivelato come il 70% degli intervistati percepisca il rituale del caffè come un momento che coinvolge tutti i cinque sensi. Questo studio, realizzato da Astraricerche per il Consorzio Promozione Caffè, offre uno spaccato dettagliato di quanto questa tradizione sia radicata nella cultura nazionale.

I sensi coinvolti nell’esperienza del caffè

L’indagine ha messo in luce le diverse sfaccettature sensoriali che caratterizzano il consumo di caffè in Italia. Primo tra tutti, il profumo del caffè appena preparato risulta particolarmente apprezzato, con un consenso pari al 91%. Questo aroma non è solo sinonimo di freschezza, ma rappresenta anche un richiamo emotivo che evoca ricordi e momenti conviviali. Accanto a questo, i chicchi di caffè appena tostati registrano un’ottima percentuale, pari all’88%.

Il sapore, un aspetto altrettanto cruciale, è valutato con un indice dell’89%, segno che la qualità della bevanda è fondamentale per gli italiani. Ma l’esperienza non si ferma al sapore; il calore del caffè, che si percepisce anche attraverso il tatto, è notato dall’84% degli intervistati. Questa sensazione calorosa non è solo fisica, ma contribuisce all’accoglienza e alla convivialità dell’atto stesso di bere caffè.

Da non sottovalutare è l’elemento uditivo: il borbottio della moka o il rumore di una macchina da caffè professionale hanno riscosso un gradimento dell’84% e del 68% rispettivamente. Questi suoni diventano parte integrante dell’esperienza, creando una sorta di colonna sonora che accompagna il rito del caffè. Infine, la vista gioca un ruolo importante, con una percentuale dell’83% attribuita all’estetica del caffè servito, che sia in tazza oppure in cappuccino o caffè macchiato.

Il panorama economico della produzione di caffè

Non solo un’esperienza sensoriale, il caffè rappresenta anche un importante aspetto economico per il Paese. Dati forniti dall’International Coffee Organization e presentati durante una tappa del progetto “Viaggio nella filiera italiana del caffè” a Trieste, indicano che la produzione globale di caffè nel 2023 è stata di 168.008.000 sacchi, in leggero aumento rispetto ai 168.000.000 del 2022, ma inferiore ai 170.800.000 del 2021. Questa stabilità nella produzione mette in evidenza l’importanza del caffè nel panorama agricolo mondiale.

L’Italia si piazza al primo posto tra i Paesi importatori di caffè verde, un primato supportato dai dati del Comitato Italiano Caffè. Nel 2023, il Paese ha importato dal Brasile ben 198.367.747 kg di caffè verde, seguendo una classifica che comprende anche il Vietnam con 149.395.763 kg e l’Uganda con 98.199.300 kg. Altri Paesi dall’importanza crescente includono l’India, con 49.858.478 kg, e la Tanzania, con 22.782.888 kg, mentre l’Indonesia registra 19.972.750 kg.

Questo quadro economico mostra come il caffè non sia solo una tradizione culturale radicata nella vita quotidiana degli italiani, ma anche un tassello fondamentale per l’economia globale, con l’Italia che gioca un ruolo chiave nel mercato del caffè.

Ultimo aggiornamento il 7 Novembre 2024 da Sara Gatti

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