Il Cammino del Gran Sasso ha attirato l’attenzione al prestigioso evento “Fa’ la cosa giusta” che si sta svolgendo presso la Fiera di Rho a Milano. Questa fiera, dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili, ha rappresentato una vetrina importante non solo per i protagonisti del cammino, ma anche per un pubblico sempre più interessato a pratiche di turismo responsabile. Durante l’evento, i promotori del Cammino hanno ricevuto un riconoscimento per il successo dell’itinerario, che continua a guadagnare visitatori e notorietà.
Crescita delle visite e posizionamento
Il Cammino del Gran Sasso ha registrato un notevole incremento di visitatori, toccando quota 44mila nel solo ultimo anno, con un aumento del 58% rispetto all’annata precedente. Grazie a questi risultati, il Cammino si è posizionato al quinto posto nella classifica annuale del portale “Cammini d’Italia”, che monitora gli andamenti e le attività di tutta la comunità di escursionisti e appassionati. Questo riscontro evidenzia l’interesse crescente verso l’itinerario, che si snoda per circa 60 chilometri attraverso paesaggi spettacolari e borghi storici, toccando cinque comuni del Gran Sasso aquilano.
I promotori del cammino attribuiscono questo aumento di interesse a una strategia di promozione efficace, che ha coinvolto attivamente operatori turistici locali. L’attenzione nella cura della segnaletica, la qualità dei servizi di accoglienza e il rispetto per l’ambiente hanno reso il Cammino del Gran Sasso un punto di riferimento per chi ama il trekking e il turismo lento. La qualità dell’esperienza proposta richiama non solo gli appassionati, ma anche i neofiti, creando così una comunità sempre più numerosa e attenta alle bellezze naturali del territorio.
Un progetto collaborativo tra comuni e operatori
Alla base del successo del Cammino del Gran Sasso c’è un progetto di cooperazione tra diversi enti locali e operatori turistici. Sin dall’inizio, un gruppo di visionari è riuscito a riunire i rappresentanti di cinque comuni: Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte e, successivamente, anche l’Aquila. Questa sinergia ha permesso di mettere a punto un progetto coordinato e lungimirante, volto a valorizzare il territorio e le sue peculiarità.
Il partenariato include oltre ai comuni anche dieci operatori turistici. Tra questi spiccano l’Albergo Monte Selva e l’Ostello Natour di Barisciano, il B&B La Bifora e Le Lune di Santo Stefano di Sessanio, nonché il ristorante La Taberna di Rocca Calascio, l’albergo Parco Gran Sasso e il ristorante Da Loredana di Castel del Monte. A queste realtà si aggiungono le associazioni I Viaggiatori nel Parco e Gran Sasso Guides. Il supporto di Legambiente Abruzzo e della testata online Virtù Quotidiane ha inoltre arricchito l’iniziativa, contribuendo a far conoscere il progetto e le sue numerose potenzialità.
Finanziamenti e sviluppo locale
Il Cammino del Gran Sasso beneficia di un finanziamento proveniente dal GAL Gran Sasso-Velino. Questo sostegno economico si inserisce nel contesto della Misura 19, che mira a promuovere lo sviluppo locale attraverso un approccio partecipativo nel settore del turismo sostenibile. La collaborazione tra albergatori, ristoratori e imprenditori locali ha portato all’elaborazione di un progetto integrato, in grado di valorizzare non solo il cammino stesso, ma anche l’intero territorio circostante.
Grazie a questi investimenti e all’impegno costante di tutti gli attori coinvolti, il Cammino del Gran Sasso rappresenta una realtà in forte crescita, attirando visitatori e appassionati da ogni parte d’Italia e non solo. La sinergia tra enti pubblici e privati, unita a una gestione attenta e sostenibile, costituisce un esempio virtuoso di come il turismo possa svilupparsi rispettando l’ambiente e valorizzando le tradizioni locali.