Il convegno “La Giostra cavalleresca d’Europa come strumento di pace“, tenutosi a Sulmona, ha messo in luce l’importanza della figura di Celestino V come simbolo di perdono e riconciliazione in un contesto di crescente violenza. Sottolineando come la memoria del santo possa fungere da antidoto a conflitti e guerre, il cardinale Matteo Zuppi ha esortato alla valorizzazione di questa eredità spirituale per costruire un futuro di pace e giustizia.
Il convegno a Sulmona: obiettivi e partecipanti
Un evento significativo
Il pomeriggio di dibattito è stato organizzato dalla Fondazione Carispaq nell’ambito del progetto “Le Capitali celestiniane della pace verso il Giubileo“. Questo incontro ha coinvolto esperti del settore e rappresentanti della cultura, mettendo in risalto come le tradizioni legate a Celestino V possano contribuire a un dialogo costruttivo tra le diverse comunità .
La giostra cavalleresca, storicamente connessa a celebrazioni e riti di origine medievale, rappresenta un’opportunità per riunire le persone e promuovere i valori di comunità e rispetto reciproco. Durante il convegno, i partecipanti hanno discusso di come le tradizioni storiche possano evolversi per servire come strumenti di pace, richiamando l’attenzione sulla potenza del perdono in una società pluriantagonista.
I relatori del convegno
Fra i partecipanti, il giornalista Paolo Mieli ha fornito riflessioni sul significato del perdono nella storia, mentre Massimo Sericola, direttore dei Musei Archeologici Nazionali di Chieti, ha illustrato l’importanza del patrimonio culturale per il consolidamento della pace. Altre figure chiave sono state Fabrizio Marinelli, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, e Domenico Taglieri, presidente di Fondazione Carispaq, che ha aperto i lavori. Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona, ha anch’esso evidenziato il valore di rinnovare l’impegno verso la comunità , alla luce degli insegnamenti di Celestino V.
Il messaggio del cardinale Zuppi
Riferimenti al perdono e alla riconciliazione
Collegato da remoto, il cardinale Zuppi ha affrontato il tema cruciale del perdono, evidenziando il desiderio di vedere questo aspetto della spiritualità celestiniana non solo conservato ma anche attivamente promosso. Secondo Zuppi, il perdono è un cammino fondamentale per risolvere le tensioni contemporanee e spinge le persone a trovare una via per la riconciliazione.
Nella sua dichiarazione, Zuppi si è impegnato a visitare il famoso Eremo di Celestino, promettendo di onorare la sua amicizia con Paolo Mieli. Questo gesto simboleggia non solo l’interesse personale, ma anche un forte messaggio di solidarietà verso un’iniziativa che mira a riaffermare i valori di pace e giustizia.
Verso un futuro di pace
Il cardinale ha sottolineato che mantenere viva la memoria di Celestino V è essenziale non solo per preservare la sua eredità , ma anche per affrontare le sfide moderne con uno spirito di apertura e compassione. La discussione ha messo in evidenza come l’impatto di questo santo possa estendersi ben oltre il contesto religioso, servendo da guida per istituzioni, leader e cittadini nel cercare soluzioni pacificatrici ai conflitti contemporanei.
Il convegno si è concluso con un’atmosfera di ottimismo, indicando che gli sforzi collettivi verso la valorizzazione della figura di Celestino V continueranno a ispirare un cambiamento significativo nella società . In questo modo, l’eredità di perdono e giustizia di Celestino V rimane un’importante pietra miliare nella costruzione di un futuro di pace.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 da Donatella Ercolano