Il caso della piscina di Latina: associazioni sportive chiedono regole chiare e giuste

Il caso della piscina di Latina: associazioni sportive chiedono regole chiare e giuste

Le associazioni sportive di Latina chiedono regole chiare e tariffe accessibili per l’uso della piscina comunale, denunciando favoritismi e mancanza di trasparenza nella gestione degli spazi.
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Il caso della piscina di Latina: associazioni sportive chiedono regole chiare e giuste - Gaeta.it

La situazione relativa all’utilizzo della piscina scoperta del Palazzetto dello Sport di Latina ha sollevato un acceso dibattito tra le associazioni sportive. Con una nota pubblica, le organizzazioni Antares Pallanuoto, Hyperion LT, Latina Nuoto e Latina Aquatem hanno espresso preoccupazione per l’apertura della struttura, chiedendo la definizione di regole equanimi per l’assegnazione degli spazi acquatici e tariffe accessibili. Individuando un rischio di favoritismi nei confronti del concessionario, le associazioni auspicano un dialogo costruttivo volto a tutelare tutti i tesserati e i cittadini.

La richiesta di regole certe e trasparenti

Le associazioni sportive di Latina hanno pubblicamente manifestato la necessità di un cambiamento radicale nella gestione della piscina comunale. In particolare, chiedono tariffe che non superino le medie di mercato per allenamenti, competizioni e manifestazioni. Negli ultimi anni, i costi richiesti dal concessionario sono stati ritenuti eccessivi e non giustificati, creando una discussione sulla trasparenza del processo di assegnazione degli spazi. Le società hanno sottolineato come le tariffe attuali siano ben lontane da quelle di altri impianti comunali e federali in Italia, che risultano più vantaggiosi.

In aggiunta, le associazioni hanno proposto il miglioramento dei criteri meritocratici per l’assegnazione degli spazi, richiedendo che si tenga conto dell’anzianità federale e dell’impegno sociale delle organizzazioni. Sottolineano che è fondamentale riconoscere il lavoro svolto nel corso degli anni per promuovere lo sport tra i giovani della città. Queste regole, secondo le associazioni, sono indispensabili per garantire equità e accesso a tutti gli atleti.

Critiche al concessionario e alla gestione degli spazi

Una delle questioni più controverse riguarda la gestione degli spazi da parte del concessionario. Le associazioni denunciano una mancanza di trasparenza, lamentando che gli orari di utilizzo della piscina spesso risultano poco favorevoli e fuori dalle esigenze degli atleti. Ad esempio, nei momenti in cui la piscina è vuota, è stata giustificata la sua indisponibilità per motivi di pulizia, generando diffidenze nei confronti delle dichiarazioni amministrative.

Bruno Davoli, presidente dell’Antares Nuoto e Pallanuoto, ha rimarcato il lungo periodo di attesa per una gestione ottimale degli impianti, sottolineando come la situazione si sia aggravata a causa delle limitazioni dovute alla pandemia di COVID-19. Con la piscina chiusa una buona parte dell’anno, le associazioni hanno visto i propri tesserati privati di adeguate opportunità di allenamento, creando un forte danno patrimoniale e sportivo.

Le preoccupazioni per il futuro degli sport natatori

Le associazioni lamentano una visione poco chiara e poco favorevole verso il futuro degli sport acquatici a Latina. Gli atleti di interesse nazionale rischiano di rimanere esclusi dalle strutture pubbliche a causa dei costi elevati e della scarsità di spazi disponibili. Giorgio De Angelis, presidente della Latina Aquateam, ha evidenziato come gli orari proposti per l’allenamento dei giovani non siano idonei, creando una situazione di disagio per le famiglie.

Offrendo orari scomodi, come le 7 del mattino prima di scuola o le 21 di sera, il concessionario stia creando frizioni e preoccupazioni. Di conseguenza, l’assenza di opportunità per gli sportivi più giovani potrebbe portare a una diminuzione dell’interesse per le discipline acquatiche, compromettendo così il patrimonio sportivo della città.

La mobilitazione delle associazioni e il sostegno della comunità

Le associazioni sportive di Latina si sono unite per far sentire la loro voce. Chiedono delle modifiche alla proposta di delibera che regola l’assegnazione degli spazi e la gestione della piscina. In questo senso, hanno ottenuto il supporto del Codacons, un ente che si è schierato a favore dei diritti dei consumatori. Le organizzazioni affermano che oltre 200.000 euro di costi ingiustificati siano stati inseriti nel nuovo piano economico e finanziario. Questi fondi, a loro avviso, potrebbero e dovrebbero essere utilizzati per ridurre le tariffe per l’uso della piscina.

La determinazione delle associazioni è chiara: non chiedono favori, ma la possibilità di competere in condizioni dignitose. Dal loro punto di vista, ogni persona ha il diritto di praticare sport, le istituzioni devono adoperarsi per garantire un accesso equo a tutti. Infine, si sono aperti al dialogo con il Consiglio Comunale, chiedendo che venga presa in considerazione la loro richiesta di revisione delle condizioni attuali. La mobilitazione continua, e la comunità sportiva di Latina è pronta a lottare per il diritto allo sport di tutti i cittadini.

Ultimo aggiornamento il 23 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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