il caso moby a genova: indagine su biglietti gratuiti e navi non conformi alle norme ambientali

il caso moby a genova: indagine su biglietti gratuiti e navi non conformi alle norme ambientali

L’inchiesta della procura di Genova coinvolge Achille Onorato e Moby per corruzione legata a biglietti gratis, irregolarità ambientali sulle navi e il sequestro di tre traghetti nel settore marittimo italiano.
Il Caso Moby A Genova3A Indagin Il Caso Moby A Genova3A Indagin
L’inchiesta della procura di Genova coinvolge Achille Onorato, ad di Moby, per la distribuzione di biglietti gratis a ufficiali della capitaneria e sospette violazioni ambientali sulle navi della compagnia, con sequestri e indagini su possibili corruzioni e abusi. - Gaeta.it

L’inchiesta della procura di genova coinvolge l’amministratore delegato di moby, achille onorato, indagato per la distribuzione di biglietti gratis a ufficiali della capitaneria. Parallelamente, l’indagine tocca anche la situazione delle navi della compagnia, sospettate di violare le normative ambientali internazionali. Ecco tutti i dettagli sulla vicenda che sta scuotendo il settore dei trasporti marittimi italiani.

la seconda fase dell’inchiesta: biglietti gratis e coinvolgimento di autorità pubbliche

Dalle verifiche iniziali è emersa una seconda indagine parallela che coinvolge una quarantina di persone tra magistrati, funzionari delle prefetture e appartenenti alle forze dell’ordine. Questi soggetti sarebbero stati tra i beneficiari dei biglietti gratuiti messi a disposizione da moby per i collegamenti marittimi verso sardegna e sicilia.

Le carte dell’inchiesta indicano che questi vantaggi non sarebbero stati solo regali occasionali, ma parte di un sistema collaudato che ha coinvolto anche figure istituzionali di alto livello. Gli investigatori stanno quindi approfondendo i rapporti tra le compagnie di navigazione e le autorità pubbliche per verificare eventuali scambi illeciti o favoritismi.

Il procedimento si svolge con una serie di interrogatori e accertamenti, mentre i giudici valutano le richieste di misure cautelari. L’ultima parola spetterà alla giudice silvia carpanini, che potrebbe decidere entro fine aprile sull’applicazione delle restrizioni per alcuni indagati.

Nella complessa vicenda emergono quindi più livelli di violazioni, dalla manomissione di navi fino a possibili forme di corruzione o abuso di potere, elementi che il tribunale di genova segue con stretto controllo.

le irregolarità ambientali sulle navi moby e il sequestro dei traghetti

Oltre alle questioni sui biglietti, l’indagine punta a chiarire il rispetto delle norme internazionali ambientali sulle navi di moby. Secondo le accuse, diversi componenti meccanici fondamentali, come i motori principali e i generatori diesel, sarebbero stati modificati o sostituiti con ricambi non originali. Questi interventi comprometterebbero la conformità tecnica richiesta per le emissioni e la sicurezza degli impianti.

Gli inquirenti hanno rilevato che per mascherare queste irregolarità sarebbero state falsificate le certificazioni nei registri ufficiali. Alcuni documenti riporterebbero firme o timbri contraffatti, violando le norme sulle autorizzazioni imposte dalle autorità competenti.

Per tutelare le indagini, la procura ha disposto il sequestro di tre traghetti del valore complessivo di oltre 64 milioni di euro. Questi mezzi sono stati bloccati a scopo precauzionale, mentre gli accertamenti tecnici continuano per verificare l’entità e le modalità delle irregolarità.

l’interrogatorio di achille onorato e il contesto dell’indagine

Il 29 aprile 2025, achille onorato, amministratore delegato di moby e figlio dell’armatore vincenzo onorato, si è presentato in procura a genova per essere interrogato dal pm walter cotugno. L’accusa nei suoi confronti è quella di corruzione, legata alla presunta concessione di biglietti gratuiti per i traghetti a ufficiali della capitaneria di porto. Onorato si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, assistito dall’avvocato pasquale pantano.

Questa fase dell’inchiesta è solo una parte di una più ampia attività investigativa che riguarda anche altre figure del settore marittimo e delle pubbliche amministrazioni. Per lui non è stata richiesta nessuna misura cautelare, mentre per altri indagati la procura ha chiesto l’applicazione di arresti domiciliari e interdizioni.

Gli interrogatori preventivi sono iniziati nelle scorse settimane e proseguiranno fino al 30 aprile sotto la guida della giudice silvia carpanini. Per ora, alcuni indagati hanno sostenuto che la consegna di biglietti gratuiti rappresentava una pratica diffusa e accettata tra le compagnie di navigazione, definita come “un semplice omaggio privo di finalità corruttive.”

Change privacy settings
×