Il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale ha dato il via libera all’assunzione di cento nuovi lavoratori portuali per la Compagnia Unica Lavoratori del Mare nel biennio 2025-2026. L’obiettivo è rinnovare il personale e garantire un ricambio generazionale all’interno della Compagnia, che negli ultimi anni ha visto un aumento dell’età media dei soci. Nello stesso incontro è stato approvato il bilancio 2024 dell’Adsp, un documento che mette a fuoco le entrate, le uscite e i piani d’investimento per i prossimi anni, registrando un avanzo di amministrazione significativo. È stata invece posticipata al 30 aprile l’approvazione del Piano organico porto, documento chiave per organizzare i piani occupazionali fino al 2026.
L’approvazione delle cento assunzioni: una risposta al turnover del personale portuale
La decisione di assumere cento nuovi soci speciali per la Culmv si inserisce nella necessità di sostituire i lavoratori che lasciano il settore, sia per pensionamenti che per altri motivi. La Compagnia Unica, che gestisce gran parte dell’attività portuale a Genova, Savona e Vado Ligure, convive con un’età media dei lavoratori ormai elevata. Questo rende indispensabile un intervento tempestivo per assicurare la continuità delle operazioni. Enrico Poggi, segretario generale della Filt Cgil Genova, ha sottolineato fin da subito come la situazione fosse diventata difficile da gestire senza un ricambio adeguato. Il via libera del comitato rappresenta, secondo lui, un risultato importante da attendere ora anche l’ok del Ministero che dovrà ratificare le assunzioni.
Il processo di assunzione che ora potrà partire è atteso da tempo dai sindacati, che in questi anni hanno sostenuto la necessità di rinnovare il personale per evitare problemi operativi ai terminal. Questi nuovi ingressi permetteranno anche una maggiore stabilità nelle attività di carico, scarico e movimentazione merci. Il ruolo dei soci speciali non è solo operativo ma riguarda anche aspetti di sicurezza e coordinamento. Per questo il pacchetto di cento assunzioni richiede un’attenta selezione e formazione dei lavoratori, per inserirli in un sistema portuale complesso e in continua attività.
I numeri del bilancio 2024 dell’autorità di sistema portuale
Il bilancio 2024 approvato dal comitato di gestione registra un avanzo di amministrazione complessivo superiore a 213 milioni di euro. Di questa cifra, circa 117,4 milioni risultano vincolati a investimenti specifici, soprattutto nelle infrastrutture portuali e nei servizi. Le entrate totali si attestano a 174 milioni di euro, ripartite tra 125 milioni di entrate correnti e 49 milioni provenienti da conti capitale destinati agli investimenti.
Le uscite del bilancio sono state di 79 milioni per spese correnti e 123 milioni per spese in conto capitale. Nelle spese correnti si include la copertura delle attività quotidiane, tra cui i servizi di pubblica utilità per oltre 15 milioni, comprendenti interventi di sicurezza, pulizia e bonifiche. Queste operazioni hanno un ruolo fondamentale per garantire il funzionamento e la sicurezza del porto, aspetti vitali in un contesto dove la movimentazione di merci e persone non conosce pause.
Il grado di realizzazione delle spese correnti è stato ridotto al 87%, mentre per quanto riguarda quelle in conto capitale, il tasso di attuazione ha superato l’80%. Questo indica come gran parte degli investimenti previsti vengano effettivamente realizzati, mantenendo una linea di azione coerente con gli obiettivi strategici dichiarati dall’Adsp.
I contributi alle compagnie portuali e la proroga per la gestione rifiuti
Nell’ambito del bilancio 2024, una voce importante riguarda i contributi stanziati per le compagnie portuali. Questi fondi, che nel complesso ammontano a 5,465 milioni di euro, sono destinati a sostenere programmi di ricollocamento, formazione professionale e prepensionamenti. Questi strumenti servono a favorire la trasformazione dell’organico e a gestire in maniera ordinata le uscite dal lavoro, preparando il terreno per le nuove assunzioni.
I sindacati hanno inoltre accolto con favore la proroga concessa a Geam per la gestione del ciclo dei rifiuti all’interno del porto. Questa continuità garantisce una corretta raccolta e smaltimento dei materiali di scarto prodotti dalle attività portuali, contribuendo a mantenere l’area più pulita e funzionante. Il servizio dei rifiuti rappresenta uno degli aspetti meno visibili ma essenziali per la vita quotidiana del porto, dove ogni interruzione può creare disagi concreti.
La gestione di queste risorse e l’attenzione alle esigenze degli operatori portuali sono aspetti che, assieme al bilancio positivo e al piano di assunzioni, segnalano un andamento operativo stabile per l’Adsp del Mar Ligure Occidentale.
Rinvio del piano organico porto: impatto sui piani occupazionali
Durante la riunione del comitato è stato deciso di spostare al 30 aprile l’approvazione del Piano organico porto. Questo documento ha un ruolo cruciale perché determina le strategie di organizzazione del lavoro e i piani occupazionali relativi ai terminal e alle compagnie portuali fino al 2026. Il rinvio non blocca le attività ma rallenta la definizione precisa di alcuni programmi, in particolare quelli legati alle risorse umane.
Il piano definisce quanti lavoratori saranno necessari, su quali ruoli verranno impiegati e come si distribuiranno i carichi di lavoro tra i vari operatori del porto. Questo influirà quindi anche sui futuri investimenti in formazione o sulle modifiche degli assetti organizzativi. Una decisione come questa richiede tempo per valutare le esigenze di tutte le parti coinvolte, tra cui società di gestione, aziende di movimentazione merci e sindacati.
Il contesto portuale rimane complesso, con molte variabili in gioco legate alle condizioni di mercato, all’evoluzione della logistica e alle modalità di trasporto. Avere una strategia aggiornata e condivisa è fondamentale per mantenere un equilibrio tra attività tecniche, risorse umane e sviluppo infrastrutturale. La fase di sospensione pone quindi l’attenzione su questo equilibrio, in attesa di una definizione che chiarisca gli assetti per i prossimi anni.