Il comitato economico sociale europeo in visita alla fondazione banco napoli per l'agenda territoriale 2030

Il comitato economico sociale europeo in visita alla fondazione banco napoli per l’agenda territoriale 2030

Domani, 3 ottobre, la Fondazione Banco Napoli ospiterà un’audizione del Comitato Economico Sociale Europeo per discutere l’attuazione dell’Agenda Territoriale 2030 e promuovere la coesione nelle regioni meridionali.
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Il comitato economico sociale europeo in visita alla fondazione banco napoli per l'agenda territoriale 2030 - Gaeta.it

Domani, 3 ottobre, la Fondazione Banco Napoli si prepara ad ospitare un’importante audizione organizzata dal Comitato Economico Sociale Europeo , intitolata “Sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030“. Questo evento segna un momento cruciale di dialogo e collaborazione, teso a discutere la revisione dell’Agenda Territoriale 2030 e a favorire un approccio più integrato e civico alle politiche di coesione in Europa. La scelta di Napoli come sede dell’audizione sottolinea l’importanza del coinvolgimento delle regioni meridionali nel rafforzamento delle politiche di coesione territoriale.

La storicità dell’evento per la fondazione banco napoli

Il presidente della Fondazione Banco Napoli, Orazio Abbamonte, ha esaltato l’importanza di questo evento, definendolo una “prestigiosa opportunità“. Si tratta infatti della prima volta in cui un’audizione di tale rilevanza si svolge al di fuori della tradizionale sede istituzionale europea. Questo momento di ascolto rappresenta un riconoscimento significativo per la Fondazione, che avrà l’onore di accogliere rappresentanti e esperti provenienti da tutta l’Unione Europea. L’obiettivo è instaurare un dialogo costruttivo e diretto con tutti gli attori coinvolti nel processo di attuazione dell’Agenda territoriale 2030.

L’Agenda Territoriale 2030 è un documento fondamentale per gli Stati membri dell’Unione Europea, sviluppato attraverso la cooperazione tra vari partner, istituzioni, organizzazioni e gruppi di interesse. Qualificata come un’iniziativa intergovernativa, essa ha come finalità principale la promozione della coesione territoriale, un principio cardine sancito dall’articolo 3 del trattato sull’Unione Europea. La coesione territoriale è vista come essenziale per garantire il benessere e la prosperità di tutti i territori europei e dei loro abitanti.

Obiettivi e attori coinvolti nell’audizione

L’audizione dal titolo “Sfide e opportunità per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030” si propone di raccogliere le testimonianze e i punti di vista di tutti gli attori regionali e locali nonché della società civile, in particolare delle regioni meridionali. La partecipazione attiva di questi attori è fondamentale per costruire una governance partecipativa e inclusiva, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze specifiche dei vari territori.

L’incontro prevede la presenza non solo di rappresentanti locali e regionali del Mezzogiorno, ma anche di altre istituzioni europee, think tank e portatori d’interessi provenienti da altre aree dell’Unione. L’idea alla base di questa audizione è quella di favorire un intenso scambio di opinioni ed esperienze, contribuendo così a rendere l’Agenda 2030 una realtà più tangibile e condivisa da tutti i cittadini dell’UE. La raccolta di idee e proposte dai diversi partecipanti sarà cruciale per migliorare la qualità della vita in tutti i territori europei e promuovere l’inclusione sociale.

L’importanza della governance partecipativa

Il rafforzamento del coinvolgimento dei representanti della società civile è considerato un elemento chiave per l’attuazione dell’Agenda territoriale 2030. Un approccio che tenda a collaborare più attivamente con le comunità locali serve non solo a garantire che le diverse prospettive siano considerate, ma anche a migliorare l’efficacia delle politiche implementate. In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti sociali ed economici, è evidente che le decisioni politiche debbano essere informate direttamente dalle necessità e dalle realtà del territorio.

La governance partecipativa è quindi vista come un modo per creare spazi di dialogo e collaborazione, dove tutti gli attori – istituzionali e non – possano esprimere le proprie esigenze e contribuire al processo decisionale. L’approccio di ascoltare le comunità locali e di integrare le loro opinioni nel processo politico è essenziale per costruire un’Europa più coesa ed equa, capace di affrontare le sfide contemporanee senza lasciare indietro nessuno.

La giornata di audizione rappresenta quindi non solo un evento di ascolto, ma un’opportunità fondamentale per rafforzare i legami tra i cittadini e le istituzioni, avviando un dialogo che possa tradursi in azioni concrete per il futuro delle politiche territoriali europee.

Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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