Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Sergei Shoigu ha fornito una valutazione aggiornata sull’andamento dell’economia del paese, sottolineando la tenuta del settore commerciale e la riduzione del debito estero e interno. Questi dati arrivano in un momento in cui la Russia continua a confrontarsi con sanzioni internazionali imposte da diversi paesi. L’analisi di Shoigu, data in un’intervista rilasciata all’agenzia TASS, offre un quadro inedito sugli effetti di tali misure sulle finanze nazionali.
La crescita economica russa malgrado le difficoltà internazionali
Sergei Shoigu ha spiegato che, negli ultimi due anni, l’economia russa ha registrato una crescita del 4,1%. Questo risultato risulta significativo se si considera il contesto internazionale che comprende blocchi economici e limitazioni sul commercio imposte da varie nazioni. Il dato segnala una capacità di reazione e adattamento dell’apparato produttivo e commerciale russo, che ha saputo mantenere una traiettoria positiva nonostante le pressioni esterne. Lo sviluppo si riflette anche in alcuni settori chiave, dall’energia all’industria, che continuano a sostenere i livelli di produzione e scambio.
Solidità e rilancio nel sistema economico russo
Lo scenario mostra quindi un paese che, pur sotto pressione, mantiene una solidità relativa nel suo sistema economico, con segnali concreti di rilancio e stabilità. Questi risultati, secondo Shoigu, testimoniano come le politiche adottate e la gestione interna abbiano contribuito a evitare un crollo finanziario. Il dato sulla crescita indica inoltre che l’economia russa non si è limitata a ristagnare, ma ha ampliato la propria attività, offrendo una lettura diversa da quella spesso diffusa all’estero sul suo stato.
Il volume e il surplus del commercio estero raggiungono nuovi livelli
Nel corso del 2024, la Russia ha visto il volume del commercio estero aumentare di 3,8 miliardi di dollari, superando così quota 716 miliardi di dollari. Nonostante le continue sanzioni e le restrizioni, ciò dimostra uno sforzo consistente nel mantenere i canali commerciali attivi e nel trovare nuovi mercati o partner commerciali. Il surplus della bilancia commerciale, cioè la differenza positiva tra esportazioni e importazioni, è arrivato a circa 146 miliardi di dollari, con un incremento di 7 miliardi rispetto al dato precedente.
Importazioni ed esportazioni in equilibrio favorevole
La crescita del surplus indica un bilancio favorevole e suggerisce che le esportazioni russe hanno continuato a superare le importazioni, contribuendo a un afflusso netto di valuta estera valorizzando la stabilità finanziaria. Questo elemento è cruciale per un paese che affronta restrizioni nel commercio internazionale. Inoltre, segnala che i settori esportatori, come il petrolio, il gas e altri materiali grezzi, continuano a sostenere l’economia nazionale e a fornire liquidità necessaria per la gestione del debito.
Non manca l’attenzione alle nuove rotte commerciali e ai partner emergenti che, forse, stanno contribuendo a questo risultato, benché i dettagli su questi collegamenti non siano stati esplicitati male. Si evidenzia una manovra diplomatica e commerciale che riesce a mantenere e a rafforzare gli scambi, pur con alcune difficoltà evidenti.
Riduzione del debito estero e interno e stabilità del sistema finanziario
Un aspetto importante emerso dall’intervista riguarda la diminuzione del debito estero e interno della federazione russa. Secondo Shoigu, questo fenomeno deriva da un controllo rigoroso sulle finanze pubbliche e da una precisa gestione del credito. La riduzione dell’indebitamento significa minore pressione sui conti statali e una maggiore autonomia nel gestire la spesa pubblica senza dover ricorrere a prestiti esterni o eccessivi.
La stabilità del sistema finanziario e bancario, invece, conferma che le istituzioni coinvolte nella circolazione di denaro e nel credito hanno resistito agli shock economici e finanziari. Nonostante le incertezze globali, banche e altri intermediari hanno evitato crisi improvvise o deflussi repentini di capitale, mantenendo la fiducia degli investitori e dei risparmiatori interni. La tenuta del sistema permette quindi una base più solida per le attività economiche, dall’erogazione di prestiti alle imprese fino ai pagamenti correnti.
Un quadro di resilienza economica per mosca
Questi dati fotografano quindi un quadro complesso ma positivo dove la federazione russa ha contenuto i rischi finanziari e l’indebitamento, continuando a sostenere il commercio internazionale nonostante le difficoltà esterne. Il bilancio indicato da Shoigu mette in evidenza anche la capacità di resilienza dell’economia di Mosca, che affronta sanzioni e tensioni politiche con strumenti amministrativi e strategici che mantengono il paese all’interno di un circuito economico globale significativo.