Il Comune di Cisterna rivendica la gestione del Bosco del Filetto contro la Regione Lazio

Il Comune di Cisterna rivendica la gestione del Bosco del Filetto contro la Regione Lazio

Il Comune di Cisterna rivendica la gestione del Bosco del Filetto, contestando la proposta della Regione Lazio di affidarla all’Ente Parco dei Castelli Romani, sollevando preoccupazioni sulla tutela ambientale.
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Il Comune di Cisterna rivendica la gestione del Bosco del Filetto contro la Regione Lazio - Gaeta.it

Il Bosco del Filetto, sito di grande valore naturalistico e simbolo della comunità di Cisterna, è al centro di un acceso dibattito tra il Comune e la Regione Lazio. Recentemente, l’Amministrazione comunale ha espresso la sua volontà di gestire direttamente quest’area verde, contestando la proposta della Regione che prevede l’affidamento della gestione all’Ente Parco dei Castelli Romani. Questa situazione solleva interrogativi sulla tutela delle risorse ambientali e sul coinvolgimento delle realtà locali nella governance dei beni comuni.

La posizione del Comune di Cisterna

La giunta comunale di Cisterna ha chiarito la sua intenzione di mantenere la gestione del Bosco del Filetto, un’area acquisita dalla comunità nel luglio del 1994 con l’obiettivo di trasformarla in un parco pubblico accessibile a tutti. Il sindaco Valentino Mantini e la consigliera comunale Mascia Cicchitti hanno sottolineato che nel novembre del 2023 è stata deliberata la candidatura del Bosco a Monumento naturale. Questa scelta evidenzia l’importanza della valorizzazione e della salvaguardia dell’ecosistema locale. Il 22 marzo 2024, il Dirigente del Settore 3 ha avviato le procedure necessarie per ottenere questo riconoscimento. Questi passaggi sono fondamentali per garantire protezione e valorizzazione agli spazi verdi di Cisterna, coinvolgendo la comunità nella loro fruizione e cura.

Il contrasto con la proposta della Regione Lazio

Tuttavia, la proposta del Presidente Rocca, sostenuta dall’Assessore Righini, vorrebbe trasferire la gestione dell’area a un ente esterno, così ignorando il legame diretto che il Comune ha con il Bosco del Filetto. Questa decisione solleva preoccupazioni tra i membri della giunta, che ritengono che il Comune sia dotato di risorse e competenze adeguate per gestire efficacemente questa area. La struttura amministrativa di Cisterna comprende professionisti come architetti, ingegneri e agronomi, in grado di garantire una gestione responsabile e attenta ai valori ambientali e paesaggistici.

Collaborazione con la Fondazione Roffredo Caetani

Per la gestione del Bosco, l’Amministrazione comunale intende avvalersi della consulenza della Fondazione Roffredo Caetani, già esperta nella cura di spazi naturali, come dimostrato dal suo lavoro con il Giardino di Ninfa. Questo protocollo d’intesa rappresenta una sinergia tra enti locali e fondazioni specializzate, mirata a promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale. La collaborazione con esperti del settore è cruciale per affrontare le sfide legate alla salvaguardia della biodiversità e alla cura degli habitat, in un momento in cui le risorse naturali richiedono una gestione sempre più attenta e oculata.

Appello ai consiglieri comunali

Infine, il sindaco Mantini ha lanciato un appello a due consiglieri comunali pontini, membri della commissione consiliare competente, affinché sostengano la posizione di Cisterna. Vittorio Sambucci, rappresentante di Cisterna, e Salvatore La Penna sono chiamati a dare il loro parere su questa questione, di fondamentale importanza per la comunità locale. Il coinvolgimento dei rappresentanti del territorio è essenziale per assicurare una governance partecipativa e in linea con le esigenze dei cittadini.

La questione della gestione del Bosco del Filetto non è solo un tema di amministrazione locale, ma un’importante occasione per riflettere sul ruolo delle istituzioni nella preservazione del patrimonio naturale e sulla partecipazione attiva dei cittadini nella salvaguardia delle risorse ambientali.

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