Milano, Italia – Il Comune di Milano ha introdotto nel 2021 il divieto di fumare in alcune aree pubbliche della città, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e il rispetto per l’ambiente. Tuttavia, l’efficacia delle regole sembra essere compromessa dalla mancanza di controlli adeguati da parte delle autorità competenti.
Multe limitate nell’applicazione del divieto
Nel corso di tre anni, dal 2021 al 2023, il Comune ha emesso solamente quattordici multe a individui che violavano l’articolo 9 del Regolamento per la qualità dell’aria. Questo provvedimento vieta il consumo di sigarette in luoghi come parchi pubblici, fermate dei mezzi pubblici, impianti sportivi e aree cani, con alcune eccezioni.
Dati sulle sanzioni
Nei dettagli, le multe sono state distribuite in modo limitato: sette persone sono state sanzionate nel primo anno di vigenza della normativa, principalmente presso le fermate dei mezzi pubblici e dei taxi. Nel secondo anno, le sanzioni sono scese a sei, concentrate sempre nelle stesse aree. Infine, nel 2023, è stata elevata una sola multa in un impianto sportivo per violazione del divieto di fumo.
Le critiche del consigliere comunale De Chirico
Il consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha commentato ironicamente il numero esiguo di multe emesse, sottolineando che le regole senza controlli efficaci sono prive di significato. De Chirico ha evidenziato come il fumo sia una delle cause principali di patologie polmonari, seppur contribuendo solo marginalmente all’inquinamento ambientale. La mancanza di sorveglianza sul rispetto del divieto solleva dubbi sull’effettiva volontà di contrastare questa problematica.
Il dibattito sul divieto di fumare in luoghi pubblici a Milano rimane aperto, con la necessità di adottare strategie più efficaci per garantire il rispetto delle regole stabilite. L’equilibrio tra normative restrittive e controlli adeguati si conferma cruciale per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente cittadino. Soltanto una combinazione di regolamenti chiari e monitoraggio costante potrà garantire risultati concreti nel contrasto al fumo in luoghi pubblici.
Approfondimenti
- – Comune di Milano: si tratta dell’organo amministrativo della città di Milano. Ha introdotto nel 2021 il divieto di fumare in alcune aree pubbliche con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e il rispetto per l’ambiente. L’efficacia delle regole introdotte sembra essere compromessa dalla mancanza di controlli adeguati da parte delle autorità competenti.
– Alessandro De Chirico: è un consigliere comunale appartenente a Forza Italia. Ha criticato ironicamente il numero esiguo di multe emesse per violazione del divieto di fumare, sottolineando l’importanza di controlli efficaci per garantire il rispetto delle normative. De Chirico ha evidenziato il legame tra il fumo e le patologie polmonari, mettendo in discussione l’effettiva volontà di contrastare questa problematica.
– Forza Italia: è un partito politico italiano di orientamento centrista. È stato fondato nel 1994 da Silvio Berlusconi ed è considerato un partito di centrodestra. Alessandro De Chirico è un consigliere comunale appartenente a questa formazione politica.
Il testo evidenzia quindi la questione del divieto di fumo in luoghi pubblici a Milano, il ruolo del Comune nell’emanare tali divieti, la critica avanzata da Alessandro De Chirico riguardo alla mancanza di controlli efficaci e la necessità di adottare strategie più incisive per far rispettare le normative ambientali e salvaguardare la salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 28 Giugno 2024 da Armando Proietti