Nel cuore della provincia di Latina, la città di Terracina si schiera al fianco dei propri istituti scolastici contro una decisione che potrebbe cambiare radicalmente la rete educativa del territorio. Dopo il pronunciamento del Tar di Viterbo che ha sospeso temporaneamente la delibera regionale sul dimensionamento scolastico, anche il Comune di Terracina ha deciso di prendere una posizione forte, promuovendo un ricorso per fermare l’accorpamento degli istituti superiori Filosi e Bianchini e l’unione tra l’istituto comprensivo Don Milani e il Vito Fabiano di Borgo Sabotino.
Terracina si schiera contro l’accorpamento scolastico
L’amministrazione comunale di Terracina non ha esitato a sostenere la protesta dei dirigenti scolastici e delle comunità educative locali. Il sindaco e l’avvocatura comunale hanno dato il via a una battaglia legale per annullare le disposizioni previste dalla Regione Lazio, che rischiano di compromettere l’offerta formativa e la funzionalità degli istituti. La delibera regionale, che prevede un consistente accorpamento scolastico, ha suscitato grande preoccupazione tra i docenti, i genitori e gli studenti, che temono che la qualità dell’istruzione possa diminuire drasticamente. Nel mese di novembre 2024, la Giunta comunale di Terracina aveva già richiesto il mantenimento della rete scolastica così com’è, senza ridurre il numero degli istituti. Ora, con l’azione legale, l’amministrazione spera di ottenere dal Tar lo stesso risultato ottenuto dal comune di Viterbo, che ha visto sospendere la stessa delibera regionale.
La preoccupazione dell’istituto Don Milani
Una delle realtà più colpite dal possibile accorpamento è l’istituto comprensivo Don Milani, dove il clima di incertezza è palpabile. Docenti, genitori e la stessa dirigente scolastica Beatrice Pisa sono fortemente preoccupati per il futuro dell’istituto, che negli ultimi anni ha visto crescere notevolmente il numero dei progetti e delle attività formative. “La nostra scuola è diventata un punto di riferimento per la comunità”, afferma la dirigente. “Abbiamo sviluppato progetti importanti, come la scuola aperta in estate, che ha portato beneficio alle famiglie, e il progetto Cinema per la scuola, che ha visto la nostra scuola tra le 40 in tutta Italia a ricevere finanziamenti da parte del Ministero della Cultura.” Inoltre, l’istituto è anche coinvolto in un progetto internazionale Erasmus+, che sta aprendo nuovi orizzonti per gli studenti. Tuttavia, la minaccia dell’accorpamento mette a rischio non solo la continuità didattica, ma anche il futuro di questi progetti innovativi, lasciando docenti e studenti con il fiato sospeso.
Il Comune di Latina ancora in attesa di una decisione
Nel frattempo, il Comune di Latina non ha ancora preso una posizione ufficiale sul ricorso. Sebbene l’amministrazione comunale abbia dato mandato alla propria avvocatura di valutare le opzioni legali disponibili, la questione rimane ancora in fase di analisi. La decisione della Regione Lazio non ha infatti trovato l’approvazione della comunità scolastica locale, e non è escluso che anche Latina decida di avviare un ricorso nei prossimi giorni.
La battaglia continua: un futuro incerto per gli studenti
Quello che emerge chiaramente dalle voci degli operatori scolastici e delle famiglie è una grande preoccupazione per l’impatto che l’accorpamento scolastico potrebbe avere sulla qualità dell’istruzione e sulla vita delle scuole. Le domande senza risposta riguardano non solo il futuro dei progetti avviati, ma anche il diritto degli studenti a poter accedere a un’istruzione di qualità e a vedere il frutto del loro impegno riconosciuto. Con l’azione legale di Terracina, la speranza è che anche gli altri comuni della provincia di Latina possano unirsi per difendere un sistema scolastico che continua a giocare un ruolo fondamentale per le nuove generazioni. Intanto, i dirigenti scolastici, i docenti e le famiglie continuano a lottare per preservare quello che hanno costruito nel tempo, certi che una scuola più forte possa essere un volano per tutta la comunità.
Ultimo aggiornamento il 7 Febbraio 2025 da Fabio Belmonte