Il Comune di Udine ha deciso di non concedere il patrocinio per la partita di calcio Italia-Israele della Nations League, suscitando diverse reazioni.
LA DECISIONE DEL COMUNE
Secondo quanto comunicato dal Comune, il patrocinio può essere concesso solo per eventi a scopo di lucro se sono per ”beneficenza” o contribuiscono al ”prestigio della città ”. Poiché Israele è un Paese in guerra, il sindaco ha ritenuto che concedere il patrocinio sarebbe stato divisivo.
LE REAZIONI DEI POLITICI
Il ministro Luca Ciriani critica la decisione definendola sbagliata, sottolineando che sport e politica dovrebbero rimanere separati e che la partita rappresenta tutti gli israeliani, indipendentemente dalle opinioni sul loro governo.
Il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, definisce ipocrita e insensata la scelta del Comune, sottolineando che ospitare una partita nazionale porterebbe prestigio e visibilità internazionale alla città .
LE CRITICHE E LE PROPOSTE ALTERNATIVE
Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, trova assurda la decisione del sindaco e della giunta, affermando che la politica non dovrebbe influenzare le decisioni legate allo sport. Invita il sindaco a riconsiderare la scelta in modo da non perdere un’importante opportunità per la città .
Raffaela Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, esprime sgomento per il rifiuto del patrocinio, sottolineando la preoccupazione per l’ostilità nei confronti di Israele e chiedendo al Comune di tornare indietro sulla decisione.