L’anfiteatro di El Jem, considerato il “fratello” tunisino del Colosseo, è pronta ad accogliere un evento imperdibile. Mercoledì 24 luglio, questo straordinario monumento storico ospiterà un concerto dell’Orchestra da camera Accademia di Santa Sofia. L’evento si inserisce nel programma del Festival internazionale di musica sinfonica 2024, che celebra il meglio del repertorio lirico-sinfonico italiano. Grazie al progetto Suono Italiano, ideato dal Comitato nazionale italiano musica , la musica italiana si fa strada all’estero con un focus particolare su talenti emergenti e consolidati.
l’anfiteatro di el jem: un patrimonio da esportare
un simbolo della storia tunisina
Situato nella città di El Jem, l’anfiteatro è un’imponente testimonianza della grandezza dell’antica Thysdrus, un’opera architettonica che ha resistito ai secoli. Costruito nel III secolo d.C., l’anfiteatro può ospitare fino a 35.000 spettatori ed è famoso per la sua incredibile acustica e per la bellezza della sua struttura. Questo antico monumento, già set di alcune celebri scene del film “Il Gladiatore”, mantiene un fascino unico, rendendolo una location ideale per eventi di prestigio come concerti e spettacoli.
il concerto dell’Accademia di Santa Sofia
Questo concerto rappresenta non solo un’occasione per apprezzare la musica, ma anche un’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale italiano in un contesto straniero. La serata promette di regalare un’esperienza musicale incantevole, grazie all’interpretazione di brani celebri del repertorio lirico-sinfonico italiano. La selezione include opere di compositori rinomati, mettendo in luce alcuni dei momenti più significativi della musica classica.
L’Accademia di Santa Sofia porterà sul palcoscenico alcuni dei suoi più talentuosi musicisti, dando spazio anche a giovani artisti che stanno emergendo nel panorama musicale contemporaneo. Il concerto non solo rappresenta una piattaforma per il talento musicale, ma anche un momento di connessione culturale tra Italia e Tunisia.
suono italiano: un progetto di cooperazione culturale
il ruolo del CIDIM e delle collaborazioni estere
Il progetto Suono Italiano, lanciato dal Comitato nazionale italiano musica , è stata una iniziativa che ha già visto la realizzazione di oltre 60 concerti a partire da gennaio, coprendo tre continenti: Europa, Asia e Africa. L’intento è quello di esportare non solo la musica, ma anche il patrimonio culturale italiano. Attraverso questo progetto, il CIDIM si impegna a sostenere non solo i musicisti già affermati, ma anche le nuove generazioni, accogliendo talenti in grado di rappresentare l’arte musicale italiana nel mondo.
Collaborando con l’Istituto italiano di Cultura di Tunisi, il CIDIM ha saputo unire le forze per realizzare un evento straordinario che promuove la cultura musicale e favorisce uno scambio artistico profondo e significativo. Grazie a queste iniziative, emergenti e affermati possono esibirsi insieme, arricchendo l’esperienza culturale sia per il pubblico tunisino che per i musicisti stessi.
la voce di chi organizza
Francescantonio Pollice, vicepresidente del CIDIM e presidente dell’Associazione italiana attività musicali, ha sottolineato l’importanza di esportare “un’autentica eccellenza del nostro patrimonio artistico”. Questo non è solo un evento musicale, ma un’importante opportunità per consolidare la presenza della musica italiana nel contesto internazionale, creando un ponte tra culture diverse e avvicinando il pubblico alla raffinatezza della nostra tradizione musicale.
Fabio Ruggirello, direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Tunisi, ha descritto il concerto come un momento di grande rilevanza, che porterà sul palcoscenico giovani talenti italiani. L’attenzione alla ricerca e alla valorizzazione delle nuove generazioni di musicisti è centrale in questo progetto, trasformando il concerto in una celebrazione della cultura musicale italiana in un contesto storico e culturale così ricco come quello di El Jem.
Questo evento rappresenta quindi non solo un’opportunità di assistere a un grande concerto, ma anche un momento di riflessione sulla bellezza dell’arte e sul potere della musica di unire popoli e culture diverse.