Riflettendo sui cambiamenti delle abitudini infantili nel corso degli anni, è evidente che la gioia del gioco all’aperto oggi è una rarità. Mentre un tempo i bambini trascorrevano le loro giornate all’aria aperta, ora sono spesso confinati all’interno delle mura domestiche. Questo articolo esamina un passaggio significativo da un’epoca all’altra, ispirato dal libro di Maria Grazia Calandrone e dalle osservazioni di un fotografo. Viene analizzato il contesto urbano di ieri e di oggi, sottolineando l’importanza di preservare spazi di socializzazione per le nuove generazioni.
La vita nei cortili degli anni sessanta
Un microcosmo comunitario
Negli anni sessanta, i cortili delle case a ringhiera, come la famosa “curt de l’America” di Crescenzago, rappresentavano un vivace microcosmo di vita. Questi spazi non erano solo luoghi di transito ma veri e propri punti di ritrovo per famiglie, bambini e anziani. Le famiglie condividevano i servizi, i figli si divertivano a giocare a pallone fino a sera e le donne socializzavano stendendo il bucato. In una società in continua evoluzione ma con una forte coesione comunitaria, questi cortili diventavano scene quotidiane di vita, di emozioni, di piccole dispute risolte con un pasto condiviso.
Un ambiente di gioco e libertà
Il cortile era un luogo privilegiato di apprendimento e creatività per i bambini. L’assenza di tecnologie e la presenza degli spazi aperti incentivavano il gioco all’aperto, con attività come “un-due-tre stella” o “la campana”. Era un ambiente dove i piccoli potevano esplorare, sperimentare e sviluppare competenze sociali. Le cadute e i piccoli incidenti erano parte della crescita, formando carattere e resilienza. Questo contrasto con il presente, dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo all’interno, ci fa riflettere sull’esperienza di crescita e sulle opportunità di socializzazione perdute.
Il cambiamento delle abitudini infantili
La vita moderna e le sue sfide
Oggi la situazione è radicalmente diversa: i bambini di oggi tendono a prediligere schermi e tecnologia rispetto al gioco fisico all’aperto. Questa trasformazione è necessariamente dovuta alla crescente necessità di sicurezza e alla paura per la strada, ma ha portato anche a un isolamento sociale e alla mancanza di una connessione con l’ambiente circostante. Le famiglie odierne spesso sostituiscono il gioco libero con attività strutturate, corsi di lingue o generi di intrattenimento virtuale, privando i bambini delle esperienze formative che solo il gioco all’aperto può offrire.
L’importanza del gioco all’aperto
Giocare all’aperto non è solamente una questione di divertimento, ma ha implicazioni significative per lo sviluppo fisico e psicologico dei bambini. L’attività fisica aiuta a costruire un sistema immunitario robusto e promuove lo sviluppo sano delle ossa grazie alla vitamina D, mentre il gioco libero stimola la creatività e la socializzazione. Le interazioni tra i bambini consentono di sviluppare competenze sociali come la cooperazione, l’empatia e la risoluzione dei conflitti, elementi fondamentali per una crescita equilibrata.
Un appello alle amministrazioni locali
Creare spazi per il gioco
Considerando i benefici del gioco all’aperto, è fondamentale che le amministrazioni locali si attivino per creare spazi verdi sicuri e accessibili a tutti i bambini. Affinché i piccoli possano tornare a esplorare e socializzare come una volta, è essenziale progettare aree attrezzate dove possano giocare e interagire liberamente. Rispondere a questa necessità non solo promuoverebbe uno stile di vita attivo, ma contribuirebbe anche a creare un senso di comunità e appartenenza tra le famiglie.
Un ricordo che svanisce?
In quest’ottica, la domanda che sorge è se le generazioni future avranno la possibilità di vivere esperienze simili a quelle dei loro genitori e nonni. La spensieratezza legata al gioco all’aperto, alle amicizie nate nei cortili e ai ricordi di un’infanzia attiva è un patrimonio culturale che merita di essere preservato. Mantenere vivo questo ricordo e creare nuove opportunità di gioco all’aperto per i bambini di oggi è un compito collettivo che potrebbe anche contribuire a un futuro migliore per le generazioni a venire.
In un mondo sempre più digitalizzato, è fondamentale ricordare e incentivare il valore del gioco genuino, un ritorno alle origini per il bene dei nostri bambini.