Il contributo di Benjamin Britten: amori e temi intimi

Il contributo di Benjamin Britten: amori e temi intimi

Il CD “Britten Shostakovich – Music based on texts by Michelangelo” unisce le opere di Britten e Shostakovich, esplorando la poesia di Michelangelo attraverso interpretazioni vocali emozionanti e significative.
Il Contributo Di Benjamin Brit Il Contributo Di Benjamin Brit
Il CD "<strong>Britten Shostakovich - Music based on texts by Michelangelo</strong>" di <strong>Brilliant Classics</strong> presenta l'interpretazione delle musiche ispirate ai sonetti di Michelangelo Buonarroti, scritte da <strong>Benjamin Britten</strong> e <strong>Dmitrij Shostakovich</strong>. Registrato nel 2023, il progetto coinvolge il tenore <strong>Mark Milhofer</strong - Gaeta.it

Un’eccellente fusione di musica e poesia caratterizza il nuovo CD della Brilliant Classics intitolato “Britten Shostakovich – Music based on texts by Michelangelo“. Questo progetto riunisce le interpretazioni di brani tratti dai sonetti di Michelangelo Buonarroti, selezionati e musicati per la voce maschile da due dei compositori più influenti del Novecento: Benjamin Britten e Dmitrij Shostakovich. I protagonisti di questa registrazione, avvenuta nel 2023 presso l’Auditorium di Foligno, sono il tenore Mark Milhofer, il basso Mirco Palazzi e il pianista Marco Scolastra. Grazie alla loro sensibilità artistica, il CD offre l’opportunità di esplorare un dialogo musicale unico tra questi due grandi maestri.

Britten, che visse tra il 1913 e il 1976, compose i “Seven Sonnets of Michelangelo” nel 1940, mentre si trovava negli Stati Uniti in fuga dalla Seconda Guerra Mondiale. In quest’opera giovanile, scritta quando aveva solo 27 anni, il compositore esplora l’intimità dei sentimenti umani, centrando la sua scelta su versi dedicati all’amore, sia esso fisico che spirituale. La dedica all’amico e compagno Peter Pears non è solo una nota personale, ma riflette l’aspirazione di Britten a esprimere un’esperienza privata attraverso la musica.

Esecuzione e impatto

La prima esecuzione dei “Seven Sonnets” avvenne il 23 settembre del 1942 alla Wigmore Hall di Londra, avviando una tradizione di celebrazione della musica vocale. Le profondità emotive dei versi di Michelangelo, ripresi da Britten, vengono tradotte in un linguaggio musicale ricco e coinvolgente. Britten, con il suo stile distintivo, riesce a dare voce a sentimenti complessi, rendendo ogni sonetto un’opera a sé stante, pur mantenendo un’unità tematica che parla di ardente passione e contemplazione.

La Suite di Shostakovich: una riflessione sulla vita e la morte

D’altro canto, Shostakovich, nato nel 1906 e scomparso nel 1975, compose la “Suite su versi di Michelangelo Buonarroti” nel 1974, durante gli ultimi mesi della sua vita. Questa opera, che fu eseguita per la prima volta il 23 gennaio 1975, soli sette mesi prima della sua morte, riflette una sensibilità ben diversa. I versi di Michelangelo vengono attraversati da un senso di malinconia, un’ombra della mortalità che pesa sulla coscienza del compositore, afflitto da problemi di salute.

Dedicata all’amore

Dedicata alla moglie Irina, l’opera di Shostakovich seleziona undici sonetti di Michelangelo e ne offre una sequenza personalizzata, ognuno preceduto da un titolo scelto dal compositore stesso. Questa organizzazione conferisce alla musica una profondità di significato e un senso di narrazione che va oltre l’ascolto superficiale. Shostakovich, che aveva ascoltato i “Seven Sonnets” di Britten a Mosca nel 1966, fu colpito dall’intensità emotiva di tale lavoro, che lo ispirò a creare il suo sulla medesima tematica.

Un ascolto originale e significativo

Il CD “Britten Shostakovich – Music based on texts by Michelangelo” offre pertanto un ascolto inconsueto e intrigante, mettendo a confronto le visioni artistiche di due compositori che, pur operando in epoche e contesti differenti, condividono una profonda ammirazione per Michelangelo e la sua poesia. La scelta di canzoni vocali in lingua italiana permette agli ascoltatori di avvicinarsi a una tradizione culturale ricca e suggestiva.

Il lavoro di Milhofer, Palazzi e Scolastra, mettendo in risalto qualità tecniche e interpretative, permette di rivivere l’epoca di Michelangelo attraverso le lenti di due maestri musicali, rendendo ogni brano unico nella sua espressione. Questa registrazione rappresenta non solo un viaggio sonoro, ma un legame intenso tra passato e presente, invitando chi ascolta a immergersi nell’universo poetico dell’artista del Rinascimento.

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