Il convegno di Ladispoli: un approfondimento sulle cure palliative è concluso con successo

Il convegno di Ladispoli del 16 novembre 2024 ha messo in luce l’importanza delle cure palliative, evidenziando il supporto e la dignità per i malati terminali attraverso testimonianze e interventi esperti.
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Il convegno di Ladispoli: un approfondimento sulle cure palliative è concluso con successo - Gaeta.it

Il 16 novembre 2024, l’aula consiliare del Comune di Ladispoli ha ospitato un importante convegno dedicato alle “Cure Palliative”, organizzato dall’AVO Ladispoli, un’associazione di volontari che opera nell’ambito ospedaliero. Questo evento ha attirato l’attenzione su una tematica cruciale e sempre più rilevante: il supporto e la dignità per chi vive una malattia terminale. L’obiettivo principale delle cure palliative è fornire un’adeguata assistenza durante le ultime fasi della vita, migliorando la qualità della vita del paziente, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla cura della malattia.

L’importanza delle cure palliative

Le cure palliative si integrano in un contesto terapeutico che non si limita alla guarigione, ma si focalizza sul confort dei malati terminali, che possono essere affetti da patologie oncologiche o non. Queste cure non mirano ad abbreviare la vita, ma a garantirne la dignità fino alla fine. Si parla comunemente di hospice, strutture progettate per favorire un ambiente familiare in cui il malato può trascorrere i suoi ultimi mesi circondato dai propri cari. Tali spazi sono pensati per ricreare una dimensione accogliente e calda, affinché il paziente possa sentirsi a suo agio e supportato.

Le cure palliative non si limitano a somministrare farmaci per il controllo del dolore, ma si estendono a una serie di interventi che comprendono il supporto psicologico, sociale e spirituale. Ogni paziente è unico e quindi le cure vengono personalizzate secondo le esigenze specifiche di ognuno. Questo approccio holistico è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei malati che, in situazioni di crisi, necessitano non solo di assistenza medica, ma anche di una rete di supporto emotivo e relazionale.

Le relazioni e le testimonianze del convegno

L’evento di Ladispoli è iniziato con i saluti istituzionali dei rappresentanti del Comune, tra cui la dottoressa Alessandra Feduzi, assessore alla Sanità, e il dottor Gabriele Fargnoli, assessore alle politiche sociali. Successivamente, il Dottor Francesco Scarcella, noto esperto della Società Italiana Cure Palliative Lazio, ha presentato una relazione sulla storia e l’evoluzione delle cure palliative in Italia, inclusi i cambiamenti normativi e culturali che hanno influenzato questo campo.

Un intervento particolarmente significativo è stato quello del Dottor Alessandro Jenkner, in rappresentanza del Centro Cure Palliative Pediatriche dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Jenkner ha messo in luce le sfide e le best practices legate all’assistenza pediatrica, un ambito che richiede sensibilità e competenza specifiche, dato il contesto delicato delle famiglie coinvolte.

Angelo Lucignani, vicepresidente dell’ADA.MO , ha parlato con passione dell’importanza dell’Hospice di Civitavecchia, sottolineando il supporto fondamentale fornito dai volontari nel percorso di assistenza ai malati oncologici. Le parole di Lucignani hanno evidenziato come la solidarietà della comunità possa fare una differenza enorme nella vita di chi affronta situazioni di grave sofferenza.

Infine, Carmen Zullo, presidente dell’AVO Fiumicino, ha concluso il convegno, richiamando l’importanza della consapevolezza e dell’accettazione nei percorsi di fine vita. La sua esperienza presso l’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro ha fornito spunti utili e motivanti per i presenti.

Un evento formativo e di sensibilizzazione

Il convegno di Ladispoli ha rappresentato un’importante opportunità di formazione e sensibilizzazione. Attraverso testimonianze forti e innovative, è emersa la necessità di un approccio sempre più umano e rispettoso nei confronti dei malati terminali. È essenziale che la società prenda coscienza del valore delle cure palliative, non solo come un servizio sanitario, ma come diritto fondamentale di ogni individuo di vivere gli ultimi momenti con dignità, supportato da una rete di persone care e professionisti qualificati. Eventi come questo contribuiscono a costruire un contesto culturale che pone al centro il benessere del paziente, promuovendo una maggiore comprensione delle cure palliative tra i cittadini.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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