Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico , fondato nel 1954, celebra un importante traguardo: 70 anni di servizio in favore della sicurezza in montagna e nei contesti impervi. Questo anniversario rappresenta non solo un momento di riflessione sui decenni di lavoro, ma anche un’occasione per evidenziare l’evoluzione delle tecniche di soccorso e il costante impegno degli operatori nel salvaguardare la vita umana. Con oltre 232.000 interventi riportati, il CNSAS si distingue per la sua capacità di adattamento e innovazione nel fronteggiare situazioni di emergenza.
La nascita del CNSAS e i primi interventi
Il CNSAS ha mosso i suoi primi passi in un contesto in cui la domanda di soccorso in montagna era crescente. Nel 1954, con l’inizio delle sue operazioni, il Corpo ha effettuato 139 interventi, fornendo aiuto a 153 persone e recuperando 57 deceduti. Questi primi dati, sebbene esigui rispetto all’attuale entità delle operazioni, segnano l’inizio di un percorso dedicato alla sicurezza alpinistica e speleologica. Col tempo, il numero degli interventi è aumentato in modo esponenziale, culminando in un bilancio di 232.551 interventi negli ultimi settant’anni. Questo significativo incremento testimonia non solo la crescente frequentazione delle montagne italiane, ma anche il crescente riconoscimento dell’importanza del CNSAS nel panorama del soccorso.
La diversificazione delle attività del Corpo ha portato all’adozione di tecnologie all’avanguardia, della formazione costante dei soccorritori e dell’organizzazione locale capillare. Oggi, dal Nord al Sud d’Italia, il CNSAS è presente in modo attivo, dimostrando versatilità e prontezza in situazioni critiche, sia in montagna che in grotta.
Un significativo bilancio di interventi e salvataggi
Nel corso di questi settant’anni, il CNSAS ha soccorso un totale di 248.096 persone che si trovavano in difficoltà . Di queste, 81.184 sono state trovate illese, mentre 145.881 hanno subito ferite di varia gravità . L’impegno profuso dagli operatori è evidente anche nel numero di recuperi effettuati, arrivando a 18.483 deceduti. Purtroppo, 2.538 persone risultano ancora disperse, il che evidenzia le sfide costanti che il Corpo affronta nelle operazioni di ricerca e salvataggio.
Il crescente numero di interventi negli ultimi dieci anni, che ha eguagliato il volume complessivo dei sessant’anni precedenti, dimostra non solo l’aumento della domanda di soccorso, ma anche l’efficacia e la preparazione del CNSAS. Il lavoro che svolgono i soccorritori in condizioni estreme rappresenta un esempio di dedizione e versatilità .
Riconoscimenti e celebrazioni
La celebrazione del 70° anniversario non poteva che essere accompagnata da riconoscimenti speciali. In questa occasione, il CNSAS riceverà dalla Prefettura di Milano la Medaglia d’Oro al Merito Civile della Repubblica Italiana, un prestigioso onore che sottolinea l’importanza del lavoro svolto dal Corpo nel corso della sua esistenza. Questo premio è un tributo al sacrificio e all’impegno dimostrato dagli operatori, che hanno dedicato la loro vita al servizio degli altri.
Anche Papa Francesco ha voluto inviare un messaggio di auguri ai membri del CNSAS tramite il Cardinale Pietro Parolin. Questo gesto rispecchia il rispetto e la gratitudine che la comunità riconosce al Corpo per il lavoro incessante di aiuto e salvataggio. Ulteriormente, il Comune di Belluno ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria al CNSAS, un riconoscimento simbolico che rinforza il legame tra il Corpo e il territorio montano.
La celebrazione del 70° anniversario del CNSAS rappresenta un momento di orgoglio, riflessione e speranza per il futuro, mentre il Corpo continua a garantire assistenza a chi affronta le sfide delle montagne italiane.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Armando Proietti