Il Corso di Lingua e Cultura Romanì: Un'Iniziativa Accademica a Roma

Il Corso di Lingua e Cultura Romanì: Un’Iniziativa Accademica a Roma

L’Università La Sapienza di Roma lancia un corso sulla lingua e cultura romanì, guidato da Santino Spinelli, per promuovere inclusione sociale e comprensione delle tradizioni romane dal 5 marzo 2025.
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Il Corso di Lingua e Cultura Romanì: Un'Iniziativa Accademica a Roma - Gaeta.it

All’Università La Sapienza di Roma nasce un’opportunità educativa unica nel suo genere, dedicata alla lingua e alla cultura romanì. Il corso, intitolato “Lingua e Cultura Romanì”, avrà inizio mercoledì 5 marzo 2025 e sarà tenuto dal noto musicista Santino Spinelli, figura di spicco nella promozione della cultura romanì in Italia e nel mondo. L’iniziativa rappresenta un punto di incontro per studenti e professionisti interessati ad esplorare le complessità di una delle civiltà più ricche di tradizioni d’Europa.

Obiettivi e destinatari del corso

Il corso si rivolge a un ampio pubblico, inclusi studenti di discipline umanistiche, sociali e storiche. Inoltre, è aperto a chiunque desideri approfondire la conoscenza della cultura romanì, che abbraccia diverse etnie come i Rom, Sinti, Kale, Manouches e Romanichals. Un focus particolare sarà riservato a temi di mediazione culturale, diritti umani e inclusione sociale, rendendo l’insegnamento non solo teorico, ma anche altamente pratico e rilevante nel contesto attuale.

Con una struttura multidisciplinare, le lezioni offriranno una combinazione di teoria e pratica, favorendo una riflessione critica sulla cultura romanì. Gli studenti avranno accesso a un materiale didattico ricco e variegato, il che rappresenta un passo importante per promuovere una maggiore comprensione e rispetto nei confronti di questa comunità storicamente emarginata.

Il team didattico

A sostenere Santino Spinelli nella conduzione del corso saranno figure di rilievo come il professor Stefano Tedeschi e la professoressa Angela Tarantino, oltre alla dottoressa Bernadette Fraioli. Questo team multidisciplinare si propone di garantire una formazione completa e accurata, combinando le esigenze accademiche con le esperienze dirette nel campo della cultura romanì.

Le lezioni si svolgeranno ogni mercoledì, a partire dal 5 marzo fino al 14 maggio 2025, dalle 18:00 alle 20:00, presso l’Aula 106 nell’Edificio Marco Polo. Questa organizzazione offre agli studenti un’ottima opportunità per immergersi nella cultura romanì, studiando la lingua e le tradizioni in un ambiente stimolante.

L’eredità culturale di Santino Spinelli

Santino Spinelli, conosciuto artisticamente come Alexian, è un virtuoso della fisarmonica la cui carriera è stata caratterizzata da un intenso impegno nel far conoscere la cultura romanì al grande pubblico. La sua esperienza include performances con il suo Alexian Group, formazione che include i suoi tre figli. Spinelli è anche rappresentante italiano al Parlamento dell’Unione Internazionale Romanì, il che evidenzia il suo ruolo di ambasciatore di questa cultura.

La sua opera poetica, “Auschwitz”, presente sul monumento commemorativo a Berlino dedicato al genocidio dei Sinti e Rom, dimostra l’importanza della memoria storica all’interno delle sue attività artistiche. Questo aspetto del suo lavoro sarà integrato nel corso, offrendo una prospettiva storicamente e culturalmente significativa.

Innovazioni e progetti futuri

Nel 2024, Spinelli ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, esibendosi al Teatro alla Scala di Milano. Questa esperienza ha portato alla creazione dell’album “Romano Ethnosinfonikano Drom”, che combina elementi di musica etnica e sinfonica. Il CD sarà accompagnato da un libro intitolato “I Rom e la musica. Dal folklore all’etnosinfonismo”, scritto da Spinelli e Marco Bartolini.

Questi progetti non solo arricchiscono il panorama culturale, ma rappresentano anche un modo per promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla storia e alla musica romanì. Il corso all’Università La Sapienza si inserisce perfettamente in questa iniziativa, creando spazi di dialogo e apprendimento che sono fondamentali per una società inclusiva.

Con questo rinnovato impegno educativo, si intende non solo preservare, ma anche celebrare la cultura romanì e le sue molteplici sfaccettature.

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