Le insegne al neon, simbolo iconico di New York, sono destinate a scomparire in favore di luci a LED più moderne e fredde. Mentre il 2024 segna il centenario della prima insegna neon installata a Times Square, la città assiste a un processo di dismissione di questi elementi storici, che hanno segnato la cultura e la storia del luogo. Monumenti luminosi del passato, come il Subway Inn e altre celebri insegne, stanno chiudendo i battenti, segnando la fine di un’era che ha rappresentato glamour e speranza.
La fine di un’era: il Subway Inn e altre insegne al neon
Dopo quasi 90 anni di vita, il Subway Inn, un bar di Midtown Manhattan adorato anche da Marilyn Monroe durante le riprese de “La Febbre del Settimo Anno“, ha abbassato le serrande per l’ultima volta. Durante la sua storia, il locale ha cambiato più sedi, ma il segnale luminoso ha sempre accompagnato i proprietari. La chiusura del Subway Inn è solo uno dei molti addii che New York ha visto nel 2024, anno segnato dall’addio a storiche insegne al neon.
La crescente sostituzione delle vecchie insegne con luci a LED è un indice di come la città si stia trasformando. Se da un lato le luci a LED sono più efficienti, dall’altro mancano della calda luminosità che solo il neon sa emanare. Jeff Friedman, proprietario di una ditta di insegne a Tribeca, sottolinea questa differenza: “Il neon emette una luce più calda. È come un disco di vinile, mentre il LED è come un Mp3.” Questa dichiarazione evidenzia non solo un cambiamento tecnologico ma anche un cambiamento culturale.
Il valore storico delle insegne al neon
Le insegne al neon hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella narrativa della città. Tra gli anni ’30 e ’70, rappresentavano non solo la prosperità economica, ma anche il sogno americano, incapsulando l’idea di avventura e di possibilità in una metropoli vivace e a volte pericolosa. Queste insegne hanno fatto da sfondo a innumerevoli film di Hollywood, alimentando storie di speranza e di sfide.
Nonostante il loro fascino, oggi le insegne al neon sono diventate un raro simbolo del passato. Secondo il Manhattan Buildings Department, tra il 1923 e il 1955 sono state autorizzate oltre 73.000 insegne luminose, ma oggi ne rimangono solo circa 150. Thomas Rinaldi, autore del libro “New York Neon“, documenta questo triste declino dal 2006, facendo un inventario delle insegne scomparse. Le più iconiche stanno ora ricevendo l’ultimatum della Landmark Commission per passare ai LED, come nel caso della storica insegna della NBC a Rockefeller Plaza e dell’Apollo Theater.
Proteste e opposizioni alla sostituzione delle insegne
Il passaggio da neon a LED non passa inosservato e suscita proteste tra coloro che amano e celebrano la storia di New York. Todd Matuszewicz, membro di Save the Signs Colorado, ha messo in dubbio la sostituzione, affermando che “Nessuno oserebbe mettere un albero di plastica davanti a Rockefeller Center.” Queste emozioni mettono in luce il forte attaccamento culturale e storico che i nuovi cittadini e i vecchi newyorkesi hanno verso queste insegne.
Un ulteriore colpo alle insegne al neon è rappresentato dalla chiusura di bar storici come il Playpen e il Smith’s Bar, quest’ultimo apparso nel film “Taxi Driver” di Martin Scorsese. Mentre il Playpen rappresentava un’epoca di luci rosse a Times Square, il Smith’s Bar è destinato a diventare parte della storia, con la sua insegna che verrà restaurata e trasferita in un museo di nuova apertura a East New York. Questi eventi mostrano come la città si evolva, ma sempre con un occhio al suo passato, attraverso la conservazione di elementi che hanno contribuito a definirne l’identità.
In questo contesto, New York non solo perde un’importante parte del suo paesaggio visivo, ma anche una parte della propria anima, un fatto che merita di essere riflettuto e discusso con attenzione.
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Armando Proietti